Discussione:
Certificazione elettrica per impianto rifatto
(troppo vecchio per rispondere)
Il Conte Pedro
2007-09-03 06:17:22 UTC
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Salve a tutti,

ho rifatto da solo per meta' (l'altra meta' era gia' stata rifatta in
periodo successivo) l'impianto di una casa degli anni 60, mettendo la
terra dove mancava, fili della dimensione corretta, interruttori a norma.

Che cosa serve per poter ottenere la certificazione di conformita' di un
impianto rifatto in proprio? Mi pare di aver capito che per impianti
vecchi, per essere in regola, basta la certificazione del salvavita.

Grazie in anticipo per i consigli.
Loris_ro
2007-09-03 08:25:44 UTC
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Post by Il Conte Pedro
Salve a tutti,
ho rifatto da solo per meta' (l'altra meta' era gia' stata rifatta in
periodo successivo) l'impianto di una casa degli anni 60, mettendo la
terra dove mancava, fili della dimensione corretta, interruttori a norma.
ok bel fatto!
Post by Il Conte Pedro
Che cosa serve per poter ottenere la certificazione di conformita' di un
impianto rifatto in proprio?
Nulla, Non si "potrebbe"
Post by Il Conte Pedro
Mi pare di aver capito che per impianti
vecchi, per essere in regola, basta la certificazione del salvavita.
Non più ormai.
Post by Il Conte Pedro
Grazie in anticipo per i consigli.
Chiedi ad un elettricista che ti certifichi l'impianto come se lo avesse
fatto lui, non è proprio un metodo corretto ma mica puoi buttare via tutto
ormai che lo hai fatto... a volte si rifiutano, altri se ne approfittano per
chiedere cifre magari esagerate giustificandoche devono per forza fatturare
del materiale (non è vero però per loro è una bella scusa per scaricare dal
magazzino componenti che hanno già venduto in nero), e trovi anche quelli
che:

a. Ok te lo certifico io ma prima lo vengo a vedere lo esmaino e poi ti dico
quanto voglio e a che condizioni te lo faccio (sono il meglio perchè hai
anche la possiblità di avere una supervisione di un professionista su ciò
che hai fatto tu).

b. Ok te lo certifico, dammi Tot non vengo nemmeno a vederlo (forse costa
meno ma ti certificherebbe anche una porcata).

ciao.

Lo
f.rouge
2007-09-03 08:48:41 UTC
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Post by Loris_ro
Post by Il Conte Pedro
Salve a tutti,
ho rifatto da solo per meta' (l'altra meta' era gia' stata rifatta in
periodo successivo) l'impianto di una casa degli anni 60, mettendo la
terra dove mancava, fili della dimensione corretta, interruttori a norma.
ok bel fatto!
Post by Il Conte Pedro
Che cosa serve per poter ottenere la certificazione di conformita' di un
impianto rifatto in proprio?
Nulla, Non si "potrebbe"
Post by Il Conte Pedro
Mi pare di aver capito che per impianti
vecchi, per essere in regola, basta la certificazione del salvavita.
Non più ormai.
ecco, spiegami questa,

chi ha un impianto ante 1991 ma tecnicamente a norma (quindi senza
certificazione perchè a suo tempo non rilasciata) cosa deve fare?

avevo sentito dell'autocertificazione... se c'era una scadenza temporale
perchè non è stata pubblicizzata in alcun modo?

con tutte le pubblicità progresso del c*zzo per cui hanno butatto milardi,
non potevano farne una che evitasse a milioni di famiglie di passare
nell'illegalità da un giorno all'altro(senza saperlo).
tra laltro molte vecchiette o famiglie avrebbero scoperto delle mancanze
realmente pericolose nei loro impianti, ponendovi rimedio.
Loris_ro
2007-09-03 10:24:14 UTC
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Post by f.rouge
ecco, spiegami questa,
chi ha un impianto ante 1991 ma tecnicamente a norma (quindi senza
certificazione perchè a suo tempo non rilasciata) cosa deve fare?
se lo tiene! non credo che tutti si potrebbero permettere di fare rifare
tutti gli impianti anche se è la cosa auspicabile.
Post by f.rouge
avevo sentito dell'autocertificazione... se c'era una scadenza temporale
perchè non è stata pubblicizzata in alcun modo?
sul perchè non sia publicizzata non lo so, la scadenza non la ricordo ma a
meno di proroghe è già scaduta ormai da tempo.
Post by f.rouge
con tutte le pubblicità progresso del c*zzo per cui hanno butatto milardi,
non potevano farne una che evitasse a milioni di famiglie di passare
nell'illegalità da un giorno all'altro(senza saperlo).
Li arresteranno tutti! Mava! quale illegalità! solamente hanno un impianto
non a norma ciò implicherebbe inc aso di vendita avere un fattore riduttivo
nel valore della casa.
Post by f.rouge
tra laltro molte vecchiette o famiglie avrebbero scoperto delle mancanze
realmente pericolose nei loro impianti, ponendovi rimedio.
Ci son impianti a norma pericolosi e impianti non a norma sicuri, pertanto
non cambierebbe nulla.

ciao.

