paulhass
2003-08-31 22:30:52 UTC
Tempo fà sul NG si erano commentate le nuove disposizioni
legislative in oggetto, anche in relazione al maggior consumo
di carburante ed usura di lampadine.
Nei paesi nordici, dove sono già in vigore analoghi provvedimenti
da tempo, le auto escono di fabbrica già provviste di apposite
"lampade diurne" di bassa potenza, che sono permanentemente
inserite e fanno, di giorno, le veci degli anabbaglianti.
Mi pare che in Italia comincino ad essere commercializzati dei kit
per montare analoghe lampade nei fari, che però richiedono
pesanti interventi meccanici a livello delle parabole dei fari.
Mi è venuta un' idea, che sottopongo alle critiche del NG.
Immaginate un piccolo scatolino fornito di una morsettiera per
4 conduttori, da interporre sul conduttore di alimentazione
del filamento anabaggliante del faro auto.
Quindi di facile installazione, in quanto si tratta di tagliare il filo
della lampada, attestare le due estremità allo scatolino, collegare
la massa auto al terzo morsetto (anche nulla, se lo scatolino è
collegato francamente a massa), ed un filo di comando al quarto.
Capito il meccanismo ?
Lo scatolino non sarebbe altro che il contenitore di un circuito
elettronico che abbasserebbe la tensione di alimentazione
della lampada di pochi volt.
Per chi non lo sapesse, diminure percentualmente anche di poco
la tensione di alimentazione di una lampada ad incandescenza
significa aumentarne esponenzialmente la vita utile.
Il flusso luminoso leggermente diminuito non sarebbe un problema,
in quanto lo scopo delle luci diurne non è quello di illuminare,
ma di farsi vedere.
Il circuito elettronico sarebbe di una semplicità assoluta :
un integrato di potenza regolatore di tensione come l' LM 338,
associato a 2 resistenze e 2 condensatorini, sarebbe più che
sufficiente. In aggiunta servirebbe un piccolo relè 12 volt di quelli
che si trovano ad 1 euro dagli sfasciacarrozze, che assicurerebbe
anche la sicurezza positiva, nel senso che un guasto al circuito
elettronico lascerebbe funzionalmente integro l' impianto elettrico
dell' auto.
Si potrebbe fare in due versioni :
- una, più semplice, comandata da un deviatore in plancia (posizione
1- luci diurne attenuate, posizione 2- luci notturne a piena potenza).
- la seconda, più sofisticata, dove la commutazione tra giorno/notte
sarebbe fatta da un crepuscolare.
Che dite, sono impazzito ?
Cordialità.
Paul
legislative in oggetto, anche in relazione al maggior consumo
di carburante ed usura di lampadine.
Nei paesi nordici, dove sono già in vigore analoghi provvedimenti
da tempo, le auto escono di fabbrica già provviste di apposite
"lampade diurne" di bassa potenza, che sono permanentemente
inserite e fanno, di giorno, le veci degli anabbaglianti.
Mi pare che in Italia comincino ad essere commercializzati dei kit
per montare analoghe lampade nei fari, che però richiedono
pesanti interventi meccanici a livello delle parabole dei fari.
Mi è venuta un' idea, che sottopongo alle critiche del NG.
Immaginate un piccolo scatolino fornito di una morsettiera per
4 conduttori, da interporre sul conduttore di alimentazione
del filamento anabaggliante del faro auto.
Quindi di facile installazione, in quanto si tratta di tagliare il filo
della lampada, attestare le due estremità allo scatolino, collegare
la massa auto al terzo morsetto (anche nulla, se lo scatolino è
collegato francamente a massa), ed un filo di comando al quarto.
Capito il meccanismo ?
Lo scatolino non sarebbe altro che il contenitore di un circuito
elettronico che abbasserebbe la tensione di alimentazione
della lampada di pochi volt.
Per chi non lo sapesse, diminure percentualmente anche di poco
la tensione di alimentazione di una lampada ad incandescenza
significa aumentarne esponenzialmente la vita utile.
Il flusso luminoso leggermente diminuito non sarebbe un problema,
in quanto lo scopo delle luci diurne non è quello di illuminare,
ma di farsi vedere.
Il circuito elettronico sarebbe di una semplicità assoluta :
un integrato di potenza regolatore di tensione come l' LM 338,
associato a 2 resistenze e 2 condensatorini, sarebbe più che
sufficiente. In aggiunta servirebbe un piccolo relè 12 volt di quelli
che si trovano ad 1 euro dagli sfasciacarrozze, che assicurerebbe
anche la sicurezza positiva, nel senso che un guasto al circuito
elettronico lascerebbe funzionalmente integro l' impianto elettrico
dell' auto.
Si potrebbe fare in due versioni :
- una, più semplice, comandata da un deviatore in plancia (posizione
1- luci diurne attenuate, posizione 2- luci notturne a piena potenza).
- la seconda, più sofisticata, dove la commutazione tra giorno/notte
sarebbe fatta da un crepuscolare.
Che dite, sono impazzito ?
Cordialità.
Paul