Discussione:
Come collego un generatore 220V alla rete?
(troppo vecchio per rispondere)
Albe V°
2009-08-05 15:08:51 UTC
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Ho a disposizione, praticamente gratis causa inutilizzo di un parente,
un generatore 220V a benzina, un gruppo elettrogeno per intenderci.
E' anche un bell'oggetto, fa 3kW, con tutte le sue belle protezioni
ecc...

E così, quasi più per curiosità che altro, mi chiedevo come si potesse
integrare nell'impianto di casa...

L'oggetto ha l'avviamento a strappo e lo spegnimento a pulsante, quindi
entra in funzione e si spegne solo quando c'è un essere umano che ci
mette mano.
Ipotizziamo, ma giusto per capire, che io lo attacchi a brutto grugno
alla linea 220V entrante. Cioè, Contatore Enel, escono due fili, prendo
una morsettiera e ci attacco i due fili che escono dal generatore, poi
dalla stessa morsettiera vado al quadro elettrico di casa.
E ipotizziamo anche di mettere ciò che serve, che so, un diff+MT a
valle del contatore e uno all'ingresso del quadro elettrico.
Adesso manca fornitura elettrica Enel. Io scendo in garage, accendo il
generatore e questo mi spara la 220V sulla rete.
Ok.
Adesso torna corrente. Cosa succede? Impossibile che siano in fase, non
mi risulta che il generatore abbia qualche sistema di rifasatura,
quindi può succedere di tutto, giusto?

Allora dovrei sezionare, prima di accendere, staccando dal lato del
contatore, e poi, quando torna la fornitura, dovrei prima spegnere il
generatore, poi riarmare l'interruttore dal contatore.

Oppure esiste qualche oggettino che fa tutto lui, tipo che li mette in
fase, e io devo solo avviarlo quando resto al buio e poi spegnerlo
quando vedo tornare la luce nel quartiere?

Alberto
--
Friedrich Nietzsche: Un po' di salute ogni tanto è il miglior rimedio
per l'ammalato.
Boiler
2009-08-05 15:24:16 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Oppure esiste qualche oggettino che fa tutto lui, tipo che li mette in
fase, e io devo solo avviarlo quando resto al buio e poi spegnerlo
quando vedo tornare la luce nel quartiere?
Un relais invertitore con la bobina alimentata dal generatore stesso.

In posizione di riposo la linea Enel va all'entrata del tuo impianto
elettrico e la linea del generatore ad un avvisatore ottico o
acustico.

In posizione eccitata la linea Enel va all'avvisatore e il generatore
all'impianto elettrico.

Boiler
Albe V°
2009-08-05 15:30:35 UTC
Permalink
Post by Boiler
Post by Albe V°
Oppure esiste qualche oggettino che fa tutto lui, tipo che li mette in
fase, e io devo solo avviarlo quando resto al buio e poi spegnerlo
quando vedo tornare la luce nel quartiere?
Un relais invertitore con la bobina alimentata dal generatore stesso.
In posizione di riposo la linea Enel va all'entrata del tuo impianto
elettrico e la linea del generatore ad un avvisatore ottico o
acustico.
In posizione eccitata la linea Enel va all'avvisatore e il generatore
all'impianto elettrico.
Giusto.
Banale.

Quindi, quando avvio il generatore, la linea Enel viene disconnessa dal
circuito.
Quando, a fornitura ritornata, spengo il generatore, il relè torna in
chiusura, e la linea Enel torna al quadro.
Che poi in questo passaggio c'è una microinterruzione e un ritorno
della linea con una fase diversa da dove si è staccata, ma non dovrebbe
essere un grosso problema (l'elettronica fine di casa è già sotto ups
perchè da noi la fornitura è molto bastarda).