Lo
Marcick
2007-09-03 10:27:41 UTC
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Post by Loris_ro
Li arresteranno tutti! Mava! quale illegalità! solamente hanno un impianto
non a norma ciò implicherebbe inc aso di vendita avere un fattore
riduttivo nel valore della casa.
se avviene un incendio che causa danni anche ad altri e viene dimostrato che
era a causa dell'impianto elettrico e che questo non era a norma ?
(è una domanda, non una contestazione)
Marco
f.rouge
2007-09-03 12:16:10 UTC
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Post by Loris_ro
Ci son impianti a norma pericolosi e impianti non a norma sicuri, pertanto
non cambierebbe nulla.
non ci siamo capitii, io parlo proprio di impianti non certificati ma a
norma(anche per gli standard attuali) in quanto costruiti nel 1989/1990.


una cosa può essere illegale anche se non comporta sanzioni penali(es la
galera).
se gli impianti vecchi dovevano eserre (auto-)certificati entro una tal
data, dalla tal data chi nn lo ha fatto(perchè non lo sapeva) passa
nell'illegalità.
e in caso di incendio o di infortuni le conseguenze possono essere anche
gravi(assicurazione che non risarcisce) o addirittura penali(solo nel caso
di impianti pericolosi oltrechè non certificati).

ora mi chiedo, cosa può fare chi non ha fatto l'autocertificazione pur
avendo un impianto ante 1991 ma realizzato secondo le norme di sicurezza.


ciao e grazie
luca
2007-09-03 12:39:38 UTC
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Post by f.rouge
ora mi chiedo, cosa può fare chi non ha fatto l'autocertificazione pur
avendo un impianto ante 1991 ma realizzato secondo le norme di sicurezza.
fa un atto notorio tipo questo:
www.sopros.it/modulistica/ALL%20E%20-%20ATTO%20NOTORIO%20ANTE%2046-90.pdf
magari allegando una perizia fatta da un professionista
Loris_ro
2007-09-03 14:03:37 UTC
Permalink
Post by luca
www.sopros.it/modulistica/ALL%20E%20-%20ATTO%20NOTORIO%20ANTE%2046-90.pdf
Magari sarebbe pure accettato ma quanto varrebbe secondo voi un
autocertificazione sottoscritta da un cittadinoc he di impianti magari non
capisce nulla?
Post by luca
magari allegando una perizia fatta da un professionista
ecco così va gia molto meglio però deve essere una eprizia asseverata da un
professionista iscritto all'albo non un qualunque elettricista.

ciao.

Lo
Massimo Marinelli
2007-09-03 15:49:48 UTC
Permalink
Post by Loris_ro
Magari sarebbe pure accettato ma quanto varrebbe secondo voi un
autocertificazione sottoscritta da un cittadinoc he di impianti magari non
capisce nulla?
probabilmente ha valore per inguaiare chi la firma per "dichiarazione
mendace".
Post by Loris_ro
ecco così va gia molto meglio però deve essere una eprizia asseverata da un
professionista iscritto all'albo non un qualunque elettricista.
una perizia non puo` surrogare la dichiarazione di conformita`.......
quindi sono solo soldi (e parecchi) buttati.

cia max
Loris_ro
2007-09-03 15:57:24 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by Loris_ro
Magari sarebbe pure accettato ma quanto varrebbe secondo voi un
autocertificazione sottoscritta da un cittadinoc he di impianti magari
non capisce nulla?
probabilmente ha valore per inguaiare chi la firma per "dichiarazione
mendace".
Inguaiare se stessi che poi davanti al giudice dichiarerebbe "boh? mi hanno
detto di fare una autocertificazione cos' e cosà ma io di impianti non ci
capisco un h"

In pratica serve a 0 o peggio crea ancora più casini.
Post by Massimo Marinelli
Post by Loris_ro
ecco così va gia molto meglio però deve essere una eprizia asseverata da
un professionista iscritto all'albo non un qualunque elettricista.
una perizia non puo` surrogare la dichiarazione di conformita`.......
Certamente no ma è sempre un pezzo di carta dove un tecnico del settore
dichiara giurando alcune cose, non è mica una cazzata.
Post by Massimo Marinelli
quindi sono solo soldi (e parecchi) buttati.
sul parecchi dipende dai punti di vista e dal professionista, se La
chiedessero a me io la farei per una cifra "abbordabile" ma solo se mi
sentissi sicuro di cosa dichiaro.

Certo è che se uno si trovasse costretto a far fare una dichiarazione di
conformità o una perizia o qualunque altra cosa per obbligo beh qualunque
cifra pur bassa che fosse sarebbero per lui sempre (tanti) soldi buttati.

ciao.

Lo
Post by Massimo Marinelli
cia max
Massimo Marinelli
2007-09-03 16:21:06 UTC
Permalink
Post by Loris_ro
Inguaiare se stessi che poi davanti al giudice dichiarerebbe "boh? mi hanno
detto di fare una autocertificazione cos' e cosà ma io di impianti non ci
capisco un h"
In pratica serve a 0 o peggio crea ancora più casini.
non credo che l'ignoranza costituisca una attenuante :-)
Post by Loris_ro
Certamente no ma è sempre un pezzo di carta dove un tecnico del settore
dichiara giurando alcune cose, non è mica una cazzata.
certamente che ha il suo valore (anche in soldoni) ma se sei comparso
davanti al giudice per aver violato la 46/90 la perizia non serve a nulla.

A nulla vale avere un impianto perfettamente a norma (ammesso che lo
sia) se ho omesso di farmi rilasciare la dichiarazione..... e` la stessa
cosa che essere fermati dalla stradale e subire un verbale per guida
senza patente, pur sapendo guidare e dimostrando di aver conseguito un
diploma di guida sportiva presso una scuola piloti come la Henry Morrgh.
http://www.morrogh-motorsport.com


ciao max
Massimo Marinelli
2007-09-03 15:46:30 UTC
Permalink
Post by luca
www.sopros.it/modulistica/ALL%20E%20-%20ATTO%20NOTORIO%20ANTE%2046-90.pdf
magari allegando una perizia fatta da un professionista
Permettimi di dire che questa e` carta straccia..... l'utente comune
puo`, con l'autocertificazione attestare solo la data di costruzione
dell'impianto in quanto soggetto non edotto della materia "impianti
elettrici".

