Discussione:
Rifacimento impianto elettrico
(troppo vecchio per rispondere)
megaMAX
2010-11-28 20:42:12 UTC
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Salve a tutti,
sempre nell'ottica della ristrutturazione "fai-da-te", sto pensando al
discorso dell'impianto elettrico...

La casa è degli anni '70, usa ancora i fili rigidi ed oltre a rifarli,
necessariamente dovrò aggiungere qualche presa e ad esempio il passaggio
della fibra ottica, quindi dovrò rivoluzionarlo un po'.

Considerato che il pavimento è di un bel marmo che vorrei tenere e
lucidare, tra queste alternative "poco invasive" per rifare l'impianto
elettrico quale mi consigliate, e quali sono per voi vantaggi e
svantaggi? Da un punto di vista di eventuale certificazione o comunque
di sicurezza, sono tutte percorribili? Ovviamente non sono mutualmente
esclusive...

- utilizzo tubi esistenti: è una ovvia base di partenza, ancora da
studiare con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare
giri che non mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16),
potrebbe esserci incompatibilità es. tra fibra ottica e tensione...

- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo è fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Però con pazienza
si può fare tutto immagino...

- battiscopa con passacavo: questa è una soluzione molto efficace ed
esteticamente non terribile... l'ho usata nella vecchia casa, gli
zoccoletti hanno una piccola pancia per far passare i cavi. Poi da lì si
gira per casa, salendo es. quando voglio mettere un frutto o una
cassetta di derivazione. Ma è certificabile? E' sicuro?

- controsoffittatura di servizio: mi hanno dato questo consiglio, che
non so se è geniale o meno. Usare una controsoffittatura nel corridoio,
che è centrale nell'appartamento e serve tutte el camere, per fare una
"dorsale". Anche qua mi chiedo: è sicuro? E' certificabile?

Anche il discorso certificazione è interessante... vale la pena di fare
un impianto certificato, considerando che è una casa piuttosto grande e
quindi definitiva, ovvero probabilmente non la venderò mai? Vale la pena
di chiamare un tecnico che certifichi, o di diventare certificatore? Ci
vuole un esame, un corso? Magari costa meno farsi il corso+esame che
farsi certificare l'impianto... io sono ingegnere con esame di stato, ma
non iscritto all'albo... farlo potrebbe aiutare (es. per altri discorsi
tipo DIA?)?

Grazie a tutti
Max
e-basta!
2010-11-28 21:12:32 UTC
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Post by megaMAX
Salve a tutti,
sempre nell'ottica della ristrutturazione "fai-da-te", sto pensando al discorso
dell'impianto elettrico...
Il contributo alla tua richiesta e' (da parte mia) nullo ma mi hai incuriosito
con l'idea di stendere della fibra ottica in casa.
Se non ti ruba troppo troppo tempo mi (ci) indicheresti l'architettura l'uso ed
i materiali usati per questa infrastruttura?

Che segnali ci dai passare? C'e' un punto di concentrazione? le fibre sono
precablate? Ci sono i frutti adatti? Quali sono i costi?

Grazie
megaMAX
2010-11-28 21:15:47 UTC
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Post by e-basta!
Il contributo alla tua richiesta e' (da parte mia) nullo ma mi hai incuriosito
con l'idea di stendere della fibra ottica in casa.
Se non ti ruba troppo troppo tempo mi (ci) indicheresti l'architettura l'uso ed
i materiali usati per questa infrastruttura?
Che segnali ci dai passare? C'e' un punto di concentrazione? le fibre sono
precablate? Ci sono i frutti adatti? Quali sono i costi?
Ciao,
a Milano Fastweb fornisce da anni la fibra ottica... quindi a seconda di
dove metterai il concentrature (hub) dovrai fornire un percorso per la
fibra ottica che l'installatore userà. Nell'attuale casa uso gli
zoccoletti con passacavo... in quella nuova vorrei usare un tubo dedicato.

Poi per distribuire la rete in giro per la casa, userò i normali cavi di
rete e/o il WiFi...

Max
Giulia
2010-11-28 21:49:45 UTC
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Post by megaMAX
farsi certificare l'impianto... io sono ingegnere con esame di stato, ma
non iscritto all'albo... farlo potrebbe aiutare (es. per altri discorsi
tipo DIA?)?
Che ingegnere ? Nuovo o vecchio ordinamento ?
Da quando hai la casa ?

Se sei l'ingernere giusto (informazione/industriale) potresti farti
tutto l'impianto da solo e poi farti una bella DIRI dicendo che tutto
era gia presente al 30 giugno 2008.

Giulia
megaMAX
2010-11-28 22:13:08 UTC
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Post by Giulia
Che ingegnere ? Nuovo o vecchio ordinamento ?
Da quando hai la casa ?
Se sei l'ingernere giusto (informazione/industriale) potresti farti
tutto l'impianto da solo e poi farti una bella DIRI dicendo che tutto
era gia presente al 30 giugno 2008.
Vecchissimo ordinamento, per intenderci matricola nel 1989... ho fatto i
vari esami di Elettrotecnica, Scienza delle Costruzioni, Macchine, ecc.

