Discussione:
Conversione cucina da metano a bombola gpl.
(troppo vecchio per rispondere)
Bin
2005-04-07 05:29:18 UTC
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Saluti.
Ho una cucina con forno annesso che funziona a gas metano. So che
dovrebbe esser possibile la conversione a bombola a gpl (di quelle da
15 o 20 kg, per intenderci), ma non so a quale costo. Considerando che
una cucina a gas gpl con forno annesso costa intorno ai 150 euro o
qualcosa in più, mi chiedevo se vale la pena fare questa conversione
oppure no. La cucina mi servirebbe in una casetta di campagna in cui
non è disponibile l'allaccio al metano.
Grazie.
Salicilico
2005-04-07 05:50:23 UTC
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Post by Bin
Saluti.
Ho una cucina con forno annesso che funziona a gas metano. So che
dovrebbe esser possibile la conversione a bombola a gpl (di quelle da
15 o 20 kg, per intenderci), ma non so a quale costo. Considerando che
una cucina a gas gpl con forno annesso costa intorno ai 150 euro o
qualcosa in più, mi chiedevo se vale la pena fare questa conversione
oppure no. La cucina mi servirebbe in una casetta di campagna in cui
non è disponibile l'allaccio al metano.
Una delle differenze che caratterizzano i gas è la loro velocità di
combustione (diversa da gas a gas)
Gli ugelli delle cucine hanno un foro dimensionato tale in modo da provocare
una certa velocità di uscita dal foro per il gas in uso alla normale
condizione di pressione di esercizio (diversa tra metano e gas in bombola).
La velicyà di usxita del gas deve essere superiore alla velocità di
combustione al fine di evitare che la fiamma faccia un percorso inverso
rientrando nella tubazione (rientro di fiamma).
Deto ciò, basta che ti rivolgi in un negozio di accessori e richiedi gli
ugelli ad uso GPL per il modello di cucina che hai, li sostituisci a quelli
attualmente montati ed il gioco è fatto.

ps: quando si acquista una cucina vengono sempre dati sia gli ugelli metano
che quelli GPL, non è che li hai in qualche cassetto?
Giulia
2005-04-07 07:32:46 UTC
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Post by Salicilico
La velicyà di usxita del gas deve essere superiore alla velocità di
combustione al fine di evitare che la fiamma faccia un percorso inverso
rientrando nella tubazione (rientro di fiamma).
Ovviamente non e' questo il motivo perche' bombole e condutture del metano non esplodono,
ma la piu' semplice mancanza di ossigeno nelle condotte del metano e nelle bombole GLP altrimenti basterebbe una cucina fallata per
far esplodere tutta una citta'!!!!

Maria Giulia Milano
Salicilico
2005-04-07 10:24:39 UTC
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Post by Giulia
Ovviamente non e' questo il motivo perche' bombole e condutture del metano non esplodono,
ma la piu' semplice mancanza di ossigeno nelle condotte del metano e nelle
bombole GLP

Questo mi sembra evidente ma pensa quando le condotte, per manutenzione o
lunga assenza sono piene d'aria (ti è mai successo?),
con cosa pensi si misceli il gas prima di arrivare all'ugello?
Massimo Marinelli
2005-04-07 13:47:29 UTC
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Post by Salicilico
Questo mi sembra evidente ma pensa quando le condotte, per manutenzione o
lunga assenza sono piene d'aria (ti è mai successo?),
con cosa pensi si misceli il gas prima di arrivare all'ugello?
questo e` piu` un problema di tariffazione per l'utente, che paga
letteralmente aria * gas, che un deffettivo problema di sicurezza. :-))
la concentrazione del gas rimane comunque cosi` alta che non avviene nulla.