Una perizia fatta da un professionista e` e rimane solo una perizia....
non una dichiarazione di conformita` secondo la 46/90, pertanto non la
surroga.

ciao max
luca
2007-09-04 06:47:32 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Permettimi di dire che questa e` carta straccia..... l'utente comune
puo`, con l'autocertificazione attestare solo la data di costruzione
dell'impianto in quanto soggetto non edotto della materia "impianti
elettrici".
Una perizia fatta da un professionista e` e rimane solo una perizia....
non una dichiarazione di conformita` secondo la 46/90, pertanto non la
surroga.
io stavo rispondendo a chi chiedeva come fare a "certificare" un impianto a
norme realizzato PRIMA della 46-90
o pensi che tutti gli impianti fatti prima del 91 siano stati rifatti?
Massimo Marinelli
2007-09-04 08:38:08 UTC
Permalink
Post by luca
io stavo rispondendo a chi chiedeva come fare a "certificare" un impianto a
norme realizzato PRIMA della 46-90
o pensi che tutti gli impianti fatti prima del 91 siano stati rifatti?
Un impianto antecedente si considera adeguato se ha il differenziale ad
alta sensibilita`....... questa disposizione, contemplata nelle
disizioni transitorie, andava pero` espletata entro due anni dalla
promulgazione della Legge 46/90, cioe` entro il 1992 ed ovviamente
andava accompagnata dalla relativa dichiarazione di conformita` del
lavoro eseguito (installazione del differenziale).


ciao max
luca
2007-09-04 14:30:47 UTC
Permalink
"> > norme realizzato PRIMA della 46-90
Post by Massimo Marinelli
Post by luca
o pensi che tutti gli impianti fatti prima del 91 siano stati rifatti?
Un impianto antecedente si considera adeguato se ha il differenziale ad
alta sensibilita`....... questa disposizione, contemplata nelle
disizioni transitorie, andava pero` espletata entro due anni dalla
promulgazione della Legge 46/90, cioe` entro il 1992 ed ovviamente
andava accompagnata dalla relativa dichiarazione di conformita` del
lavoro eseguito (installazione del differenziale).
e se l' impianto avesse già avuto il differenziale?
Massimo Marinelli
2007-09-04 17:45:12 UTC
Permalink
Post by luca
e se l' impianto avesse già avuto il differenziale?
Bella domanda davvero...... e chi si ricorda? ...forse non c'era da fare
nulla... ma gli interruttori scatolati, come molti altri prodotti sono
temporalmente identificabili grazie alla data impressa sugli stampi,
pertanto dopo 25 anni e` molto semplice dimostrare la vetusta`
dell'interruttore..... magari e` una serie che non viene piu` prodotta
od ha subito restyling nella forma o nell'etichetta, se poi nel
frattempo si e` guastato ed e` stato sostituito ecco che dovrebbe essere
presente la dichiarazione di conformita` post 1990.

Ad ogni modo la discussione verteva sulla possibilita` di "gabbare lo
santo", ovvero eludere alle disposizioni di Legge con documentazioni
alternative.

ciao max
luca
2007-09-05 08:06:35 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by luca
e se l' impianto avesse già avuto il differenziale?
Bella domanda davvero...... e chi si ricorda? ...forse non c'era da fare
nulla...
no, bisogna fare l' atto notorio.
Post by Massimo Marinelli
Ad ogni modo la discussione verteva sulla possibilita` di "gabbare lo
santo", ovvero eludere alle disposizioni di Legge con documentazioni
alternative.
la mia risposta era su una precisa domanda, non serviva per "gabbare"
nessuno

se l' impianto e stato fatto da se' DOPO il 1990 non è norma.
ma se è stato fatto (da chiunque) prima del 90 ed è a norme (quindi con il
differenziale, le giuste sezioni, i giusti colori, eccc.) e si vuole avere
un documento equivalente alla dichiarazione di conformità, si deve fare l'
atto notorio.
infatti in questa situazione non si potrebbe ottenere una vera dichiarazione
di conformità senza far modificare/cambiare/aggiungere qualcosa da un
installatore.
Cordy
2007-09-05 08:43:28 UTC
Permalink
Post by luca
infatti in questa situazione non si potrebbe ottenere una vera dichiarazione
di conformità senza far modificare/cambiare/aggiungere qualcosa da un
installatore.
...che dichiarerà conforme solo ciò che ha fatto/venduto/installato lui...

Guarda, le ho provate tutte: io ho comperato casa da un signore che ha
evidentemente fatto rifare (e bene!) l'impianto elettrico. Ma è morto
prima che potessi avere la documentazione od almeno il nome
dell'installatore.
Ho l'impianto a norma ma non posso dimostrarlo...
Per previdenza ho sentito un paio di amici (uno era presidente del
collegio dei periti della mia città) per capire che cosa posso fare "per
avere la certificazione". Beh, la risposta è: niente. Punto!
L'unica è far rifare un impianto perfettamente a norma (al limite,
rifatto uguale...) o fare a meno della dichiarazione di conformità.
Odio gli sprechi e mi sono orientato sulla seconda possibilità. Nel
momento in cui mi troverò a vendere la casa, varrà di meno.
luca
2007-09-05 10:26:05 UTC
Permalink
Post by Cordy
Guarda, le ho provate tutte: io ho comperato casa da un signore che ha
evidentemente fatto rifare (e bene!) l'impianto elettrico. Ma è morto
prima che potessi avere la documentazione od almeno il nome
dell'installatore.
se l' impianto è stato fatto dopo il 90, la tua situazione è diversa da
quella presa in considerazione da me, ed è anche piuttosto particolare se
non rara.
Post by Cordy
Ho l'impianto a norma ma non posso dimostrarlo...
al limite non puoi avere una dichiarazione di conformità di quell' impianto.
Se tu fai fare una perizia da un professionista puoi dimostrare di avere un
impianto a norma.

Se poi chiami un installatore e gli spieghi la situazione, gli chiedi di
adeguare l' impianto lui farà quello che ritiene necessario e ti rilascerà
una dichiarazione di conformità dell' adeguamento. certo non è la stessa
cosa ma sicuramente meglio che niente. e non penso che sia illegale
Alberto Rubinelli
2007-09-05 20:00:03 UTC
Permalink
Post by luca
Se poi chiami un installatore e gli spieghi la situazione, gli chiedi di
adeguare l' impianto lui farà quello che ritiene necessario e ti rilascerà
una dichiarazione di conformità dell' adeguamento. certo non è la stessa
cosa ma sicuramente meglio che niente. e non penso che sia illegale
Farei anche io cosi', mi sembra la soluzione piu' sensata.

