Post by paulhassPost by pierLa variazione di velocità a cui ti riferisci si effettua inserendo più o
meno spire sul medesimo avvolgimento, ed è quindi in tutto e per tutto
equivalente ad una variazione della tensione di alimentazione,
Ho i miei dubbi.
Non vedo perchè i costruttori, alla ricerca del massimo risparmio,
dovrebbero, per diminuire la tensione, aggiungere delle spire.
Sprecando costoso filo di rame, lavoro di bobinatura, ecc.
Per un piccolo motore il materiale è un costo quasi trascurabile. Vedi
le foto che allego.
Post by paulhassSarebbe più semplice un variazione a triac.
Potenza dell'elttronica dello stato solido... guarda se è per questo
penso che se dovessimo rifare tutto il sistema elettrico da zero oggi
penso che non avremmo nemmeno la corrente alternata, ma sarebbe tutto in
continua.
Post by paulhassA questo proposito, e complice il nostro scambio di idee, ho cercato
di andare a fondo.
http://xs217.xs.to/xs217/07300/Regolatore-1.jpg
E' un regolatore/invertitore di velocità per il motorino di un piccolo
elettroaspiratore della Vortice.
L' ho aperto, controllato e provato.
http://xs217.xs.to/xs217/07300/regolatore2.jpg
A parte i morsetti di arrivo L ed N, ci sono 4 morsetti di alimentazione
al motore, marcati 1, 2, 3, 4.
Il circuito elettronico contenuto è un regolatore di tensione a triac.
Cosa ho scoperto leggendo le istruzioni e provandolo ?
Che il motore va alimentato a tensione fissa 220 volt tra i morsetti
1 e 4.
Inoltre va contemporaneamente alimentato tra i morsetti 1 e 2
(oppure tra i morsetti 1 e 3 nel caso di inversione di marcia
predisposta dal deviatore apposito), dal circuito elettronico a triac.
In poche parole il motore ha due avvolgimenti : uno alimentato
sempre a 220 volt, ed uno alimentato a tensione ridotta e variabile
secondo la voluta impostazione del potenziometro.
Cordialità.
Mah... così su due piedi non saprei spiegare il funzionamento di questo
motore. Mi sarebbe chiaro se fosse a rotore avvolto, ma non credo.
In compenso guarda qui: ventilatore a 2 velocità che apparteneva ad un
vecchio condizionatore monoblocco, questo era associato allo scambiatore
alettato lato freddo (o evaporatore che dir si voglia).
Intanto si capisce che è del tipo a poli schermati (quelli a cui mi
riferivo) dalla cava con spira di rame grosso che spacca l'espansione
polare verso l'estremità.
3 fili in uscita, bianco-rosso marcia lenta, bianco-nero marcia veloce;
dal dettaglio degli avvolgimenti si vede che escono 3 fili da ogni
bobina, che debitamente collegati creano un avvolgimento a 313ohm
(bianco-rosso, lento) e uno a 230ohm (bianco-nero, veloce) di resistenza
complessiva ai morsetti di entrata.
Proviamo il motore e scopriamo che SENZA VENTOLA gira a 1440 giri/min in
alta velocità (quadra, è un motore asincrono a quattro poli), MA 1410
giri a bassa velocità... quasi uguale.
Qualcosa non va... e invece no! Mettiamogli il carico sull'asse e
vediamo che in alta velocità va a 1248 giri, in bassa velocità a 1092
giri, assorbendo rispettivamente 38W e 28W; anche il rumore della
ventola conferma le misure.
A vuoto assorbe rispettivamente 18 e 30W, ben scarso rendimento
confermato anche dalla temperatura che raggiunge rapidamente il ferro,
tale da non poterlo tenere in mano se non con uno straccio.
Le foto e le misure, secondo me, dimostrano la mia tesi: trattasi di
motore asincrono ad induzione, a poli schermati, ad avvolgimenti con
presa intermedia e a parzializzazione di velocità basata sullo
scorrimento tra il campo rotante dello statore ed il rotore.
Nel prossimo post cercherò di spiegare perchè la regolazione a
variazione di tensione in un motore asincrono sia DI MASSIMA
sconsigliabile ma che in realtà non si tratta di un dogma e ci possono
essere delle eccezioni.
ciao
pier