ciao max
BrunoB@
2005-04-07 05:54:59 UTC
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Post by Bin
Saluti.
Ho una cucina con forno
annesso -----------------------------------------------------------------------------------------------------cut------------------------------------------------------
Solitamente basta cambiare i getti che ora sono per il metano con quelli per
il gpl ( il gpl avendo una pressione d'esercizio più bassa ha bisogno di un
" getto" con un foro più grande ) ,devi solo individuarlo,ha la forma di un
dado esagonale in ottone con un piccolo foro al centro,lo sviti,vai da un
ricambista e chiedi una serie uguale per il gpl .Il costo dovrebbe aggirarsi
sui dieci euro +/-.poi dovrai anche dare una regolata all'aria spostando una
specie di sportellino che trovi sotto ogni diffusore ( quel piattellino da
cui esce la fiamma ) finchè il colore della fiamma è azzurro.
Insomma più difficile da spiegare che da farsi,sempre usando prudenza
chiaramente.
Ciao.
Bruno
piero847
2005-04-07 09:02:15 UTC
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Post by BrunoB@
Solitamente basta cambiare i getti che ora sono per il metano con quelli per
il gpl ( il gpl avendo una pressione d'esercizio più bassa ha bisogno di un
" getto" con un foro più grande ) ,
Sfortunatamente è proprio il contrario: ugelli più piccoli per il GPL e più
grandi per il metano. Ciao piero
Salicilico
2005-04-07 10:28:44 UTC
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Post by piero847
Post by BrunoB@
Solitamente basta cambiare i getti che ora sono per il metano con quelli
per
Post by BrunoB@
il gpl ( il gpl avendo una pressione d'esercizio più bassa ha bisogno di
un
Post by BrunoB@
" getto" con un foro più grande ) ,
Sfortunatamente è proprio il contrario: ugelli più piccoli per il GPL e più
grandi per il metano. Ciao piero
Infatti la velocità di combustione del metano è superiore quindi con un foro
più piccolo la velocità di uscita è maggiore
BrunoB@
2005-04-07 10:43:55 UTC
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..............oooooooooops.! errore di sbaglio...........
Ciao.
Bruno
paulhass
2005-04-07 11:18:48 UTC
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Post by Salicilico
Infatti la velocità di combustione del metano è superiore quindi con un foro
più piccolo la velocità di uscita è maggiore
Permetti di correggerti.
La velocità di combustione del gas non c' entra.... un tubo.
Il differente diametro degli ugelli per il metano e GPL è dovuto
essenzialmente al differente potere calorifico dei due gas, ed in
misura più ridotta alla differente pressione di alimentazione, che
è leggermente più elevata per il GPL che non per il metano
(cioè il contrario di quanto afferma "BrunoB@").
Il rapporto tra il potere calorifico dei due gas è di circa 2,5 volte,
cioè 20.400 / 8.100 kCal/mc.
Se in un bruciatore provi a fare il rapporto tra le aree di efflusso
degli ugelli dei due gas troverai lo stesso rapporto.
Mi spiego con un esempio.
Un bruciatore medio di fornello ha una portata termica che si
aggira sui 1,5 kWatt, ed uno grande di circa 4 kWatt.
Con alimentazione a metano, nel primo caso il diametro dell' ugello
è di 0,93 mm, e nel secondo di 1,45mm.
Con alimentazione a GPL, il diametro passa rispettivamente a
0,62 mm e 0,70 mm.
Se provi a calcolare le aree di efflusso, e fare il rapporto tra i due
gas, vedrai che stanno in rapporto 2,3 circa.
Quello che manca per giungere al 2,5 è dovuto alla differente
pressione di alimentazione, che è tipicamente 20 mbar per il metano
e 30 mbar per il GPL.
Cordialità.

Paul
Salicilico
2005-04-07 11:54:43 UTC
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"paulhass" <***@virgilio.it> ha scritto nel messaggio news:sG85e.746970$***@news3.tin.it...
Se mi permetti ti faccio anch'io un esempio:
Fino a qualche anno fa lavoravo su alcune apparecchiature che facevano uso
di un bruciatore acetilene/aria ed il problema nasceva quando si doveva
utilizzare una miscela acetilene/protossido d'azoto per avere una fiamma con
temperatura più alta.
Ciò comportava all'inizio il dover sostituire il bruciatore con altro adatto
avente una velocità di flusso del gas in uscita più elevata per compensare
la maggiore velocità di combustione della miscela acetilene/protossido, pena
l'immediata esplosione del bruciatore non appena si commutava la miscela da
bruciare.
Poi siccome la faccenda era molto poco simpatica, si adottarono circuiti
appositi per evitare il ritorno di fiamma nel bruciatore.
Una delle soluzioni adottata fu quella di, tramite l'utilizzo di
elettrovalvole opportunamente temporizzate, elevare la pressione della
miscela acetilene/aria in uscita affinchè avesse una velocità di flusso
maggiore e solo dopo averlo fatto inserire il protossido.
Una volta ottenuta la fiamma con la nuova miscela si poteva riportare i
flussi alla velocità appropriata alla nuova miscela combustibile/comburente.
Bruno Tabarro
2005-04-07 12:27:45 UTC
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Post by Salicilico
Fino a qualche anno fa lavoravo su alcune apparecchiature che facevano uso
di un bruciatore acetilene/aria ed il problema nasceva quando si doveva
utilizzare una miscela acetilene/protossido d'azoto per avere una fiamma con
temperatura più alta.
Ciò comportava all'inizio il dover sostituire il bruciatore con altro adatto
avente una velocità di flusso del gas in uscita più elevata per compensare
la maggiore velocità di combustione della miscela acetilene/protossido, pena
l'immediata esplosione del bruciatore non appena si commutava la miscela da
bruciare.
Poi siccome la faccenda era molto poco simpatica, si adottarono circuiti
appositi per evitare il ritorno di fiamma nel bruciatore.
Una delle soluzioni adottata fu quella di, tramite l'utilizzo di
elettrovalvole opportunamente temporizzate, elevare la pressione della
miscela acetilene/aria in uscita affinchè avesse una velocità di flusso
maggiore e solo dopo averlo fatto inserire il protossido.
Una volta ottenuta la fiamma con la nuova miscela si poteva riportare i
flussi alla velocità appropriata alla nuova miscela
combustibile/comburente.
E' un esempio estremo con uso di comburente speciale.