E' capitato anche a me di essere chiamato per un caso del genere.

Ho verificato i materiali, ho aperto tutte le scatole, controllato il
serraggio dei morsetti, misurato la terra e poi fatto la dichiarazione.
Preciso che era un amico che conosco bene.
--
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Massimo Marinelli
2007-09-06 16:38:02 UTC
Permalink
Post by luca
Se poi chiami un installatore e gli spieghi la situazione, gli chiedi di
adeguare l' impianto lui farà quello che ritiene necessario e ti rilascerà
una dichiarazione di conformità dell' adeguamento. certo non è la stessa
cosa ma sicuramente meglio che niente. e non penso che sia illegale
oopsss.... non avevo letto questo post, prima di replicare per dire la
stessa cosa :-))

ciao max
Massimo Marinelli
2007-09-06 16:34:47 UTC
Permalink
Post by Cordy
Guarda, le ho provate tutte: io ho comperato casa da un signore che ha
evidentemente fatto rifare (e bene!) l'impianto elettrico. Ma è morto
prima che potessi avere la documentazione od almeno il nome
dell'installatore.
Sei sfortunato...... ma anche poco cauto se permetti, nel
perfezionamento del contratto dovevano essere allegate anche le varie
dichiarazioni di conformita`.... perche` guarda caso, e` prevista anche
per altri impianti, come il riscaldamento il gas etc...
Post by Cordy
Ho l'impianto a norma ma non posso dimostrarlo...
Dormi tranquillo e` molto piu` preoccupante avere un impianto pericoloso
al 10% con la dichiarazione che uno sicuro al 99% senza.
Post by Cordy
Per previdenza ho sentito un paio di amici (uno era presidente del
collegio dei periti della mia città) per capire che cosa posso fare "per
avere la certificazione". Beh, la risposta è: niente. Punto!
eh gia`...... ahime`
Post by Cordy
L'unica è far rifare un impianto perfettamente a norma (al limite,
rifatto uguale...) o fare a meno della dichiarazione di conformità.
Odio gli sprechi e mi sono orientato sulla seconda possibilità. Nel
momento in cui mi troverò a vendere la casa, varrà di meno.
Se davvero l'impoianto e` in ordine, basterebbe trovare un installatore
che in tutta onesta` verificasse (per sua tranquillita`) lo stato
dell'impianto e dopo eventuali modifiche, producesse la dichiarazione
per la "revisione e messa norma totale" dell'impianto elettrico.

Lui guadagnerebbe una buona cifra con poco sforzo (diciamo il 33% del
valore dell'impianto), tu dormirestio sonni tranquilli con un risparmio
del 66% sul preventivo :-))

Hai notato come suona bene quel 66% di risparmio? quasi quasi ti
addolcisce il cruccio del 33% che devi elargire :-))

ciao max
Cordy
2007-09-07 07:36:12 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Dormi tranquillo e` molto piu` preoccupante avere un impianto pericoloso
al 10% con la dichiarazione che uno sicuro al 99% senza.
D'accordo al 100%... :-)
Post by Massimo Marinelli
Se davvero l'impoianto e` in ordine, basterebbe trovare un installatore
che in tutta onesta` verificasse (per sua tranquillita`) lo stato
dell'impianto e dopo eventuali modifiche, producesse la dichiarazione
per la "revisione e messa norma totale" dell'impianto elettrico.
Ma non se ne trovano...
Post by Massimo Marinelli
Lui guadagnerebbe una buona cifra con poco sforzo (diciamo il 33% del
valore dell'impianto), tu dormirestio sonni tranquilli con un risparmio
del 66% sul preventivo :-))
In caso di vendita dell'immobile valuterò l'alternativa fra vendere con
la formula "nello stato in cui si trova" o "conforme alle normative". Se
l'acquirente è sensibile, credo converrà cercare un installatore che mi
faccia l'...adeguamento.
Post by Massimo Marinelli
Hai notato come suona bene quel 66% di risparmio? quasi quasi ti
addolcisce il cruccio del 33% che devi elargire :-))
6 un uomo di mktg??? :-D
Post by Massimo Marinelli
ciao max
Ciao. Ste
Massimo Marinelli
2007-09-07 11:15:55 UTC
Permalink
Post by Cordy
6 un uomo di mktg??? :-D
mktg ??? sorry..... puoi illuminarmi? :-)

ciao max
Cordy
2007-09-07 12:10:11 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by Cordy
6 un uomo di mktg??? :-D
mktg ??? sorry..... puoi illuminarmi? :-)
ciao max
Scusa... Marketing. Pubblicità. Insomma, i genii del paghi 2 prendi 3
(dopo che ho opportunamente ritoccato i prezzi di base). Una banale
battutaccia.
Ri-ciao. Ste
Massimo Marinelli
2007-09-07 23:23:51 UTC
Permalink
Post by Cordy
Post by Massimo Marinelli
Post by Cordy
6 un uomo di mktg??? :-D
mktg ??? sorry..... puoi illuminarmi? :-)
ciao max
Scusa... Marketing. Pubblicità. Insomma, i genii del paghi 2 prendi 3
(dopo che ho opportunamente ritoccato i prezzi di base). Una banale
battutaccia.
Ri-ciao. Ste
Aaahhhrrrrggggggg!!!!!
io odio la pubblicità........... pure quella che "informa" e quasi quasi
quella progresso....... pensa un po'
ciò non di meno mi affascinano certi meccanismi mentali che vengono
sfruttati proprio dal marketing...... naturalmente è sol per legittima
difesa.......... insomma per farmi gli anticorpi :0))