Ciao

Alberto
--
Carlo Rubbia: Siamo su un treno che va a trecento chilometri all'ora,
non sappiamo dove ci sta portando e, soprattutto, ci siamo accorti che
non c'è il macchinista.
alberto
2009-08-06 17:12:17 UTC
Permalink
Post by Albe V°
Post by Boiler
Post by Albe V°
Oppure esiste qualche oggettino che fa tutto lui, tipo che li mette in
fase, e io devo solo avviarlo quando resto al buio e poi spegnerlo
quando vedo tornare la luce nel quartiere?
Un relais invertitore con la bobina alimentata dal generatore stesso.
In posizione di riposo la linea Enel va all'entrata del tuo impianto
elettrico e la linea del generatore ad un avvisatore ottico o
acustico.
In posizione eccitata la linea Enel va all'avvisatore e il generatore
all'impianto elettrico.
Giusto.
Banale.
Quindi, quando avvio il generatore, la linea Enel viene disconnessa dal
circuito.
Quando, a fornitura ritornata, spengo il generatore, il relè torna in
chiusura, e la linea Enel torna al quadro.
Che poi in questo passaggio c'è una microinterruzione e un ritorno della
linea con una fase diversa da dove si è staccata, ma non dovrebbe essere
un grosso problema (l'elettronica fine di casa è già sotto ups perchè da
noi la fornitura è molto bastarda).
per doppia sicurezza, lo stesso sistema anche per l'enel... interruttore
di minima tensione, quando va via la luce enel questo scatta e
quando torna la tensione enel lo riarmi manualmente.

Verifica solo di mettere fase con fase e neutro con neutro...

alberto
Molle
2009-08-05 17:39:58 UTC
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Forse non ho capito.. ma non ti basta abbassare l'interruttore del il
contatore?
Alberto Rubinelli
2009-08-05 19:15:24 UTC
Permalink
Post by Molle
Forse non ho capito.. ma non ti basta abbassare l'interruttore del il
contatore?
E' troppo pericoloso, io non lo farei MAI.
Deve essere un sistema automatico a garantire la sicurezza.
Ci sono quadretti apposta precablati, oppure si fa come mi pare abbiano
gia' detto.
--
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Molle
2009-08-10 11:38:38 UTC
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Post by Alberto Rubinelli
E' troppo pericoloso, io non lo farei MAI.
Deve essere un sistema automatico a garantire la sicurezza.
Il primo a garantire la sicurezza deve essere il cervello...
per un applicazione domestica da 1 volta l'anno non la vedo cosi' critica.

Si può eventualmente mettere del nastro per impedire il
riarmo del contatore.

Poi al max che succede? O salta il contatore o il generatore..
Ci sono prob alla sicurezza delle persone?
Cordy
2009-08-10 12:32:47 UTC
Permalink
Post by Molle
Poi al max che succede? O salta il contatore o il generatore..
Ci sono prob alla sicurezza delle persone?
Si. Come correttamente è stato sottolineato, un operatore di linea che
esegue una riparazione (la ragione per cui è stata tolta corrente...)
non può certo sognarsi la presenza di un generatore, malamente connesso,
per di più. Ecco allora la concreta opportunità di tirare giù dal palo
in malo modo il malcapitato operaio enel. Perché lui crede che non ci
sia corrente. Nel frattempo il generatore è stato avviato... zot! :-(
Molle
2009-08-10 13:45:51 UTC
Permalink
Post by Cordy
Si. Come correttamente è stato sottolineato, un operatore di linea che
esegue una riparazione (la ragione per cui è stata tolta corrente...) non
può certo sognarsi la presenza di un generatore, malamente connesso, per
di più. Ecco allora la concreta opportunità di tirare giù dal palo in malo
modo il malcapitato operaio enel. Perché lui crede che non ci sia
corrente. Nel frattempo il generatore è stato avviato... zot! :-(
La situazione non si presenta se il contatore è staccato e tu ti sei
connesso col gen
a valle di questo
sorzatel
2009-08-10 21:44:48 UTC
Permalink
Post by Cordy
Post by Molle
Poi al max che succede? O salta il contatore o il generatore..
Ci sono prob alla sicurezza delle persone?
Si. Come correttamente è stato sottolineato, un operatore di linea che
esegue una riparazione (la ragione per cui è stata tolta corrente...)
non può certo sognarsi la presenza di un generatore, malamente connesso,
per di più. Ecco allora la concreta opportunità di tirare giù dal palo
in malo modo il malcapitato operaio enel. Perché lui crede che non ci
sia corrente. Nel frattempo il generatore è stato avviato... zot! :-(
a parte il risvolto sicurezza dal quale non si deve derogare;

molto probabilmente, l'avviamento del generatore collegato ad
una presa casalinga senza aver fatto scattare il magnetotermico
del contatore, per il forte assorbimento degli utilizzatori
vicini (DEI "VICINI"!) farebbe "sedere" il generatore...
(non riuscirebbe a "prender/salire di giri")

Considerazione: il normale magnetotermico, presumendo una potenza
del generatore maggiore dello stesso e visto l'ancor più alto
assorbimento dovuto agli utilizzatori dei vicini (frigo, freezer,
forni, lavatrici, fornelli, ecc) non dovrebbe staccare anche alla
rovescia (all'indietro)?