Nel caso delle comuni cucine non e' applicabile, inoltre
le velocita' di combustione metano/butano (in aria) si equivalgono.
cordialita'.
paulhass
2005-04-07 13:43:00 UTC
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Post by Bruno Tabarro
Nel caso delle comuni cucine non e' applicabile, inoltre
le velocita' di combustione metano/butano (in aria) si equivalgono.
cordialita'.
Infatti.
Pur non essendo un esperto, credo che "Salicilico" confonda la
velocità di traslazione del fronte di fiamma (cioè la velocità con la quale
la reazione di combustione tende ad estendersi fino a permettere
l' autosostentamento), con il fenomeno di propagazione della
combustione, che può avvenire in regime deflagrante o detonante.
Nella combustione dei comuni bruciatori aria/gas si ha solamente
propagazione per deflagrazione, e mai in regime detonante, come
per esempio si ha a volte nei ritorni di fiamma dei cannelli
ossiacetilenici.
Motivo per il quale deve essere introdotta una valvola di sicurezza
apposita nelle tubazioni di alimentazione.
Cordialità.

Paul
Salicilico
2005-04-07 15:54:44 UTC
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Post by paulhass
il fenomeno di propagazione della
combustione, che può avvenire in regime deflagrante o detonante.
Nella combustione dei comuni bruciatori aria/gas si ha solamente
propagazione per deflagrazione, e mai in regime detonante,
Deflagrazione e detonazione sono termini sovente assimilati ma la differenza
è sostanziale.
I due aspetti sono entrambi legati ad un fenomeno di combustione e quindi
alla reazione chimica che avviene tra un materiale ossidante ed uno
riducente.
La velocità con cui avviene la reazione determina la differenza tra quello
che viene definito deflagrazione e quello invece detonazione.
Viene normalmente utilizzato anche in altri campi e viene misurata come
velocità di combustione misurata in metri al secondo.
Le terminologie sono utilizzate anche in campo militare (pensa dove sta
andando a finire il discorso !!!!!!) per definire ciò che è deflagrante
(miccia a lenta combustione, carica di lancio) e ciò che è detonante (miccia
detonante, carica esplosiva).
La differenza sostanziale tra un deflagrante ed un detonante è la sua
velocità di combustione.
Non mi risulta che la miscela aria/metano sia considerata deflagrante, che
io sappia il limite di esplosività (detonabilità) si ha qualora sia in
concentrazione di metano compresa tra il 5 ed il 15% in volume.
Però su questo ultimo punto non voglio esprimermi oltre e accolgo la tua
affermazione.
paulhass
2005-04-07 17:22:00 UTC
Permalink
Post by Salicilico
Non mi risulta che la miscela aria/metano sia considerata deflagrante
Lo è, lo è...fidati...:-)
Lo dice anche la bibbia degli impianti gas : "Manuale Liquigas".
Copio ed incollo :
" Nei processi di combustione usuale per miscele di aria e gas,
interviene il solo fenomeno di deflagrazione, che a sua volta dipende
dalla natura del gas combustibile e del comburente, dal regime
di flusso (laminare o turbolento), dalla temperatura e dalla pressione.
La deflagrazione è un fenomeno relativamente lento, da pochi centimetri
a qualche metro al secondo, in funzione della qualità del gas - (Fig,15)".
Figura che ovviamente non posso postare, ma che dà la velocità
di propagazione per il GPL e per il metano in funzione del quantitativo
teorico di aria necessaria alla combustione.
Vedo che, per un quantitativo di aria ottimale, la velocità di
deflagrazione è di circa 30 cm/sec. Ancora più bassa per rapporti
aria/gas sia in difetto come in eccesso d' aria.
Cordialità.

Paul
BrunoB@
2005-04-07 16:09:00 UTC
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........Mi ricospargo il capo di cenere per l'errore di cui sopra
Ciao.
Bruno
silv&judi
2005-04-08 09:37:40 UTC
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Post by Bin
Saluti.
Ho una cucina con forno annesso che funziona a gas metano. So che
dovrebbe esser possibile la conversione a bombola a gpl (di quelle da
15 o 20 kg, per intenderci), ma non so a quale costo. Considerando che
una cucina a gas gpl con forno annesso costa intorno ai 150 euro o
qualcosa in più, mi chiedevo se vale la pena fare questa conversione
oppure no. La cucina mi servirebbe in una casetta di campagna in cui
non è disponibile l'allaccio al metano.
Grazie.
Oltre agli ugelli del gas forse dovrai cambiare anche il raccordo tra
piastra della cucina e il tubo di alimentazione del gas.
Il tubo corrugato del metano e quello in plastica azzurra del gpl mi sembra
che richiedano connettori di diametro o filetto diversi.
Vediamo se altri confermano o no.

Silvano

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