Pensa che tempo fa, io che mi ritenevo immune o immunizzato, su
richiesta della moglie, mi sono ritrovato a scegliere una marca di
ammorbidente perche' la ritenevo migliore delle altre......... poi dopo
un attimo di smarrimento mi sono domandato per quale motivo, io che in
vita mia non avevo mai avuto a che fare con tale prodotto, avessi
immediatamente scelto proprio quello...... per reazione a questo, ne ho
acquistato un altro, tanto per scompaginare le statistiche di vendita :0)))

ciao max

felix.
2007-09-07 17:51:03 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by Cordy
6 un uomo di mktg??? :-D
mktg ??? sorry..... puoi illuminarmi? :-)
MARCHETTE? :-)
Massimo Marinelli
2007-09-06 15:05:23 UTC
Permalink
Post by luca
Post by Massimo Marinelli
Post by luca
e se l' impianto avesse già avuto il differenziale?
Bella domanda davvero...... e chi si ricorda? ...forse non c'era da fare
nulla...
no, bisogna fare l' atto notorio.
Non per la 46/90

forse per tranquillizzare l'eventuale acquirente dell'immobile,
preoccupato del fatto che gli impanti non sono in regola, o che accampa
scuse per tirare giu` il prezzo :-)

Da qui a dire che sei a posto con la 46/90 ce ne passa :-))
Post by luca
se l' impianto e stato fatto da se' DOPO il 1990 non è norma.
Non confondiamoci, non e` che l'impianto sia automaticamente pericoloso
(non a norma) se manca la dichiarazione.

Semplicemente e` un impianto realizzato bene (secondo le norme), il cui
committente non ha ottemperato agli obblighi della 46/90, cioe` non e`
stato dichiarato conforme dall'installatore.

Il punto che non viene recepito bene e` che:

"una violazione alle norme non e` punita se non indirettamete per i
danni causati, mentre la violazione alla 46/90 e` comunque punita, che
l'impianto sia perfettamente sicuro o no".

La 46/90 e` una Legge che ha come scopo dichiarato la tutela della
sicurezza dei cittadini, compito che gli riesce solo sulla carta, mentre
la sua stretta osservanza, riesce benissimo di tutelare la lobby degli
installatori riconosciuti.

Per contro non e` che quelli abusivi siano per forza piu` bravi degli
altri..... :-)
Post by luca
ma se è stato fatto (da chiunque) prima del 90 ed è a norme (quindi con il
differenziale, le giuste sezioni, i giusti colori, eccc.) e si vuole avere
un documento equivalente alla dichiarazione di conformità, si deve fare l'
atto notorio.
Ripeto.... a livello di 46/90 o del suo regolamento di attuazione non e`
riportato nulla a riguardo, altrimenti potresti essere cosi` cortese da
indicarmi articolo e comma che mi e` sfuggito..... sai comincio ad avere
una certa eta`.. :-))
Post by luca
infatti in questa situazione non si potrebbe ottenere una vera dichiarazione
di conformità senza far modificare/cambiare/aggiungere qualcosa da un
installatore.
che la Legge non ti chiede per altro ......


ciao max
Massimo Marinelli
2007-09-03 15:41:12 UTC
Permalink
Post by Loris_ro
Ci son impianti a norma pericolosi e impianti non a norma sicuri, pertanto
non cambierebbe nulla.
Questa e` prorpio carina........ ma forse volevi dire: "ci sono impianti
privi della dichiarazione di conformita` che sono sicuri perche
rispondenti alle norme di sicurezza" ed altri dove nonostante la
presenza dell "dichiarazione" si possono riscontrare evidenti
violazioni normative.

ciao max
Loris_ro
2007-09-03 15:59:27 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by Loris_ro
Ci son impianti a norma pericolosi e impianti non a norma sicuri,
pertanto non cambierebbe nulla.
Questa e` prorpio carina........ ma forse volevi dire: "ci sono impianti
privi della dichiarazione di conformita` che sono sicuri perche
rispondenti alle norme di sicurezza" ed altri dove nonostante la presenza
dell "dichiarazione" si possono riscontrare evidenti violazioni
normative.
Esatto ma anche che ci sono impianti provvisti di dichiarazione che
presentano gravi violazioni delle normative e rappresentano un rischio per
gli utenti
Post by Massimo Marinelli
ciao max
ciao.

Lo
Massimo Marinelli
2007-09-03 16:22:51 UTC
Permalink
Post by Loris_ro
Esatto ma anche che ci sono impianti provvisti di dichiarazione che
presentano gravi violazioni delle normative e rappresentano un rischio per
gli utenti
hemm.... mi pareva sott'inteso che in un impianto, una violazione alle
norme di sicurezza, costituisse un pericolo ..... :-))

ciao max
Loris_ro
2007-09-03 17:24:15 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
hemm.... mi pareva sott'inteso che in un impianto, una violazione alle
norme di sicurezza, costituisse un pericolo ..... :-))
No non è detto, tu puoi fare un impianto non seguendo la norma e cmq fare
una cosa che è anche più sicura.
Post by Massimo Marinelli
ciao max
ciao.

Lo
Massimo Marinelli
2007-09-04 08:45:37 UTC
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Post by Loris_ro
No non è detto, tu puoi fare un impianto non seguendo la norma e cmq fare
una cosa che è anche più sicura.
No... per il semplice fatto che le norme rappresentano il minimo
indispensabile da realizzare ai fini della sicurezza.

Ad esempio contro i contatti indiretti si deve utilizzare il
differenziale (disposizione minima pee luoghi ordinari) ma nessuno ti
sanzionera` se a casa tua decidi di installare, in luogo del
differenziale, un trasformatore di isolamento come in sala operatoria.

Avrai solo fatto piu` di quello che ti era richiesto

Per contro se elimini il differenziale perche` c'e` un elettrodomestico
in perdita che ne provoca scatti intempestivi, scendi sotto il livello
minimo di sicurezza e pertanto fai una violazione normativa.