Umb

gs
2009-08-05 20:31:52 UTC
Permalink
Ho a disposizione, praticamente gratis causa inutilizzo di un parente, un
generatore 220V a benzina, un gruppo elettrogeno per intenderci.
E' anche un bell'oggetto, fa 3kW, con tutte le sue belle protezioni ecc...
Attenzione al tipo di alternatore... hai parecchia elettronica in casa.
Non tutti i modelli sono adatti. Imho dovresti eventualmente interfacciarti
al bus, per comandare lo spegnimento di alcune parti di impianto quando
funzionante.
E così, quasi più per curiosità che altro, mi chiedevo come si potesse
integrare nell'impianto di casa...
I sistemi sono tre. Manuale, semi automatico o automatico.
In ogni caso devono essere soluzioni a doppia sicurezza.
Manuale:
-un commutatore di linea bipolare. Due ingressi bipolari ed una uscita. Con
passaggio dallo zero durante la commutazione (per non mettere MAI in
parallelo le due linee). Qualche difficolta' per trovare qualcosa di
affidabile che possa gestire i 25A della linea "1" Enel.
-oppure due sezionatori con interblocco meccanico (se uno è acceso, una
"barra" impedisce l'accensione dell'altro e viceversa). Economici, solo da
perdere un po' di tempo a cercare il modello accessoriabile ed il codice del
dispositivo di interblocco.

Semiautomatico
-due teleruttori (relè di potenza), interbloccati tra loro sia
elettricamente (mediante contatti ausiliari che interrombono reciprocamente
le alimentazioni delle bobine quando funzionanti) , sia meccanicamente con
lo stesso principio di prima. Infatti deve essere ASSOLUTAMENTE impedito che
possano funzionare contemporaneamnete. Un solo teleruttore non consente
sufficiente sicurezza/affidabilità
Con questo si sistema si riesce a gestire, senza molte complicazioni, che al
ripristino dell'alimentazione ENEL, il carico venga ricollegato alla rete

Automatico. Non adatto per il tuo caso, ma tanto perchè tu lo sappia.
-come sopra + elettronica per la gestione di avviamento (non nel tuo caso),
scambio, gestione raffreddamento e sicurezza varie gruppo. Per esempio
"Quadro Amico", Aez Italy
Ipotizziamo, ma giusto per capire, che io lo attacchi a brutto grugno alla
linea 220V entrante. Cioè, Contatore Enel, escono due fili, prendo
Impossibile. Alimenteresti la rete a monte. A parte problemi di sicurezza
per gli eventuali operai che lavorassero nelle immediate vicinanze, il
gruppo si spegnerebbe/guasterebbe immediatamente
Adesso torna corrente. Cosa succede?
Ammesso che il gruppo fosse ancora acceso/integro (impossibile), faresti un
bel... corto.

PS Il gruppo "nasce" per una installazione con funzionamento "in isola". Di
solito la protezione dai contatti indiretti viene fatta sfruttando la
"separazione elettrica". Fattibile perchè il circuito a valle del gruppo ha,
per gli usi mobili, estensione solitamente limitata. Nel tuo caso, per una
installazione fissa ed avendo un impianto esteso, la cosa andrebbe rivista.
O mantenendo la separazione, ma installando un controllore d'isolamento,
oppure (più facile/economico), collegando a terra il neutro in uscita dal
gruppo. Se vuoi dare un'occhiata sul web il tuo impianto, durante il
funzioanmento del gruppo non sarebbe più un TT, bensì un TN.

--
Giorgio
unknown
2009-08-06 15:21:12 UTC
Permalink
Post by gs
Ho a disposizione, praticamente gratis causa inutilizzo di un parente, un
generatore 220V a benzina, un gruppo elettrogeno per intenderci.
E' anche un bell'oggetto, fa 3kW, con tutte le sue belle protezioni ecc...
Attenzione al tipo di alternatore... hai parecchia elettronica in casa.
Non tutti i modelli sono adatti. Imho dovresti eventualmente
interfacciarti al bus, per comandare lo spegnimento di alcune parti di
impianto quando funzionante.
E così, quasi più per curiosità che altro, mi chiedevo come si potesse
integrare nell'impianto di casa...
I sistemi sono tre. Manuale, semi automatico o automatico.
In ogni caso devono essere soluzioni a doppia sicurezza.
-un commutatore di linea bipolare. Due ingressi bipolari ed una uscita.
Con passaggio dallo zero durante la commutazione (per non mettere MAI in
parallelo le due linee). Qualche difficolta' per trovare qualcosa di
affidabile che possa gestire i 25A della linea "1" Enel.
-oppure due sezionatori con interblocco meccanico (se uno è acceso, una
"barra" impedisce l'accensione dell'altro e viceversa). Economici, solo da
perdere un po' di tempo a cercare il modello accessoriabile ed il codice
del dispositivo di interblocco.
Semiautomatico
-due teleruttori (relè di potenza), interbloccati tra loro sia
elettricamente (mediante contatti ausiliari che interrombono
reciprocamente le alimentazioni delle bobine quando funzionanti) , sia
meccanicamente con lo stesso principio di prima. Infatti deve essere
ASSOLUTAMENTE impedito che possano funzionare contemporaneamnete. Un solo
teleruttore non consente sufficiente sicurezza/affidabilità
Con questo si sistema si riesce a gestire, senza molte complicazioni, che
al ripristino dell'alimentazione ENEL, il carico venga ricollegato alla
rete
Concordo, mentre leggevo del singolo teleruttore avevo i brividi lungo la
schiena...

Mio padre a fatto una cosa ancora + rapida:
Tra l'uscita del contatore e l'impianto di casa ha messo una Presa + Spina.
Quando c'è qualche problema di Enel, stacca la Spina ed inserisce la spina
del generatore...

Impossibile mettere in corto le 2 linee.

Gioca
Alberto Rubinelli
2009-08-06 16:54:08 UTC
Permalink
Post by unknown
Tra l'uscita del contatore e l'impianto di casa ha messo una Presa + Spina.
Quando c'è qualche problema di Enel, stacca la Spina ed inserisce la spina
del generatore...
Rudimentale ma efficace e sicuro, ovviamente avrete usato spine e prese
adatte.
--
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unknown
2009-08-06 18:00:10 UTC
Permalink
Post by Alberto Rubinelli
Post by unknown
Tra l'uscita del contatore e l'impianto di casa ha messo una Presa + Spina.
Quando c'è qualche problema di Enel, stacca la Spina ed inserisce la
spina del generatore...
Rudimentale ma efficace e sicuro, ovviamente avrete usato spine e prese
adatte.
Certo...

Gioca
tittopower
2009-08-06 18:18:27 UTC
Permalink
Da quando ho il generatore l'ho utilizzato per 2 volte in casa, uno per
prova ed uno per mancanza enel di 2 ore. Considerando che ciò è avvenuto
in pratica una volta in 2 anni ho provveduto a staccare semplicemente il
contatore e con una spina maschio-maschio ho dato corrente in una presa,
ho provato ad accendere ogni tipo di utenza, dal condizionatore ai pc al
phon alle lampade a basso consumo senza alcun problema. Penso che se
occorra lo rifarò. Come qualcuno ha detto volevo fare un quadro
automatico di commutazione "sicura" ma non so se ne vale la pena visto
il poco utilizzo, ovviamente vi è il solo scomodo di scendere in strada
per staccare e riattaccare il contatore enel, ma sono in una casa
singola e posso contare sulla sicurezza che nessuno me lo accenda per
sbaglio.
Albe V°
2009-08-07 07:35:56 UTC
Permalink
Da quando ho il generatore l'ho utilizzato per 2 volte in casa, uno per prova
ed uno per mancanza enel di 2 ore. Considerando che ciò è avvenuto in pratica
una volta in 2 anni ho provveduto a staccare semplicemente il contatore e con
una spina maschio-maschio ho dato corrente in una presa, ho provato ad
accendere ogni tipo di utenza, dal condizionatore ai pc al phon alle lampade
a basso consumo senza alcun problema. Penso che se occorra lo rifarò.
Beh, insomma...

Voglio dire, tu fornisci la 220V del generatore DENTRO ad una presa.
Questa presa va al quadro attraverso un conduttore. E questo conduttore
sarà dimensionato per sopportare il carico ammesso sulla presa, ad
esempio 16A, ma non necessariamente per sopportare tutta la casa.
E comunque, così facendo stai girando con la scossa tutto a valle del
differenziale e del magnetotermico principale.
Per ipotesi, se tu avessi un problema su un'altra presa della stessa
sezione della presa 'fornitrice' di scossa, avresti come unico sistema
di sicurezza quello intrinseco del generatore (che non so cosa sia,
immagino un magnetotermico).

Alberto
--
Fabio Fazio: Se siamo alleati come mai nei nostri bar si vende Coca
Cola e nei bar americani non si vende l'amaretto di Saronno?
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