Questo fatto non ti verra ne contestato ne sanzionato (violazione alle
norme, cioe` alla Legge 186/68), eventualmente saranno sanzionati gli
effetti prodotti dalla tua azione, qual'ora ne esistano, come gli esiti
delle folgorazioni o l'incendio generato.


ciao max
Loris_ro
2007-09-05 17:22:16 UTC
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Post by Massimo Marinelli
No... per il semplice fatto che le norme rappresentano il minimo
indispensabile da realizzare ai fini della sicurezza.
Allora: bisogna distinguere la differenza che c'è tra norma e legge;

La legge è quella che ha valore legale, la norma non ha valore legale ma è
rilasciata da un istituto atto a "normare" una determinata cosa.

La legge in itlaia dice che gli impianti devono essere realizzati a "regola
d'arte" e poi dice che gli impianti elettrici realizzati secono le norme CEI
sono da considerarsi a regola d'arte.

Ergo anche un impianto elttrico non realizzato secondo la norma CEI può
essere a regola d'arte.

Ora ammesso e non concesso che sia possibile farlo agevolmente dimostrando
che un impianto è stato eseguito a regola d'arte anche se non rispondente
alla normativa CEI l'impianot elettrico è cmq sicuro.

Inoltre non bisogna dimenticare tutte le altre norme vigenti a livello
Europeo ed Intrnazionale che vengono usate con risultati ottimi un tutto il
mondo.

Sono d'accordo che ciò che prescrive una norma tecnica sia il "minimo
sindacale" in termini di sicurezza, ma è possibilissimo che ci siano
impianti sicuri che non rispondono ad alcuna norma tecnica o pe rlo meno non
rispondano a quanto prescritto dalle normative CEI.
Post by Massimo Marinelli
Ad esempio contro i contatti indiretti si deve utilizzare il differenziale
(disposizione minima pee luoghi ordinari) ma nessuno ti sanzionera` se a
casa tua decidi di installare, in luogo del differenziale, un
trasformatore di isolamento come in sala operatoria.
Ok hai perfettamente ragione, ma se tu invece di installare un interruttore
differenziale decidi di lasciare un bel magnetotermico contando suil fatto
che la tua resistenza a terra per caso fortuito risulta di valore molto
basso (tale per cui le dispersioni verso terra fanno scattare la protezione
magnetica) hai sicuramente un impianto fuori norma CEI ma cmnq sicuro.
Post by Massimo Marinelli
Per contro se elimini il differenziale perche` c'e` un elettrodomestico in
perdita che ne provoca scatti intempestivi, scendi sotto il livello minimo
di sicurezza e pertanto fai una violazione normativa.
ma non sei prerseguito per la violazione normativa piuttosto lo saresti per
aver manomesso un impianto ed averlo reso non più a "regola d'arte" come
prescritto dalla LEGGE.
Post by Massimo Marinelli
Questo fatto non ti verra ne contestato ne sanzionato (violazione alle
norme, cioe` alla Legge 186/68),
Ripeto Tanto per chiarire, la NORMA e una normativa tecnica (la classica CEI
64-8 la conoscerai di sicuro) le LEGGEI(legge l86/68 DPR Dlgs ecc... hanno
valore legale e la violazione di quelle e solo di quelle viene perseguitata
dallo stato)
Post by Massimo Marinelli
eventualmente saranno sanzionati gli effetti prodotti dalla tua azione,
qual'ora ne esistano, come gli esiti delle folgorazioni o l'incendio
generato.
nell'impianto di casa mia ante 1990 fatto da mio padre (ingegnere elettrico)
non esiste norma ne legge però è assolutamente sicuro, ci sono i
differenziali con selettività, magnetotermici che sezionano parti di
impianto, messa a terra che sfiora i 27 Hom (zona ad alta resistività di
terreno) cavi di sezione appropriate e sovrabbondanti, però per dire c'è la
fase che a volte invecie di essere nera marrone o grigia diventa rossa
(questo perchè a volte si è preferito utilizzare cavi di sezione maggiorata
ma di colore sbagliato piuttosto che non viceversa) coefficienti di
stipamento dei tubi non proprio rispettati (ma tanto ancora oggi chi li
rispetta?).

Insomma, quì le norme nonostante si conoscessero sono state abbastanza
ignorate eppure mi sento di dire che l'impianto è sicuro, per l'epoca in cui
è stato realizzato presentava delle soluzioni innovative ed ha mantenuto nel
tempo degli standard di sicurezza che sono invidiati dai possessori di
impianti coetanei.
Post by Massimo Marinelli
ciao max
ciao.

Lo
Massimo Marinelli
2007-09-06 14:36:23 UTC
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Post by Loris_ro
Allora: bisogna distinguere la differenza che c'è tra norma e legge;
La legge è quella che ha valore legale, la norma non ha valore legale ma è
rilasciata da un istituto atto a "normare" una determinata cosa.
non se una Legge gli da la sua forza, come la 186/68 cioe` la regola
dell'arte.
Post by Loris_ro
Ora ammesso e non concesso che sia possibile farlo agevolmente dimostrando
che un impianto è stato eseguito a regola d'arte anche se non rispondente
alla normativa CEI l'impianot elettrico è cmq sicuro.
E` qui` che fai confusione..... il fatto che la 186 dica che se un
impianto e` realizzato secondo le CEI (norme armonizzate a livello
europeo con quelle degli altri paesi comuinitari) e` a regola d'arte,
significa che:

non si accettano altre regole d'arte di minor valore.

Come potrebbe essere ad esempio la regola d'arte in vigore in qualche
stato africano o asiatico (senza offesa per lo stato africano o asiatico)

Altrimenti se ci pensi bene la Legge sulla regola dell'arte sarebbe
perfettamente inutile, visto che, nel realizzare un impianto, basterebbe
dimostrare di aver seguito una certa regola (anche inventata dallo
stesso installatore) per rientrare nella piena legalita e protezione che
la 186/68 ti da.
Post by Loris_ro
Ok hai perfettamente ragione, ma se tu invece di installare un interruttore
differenziale decidi di lasciare un bel magnetotermico contando suil fatto
che la tua resistenza a terra per caso fortuito risulta di valore molto
basso (tale per cui le dispersioni verso terra fanno scattare la protezione
magnetica) hai sicuramente un impianto fuori norma CEI ma cmnq sicuro.
non e` vero..... per il semplice motivo che non puoi garantire la
sicurezza intrinseca che il differenziale ti da`..... sicurezza comunque
relativa perche` 30mA potrebbero comunque essere troppi per bambini,
anziani debilitati o cardiopatici.

Questo discorso e` antiquato, veniva fatto quando i differenziali
costavano un capitale e la loro tecnologia costruttiva era incerta e
soprattutto sconosciuti alle norme.

Oggi che sono entrati a pieno titolo (grazie a precise prescrizioni
normative) negli impianti ed ai costi accessibili il discorso sulla
protezione mediante il disposito magnetico degli interruttori e` da
considerare tecnicamente scaduto per le difficolta` realizzative e di
duarata nel tempo, che dovrebbe avere il sistema dispersore, insomma
bastyerebbe un morsetto allentato od il contatto di una spina non
ottimale per innalzare la resistenza del sistema dispersore a valori
tali da impedire il funzionamento del magnetico...... con tristi
conseguenze.

Poi se a te va di giocare "sul filo del rasoio" sei libero di farlo e
adottare come protezione alternativa contro i contatti indiretti quella
basata sul dispositivo magnetico, ma francamente non te la consiglio.
Post by Loris_ro
Ripeto Tanto per chiarire, la NORMA e una normativa tecnica (la classica CEI
64-8 la conoscerai di sicuro) le LEGGEI(legge l86/68 DPR Dlgs ecc... hanno
valore legale e la violazione di quelle e solo di quelle viene perseguitata
dallo stato)
No, la 186/68 da forza di Legge alle norme Cei, perche` di fatto ti
obbliga a seguirle..... Pero` la 186/68(regola dell'arte) e` una LEGGE
FORMALE e non LEGGE PENALE, questo significa che anche in caso di
violazione, non sono previste sanzioni (e` una Legge per paesei molto
civili).
E` per questo che nessuno puo` essere perseguito se fa delle violazioni
normative nel realizzare un impianto, naturalmente subisce le
conseguenze per i danni causati da questo suo comportamento.


Esempio: incendio innescato da un corto circuito in un impianto non
realizzato secondo la regola dell'arte, cioe` non rispondente alle norme
tecniche in vigore.

--------------------------------------------------
Per violazione alla 186/68 = nessuna pena

per danni causati in seguito alla la violazione della 186/68 =

processo penale per danni a persone
processo civile per danni a cose o animali
---------------------------------------------------


Mi sembra semplice
Post by Loris_ro
nell'impianto di casa mia ante 1990 fatto da mio padre (ingegnere elettrico)
non esiste norma ne legge però è assolutamente sicuro, ci sono i
differenziali con selettività, magnetotermici che sezionano parti di
impianto, messa a terra che sfiora i 27 Hom (zona ad alta resistività di
terreno) cavi di sezione appropriate e sovrabbondanti,
e fin qui` rientriamo nelle Norme CEI a quanto pare........ che pero`
come premessa asseriscono umilmente che per quanto si possano mettere in
atto i dispositivi in esse contenute, non si puo` avere la "certezza"
della sicurezza.

Quindi Quando asserisci che la tua regola dell'arte e` sicura, ne
converrai con me che e` solo "relativamente sicura"
Post by Loris_ro
però per dire c'è la fase che a volte invecie di essere nera marrone o grigia diventa rossa
(questo perchè a volte si è preferito utilizzare cavi di sezione maggiorata
ma di colore sbagliato piuttosto che non viceversa) coefficienti di
stipamento dei tubi non proprio rispettati (ma tanto ancora oggi chi li
rispetta?).
Guarda che una fase rossa e` perfettamente legale ed e` previsto anche
nelle Norme CEI 64-8, visto che per la fase solo delle preferenze di
colore ma nessun obbligo, come accade invece per il conduttore di
protezione (PE = giallo-verde) od il neutro (celeste - blu chiaro)

Nota: naturalmente questo non significa che un blu scuro possa essere
usato per la fase :-)
Post by Loris_ro
Insomma, quì le norme nonostante si conoscessero sono state abbastanza
ignorate eppure mi sento di dire che l'impianto è sicuro, per l'epoca in cui
è stato realizzato presentava delle soluzioni innovative ed ha mantenuto nel
tempo degli standard di sicurezza che sono invidiati dai possessori di
impianti coetanei.
Senza nulla togliere al valore progettuale e realizzativo di tuo
padre..... ma mi sembra che non ci siano differenze con le norme,
perlomenno per quello che hai scritto :-)

ciao max
Loris_ro
2007-09-06 18:25:05 UTC
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Post by Massimo Marinelli
non se una Legge gli da la sua forza, come la 186/68 cioe` la regola
dell'arte.
Io non dico che la norma CEI non ha forza di legge ma ce l'ha perchè
gliel'ha data una legge non è la norma ad averla di per se.
Post by Massimo Marinelli
E` qui` che fai confusione..... il fatto che la 186 dica che se un
impianto e` realizzato secondo le CEI (norme armonizzate a livello europeo
con quelle degli altri paesi comuinitari) e` a regola d'arte, significa
non si accettano altre regole d'arte di minor valore.
Tralasciando il "di minor valore"

Ti cito TUTTO il testo della legge:

Inizio citazione
LEGGE 1 MARZO 1968, n. 186

Preambolo

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; Il
Presidente della Repubblica: Promulga la seguente legge:

Art. 1. Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le
installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere
realizzati e costruiti a regola d'arte.

Art. 2. I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e
gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del
comitato elettrotecnico italiano si considerano costruiti a regola d'arte.

Fine citrazione

Come mi hanno semre insegnato e spiegato, e come si puà dedurre dalla
lettura della legge da me sopra riportata PER INTERO si legge chiaramente
che gli impianti realizzati seguendo le norme CEI sono da considerarsi a
regola d'arte. NON dice che SOLO gli imianti realizzati in base alla
normativa tecnica CEI sono da considerarsi a regola d'arte.

Il problema caso mai è dimostrare la rispondenza alla regola dell'arte
quando non si sono rispettate le normative CEI.

La giurisprudenza mi sembra in merito si è espressa più volte in tal senso
(ma non ho sottomano esempi di sentenze i'm sorry).

Non mi va cmq di scatenare un flame per questo, per quel che mi riguarda
entrambi possiamo rimanere con le nostre convinzioni per quel che vale.

Ciao.



Lo
Massimo Marinelli
2007-09-07 11:11:47 UTC
Permalink
eh dai..... e` l'unica Legge dello stato che comprende due soli
articoli, la conosciamo tutti...... almeno noi di IHFdT :-))
Post by Loris_ro
Come mi hanno semre insegnato e spiegato, e come si puà dedurre dalla
lettura della legge da me sopra riportata PER INTERO si legge chiaramente
che gli impianti realizzati seguendo le norme CEI sono da considerarsi a
regola d'arte. NON dice che SOLO gli imianti realizzati in base alla
normativa tecnica CEI sono da considerarsi a regola d'arte.
Certo ma di fatto costituiscono il limite inferiore al di sotto del
quale non si puo` scendere....


Non credo che ci sia nessuno giudice (supportato dal suo consulente
tecnico) che accetti qualcosa di meno di cio` che e` facilmente
leggibile nel art.2 della 186/68, di quello cioe` che e` interpretazione
consolidata negli anni :-))
Post by Loris_ro
Il problema caso mai è dimostrare la rispondenza alla regola dell'arte
quando non si sono rispettate le normative CEI.
C'e` una contraddizione in cio` che dici se per la Legge le Norme sono
la regola dell'arte come e` possibile conciliare una violazione
normativa come altra equivalente regola dell'arte?
Post by Loris_ro
La giurisprudenza mi sembra in merito si è espressa più volte in tal senso
(ma non ho sottomano esempi di sentenze i'm sorry).
gia`.... ma si e` espressa nei termini sopra esposti Norme Cei
(armonizzate europee) = regola dell'arte

Il vantaggio inattaccabile di questa soluzione e` che le variazioni
dello stato dell'arte, come ad esempio nuove tecnologie e soluzioni
vengono automaticamente recepite dalla Legge (basta emettere una nuova
Norma), perche` altrimenti se fossero "embedded" nella 186/68 ogni volta
occorrerebbe una nuova Legge dello Stato per modificarne il
contenuto..... come avveniva per il DPR 547/55.
Post by Loris_ro
Non mi va cmq di scatenare un flame per questo, per quel che mi riguarda
entrambi possiamo rimanere con le nostre convinzioni per quel che vale.
nessun flame....... il punto caro amico e` che le tue convinzioni cosi`
fortemente difese, potrebbero indurre qualche frequentatore a prodursi
in impianti e soluzioni che potrebbero poi metterlo nei guai.......
tutto qui`.


ciao max
felix.
2007-09-03 16:52:54 UTC
Permalink
Post by Massimo Marinelli
Post by Loris_ro
Ci son impianti a norma pericolosi e impianti non a norma sicuri, pertanto
non cambierebbe nulla.
Questa e` prorpio carina........ ma forse volevi dire: "ci sono impianti
privi della dichiarazione di conformita` che sono sicuri perche
rispondenti alle norme di sicurezza" ed altri dove nonostante la
presenza dell "dichiarazione" si possono riscontrare evidenti
violazioni normative.
In pratica basta avere la patente per essere un pilota
provetto! :-))
Loris_ro
2007-09-03 17:30:36 UTC
Permalink
Post by felix.
In pratica basta avere la patente per essere un pilota
provetto! :-))
secondo te che genere di impianti può dimensionare un ragazzo che appena
uscito dalle medie viene messo a scanalare posare tubi e tirare fili per tre
anni di fila senza la benchè minima base di legge e normativa tecnica non
che di semplicissime regole di elettrotecnica ed impianti?

eppure allo stato tanto basta per dichiararti in grado di rilasciare
certificazioni di conformità.

un po come se ti dessero la patente perchè sono 3 anni che vai in giro con
una microcar e pertando ormai hai già imparato a guidare bene in barba a
tutte le regole del codice della strada.

ciao.

Lo
felix.
2007-09-03 17:50:40 UTC
Permalink
Post by Loris_ro
Post by felix.
In pratica basta avere la patente per essere un pilota
provetto! :-))
secondo te che genere di impianti può dimensionare un ragazzo che appena
uscito dalle medie viene messo a scanalare posare tubi e tirare fili per tre
anni di fila senza la benchè minima base di legge e normativa tecnica non
che di semplicissime regole di elettrotecnica ed impianti?
Lo ripeto da sempre, da quando hanno eliminato
le scuole professionali che dovrebbero essere obbligatorie anche per
fare il cameriere,
non esiste piu' la professionalita', ciao!
Massimo Marinelli
2007-09-04 17:49:41 UTC
Permalink
Post by felix.
In pratica basta avere la patente per essere un pilota
provetto! :-))
Piu` o meno ragazzaccio!!! :-)

No volevo dire che a norma di legge, c'e` chi guida con patente
regolarmete conseguita, ma rappresenta un pericolo per il prossimo,
perche e` abitualmente sotto l'effetto dell'alcool o di sostanze
psicotrope (droghe varie)

ciao max
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