Da quello che so non dovrei avere problemi a firmare modifiche
strutturali alla casa... per l'impianto elettrico non lo so.

La casa comunque l'ho appena presa...

Max
gs
2010-11-30 10:41:53 UTC
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Se sei l'ingernere giusto (informazione/industriale) potresti farti tutto
l'impianto da solo e poi farti una bella DIRI dicendo che tutto era gia
presente al 30 giugno 2008.
Data corretta: 27 marzo 2008

Comunque non può autorilasciarsi una DIRI.
Non è iscritto all'Ordine e non ha "anzianità" di almeno 5 anni nel settore.

Art 7 comma 6 DM 37/08
6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente
articolo,
salvo quanto previsto all'articolo 15, non sia stata prodotta o non sia più
reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima
dell'entrata in
vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da
un
professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze
tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque
anni, nel
settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale
responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti, ovvero, per gli
impianti
non ricadenti nel campo di applicazione dell'articolo 5, comma 2, da un
soggetto che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di
un'impresa abilitata di cui all'articolo 3, operante nel settore
impiantistico a cui
si riferisce la dichiarazione.

--
Giorgio
FS42
2010-11-28 22:10:48 UTC
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- utilizzo tubi esistenti: una ovvia base di partenza, ancora da
studiare con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare
giri che non mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16),
potrebbe esserci incompatibilit es. tra fibra ottica e tensione...
La fibra ottica può tranquillamente stare con i conduttori del 230V,
al contrario di cavi telefono, LAN e antenna sia per interferenze ma
soprattutto perchè non hanno isolamento adatto (se li trovi con
isolamento adatto a convivere con il 230V allora è un altro discorso)
- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Per con pazienza
si pu fare tutto immagino...
Tieni conto che i lavori in casa si fanno una volta, lavorarci dopo
qundo è arredata e abitata è un bel problema. Questo per dirti di non
lesinare con le predisposizioni a costo basso come tubi vuoti in più.
- battiscopa con passacavo
Qui è solo questione di estetica, è una soluzione assolutamente sicura
e certificabile, basta rispettare la divisione dei cavi che dicevo
prima (esistono canalette con scomparti separati tra loro)
- controsoffittatura di servizio
Il consiglio è buono, se gli impianti li strutturi a stella nelle
varie stanze andranno solo tratte terminali per cui puoi più o meno
risfruttare le tubazioni esistenti (con le aggiunte del caso)
intercettando le scatole di derivazione della stanza. Il casino di
tubazioni verrebbe concentrato nel corridoio e quindi copertodal
controsoffitto.
Un consiglio mio: controsoffitto non ispezionabile (le botole sono
brutte) e di spessore minimo indispensabile, cassette di derivazione a
parete in alto/basso ma con tubazioni dirette (senza giunte) e
soprattutto tubazioni ben fissate al soffitto con fascette o altro in
modo che quando passi la sonda non si muovano.

Per fare la dichiarazione di conformità bisogna essere iscritti alla
camera di commercio come elettricisti. Un ingegnere del vecchio
ordinamento (o del ramo elettrico se del nuovo) può fare una DIRI,
come dice Claudia, (cioè DIchiarazione di Rispondenza). Sarebbe più
semplice un amico elettricista che ti riguarda il lavoro alla fine e
ti fa la dichiarazione di conformità.
Giulia
2010-11-29 00:34:23 UTC
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Post by FS42
ordinamento (o del ramo elettrico se del nuovo) può fare una DIRI,
come dice Claudia, (cioè DIchiarazione di Rispondenza). Sarebbe più
Che e' Claudia!!!!!!!!!!!!!!!!!!?????????

Giulia
FS42
2010-11-29 07:40:24 UTC
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Post by Giulia
ordinamento (o del ramo elettrico se del nuovo) pu fare una DIRI,
come dice Claudia, (cio DIchiarazione di Rispondenza). Sarebbe pi
Che e' Claudia!!!!!!!!!!!!!!!!!!?????????
Giulia
:-O Ops... non so proprio da dove mi è uscito Claudia... chiedo
umilmente scusa... :-(
Ciao!
Loris_ro
2010-11-29 08:50:10 UTC
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Post by megaMAX
Salve a tutti,
sempre nell'ottica della ristrutturazione "fai-da-te", sto pensando al
discorso dell'impianto elettrico...
ciao, e noi vediamo di aiutarti...
Post by megaMAX
La casa è degli anni '70, usa ancora i fili rigidi ed oltre a rifarli,
necessariamente dovrò aggiungere qualche presa e ad esempio il passaggio
della fibra ottica, quindi dovrò rivoluzionarlo un po'.
ok.
Post by megaMAX
Considerato che il pavimento è di un bel marmo che vorrei tenere e
lucidare, tra queste alternative "poco invasive" per rifare l'impianto
elettrico quale mi consigliate, e quali sono per voi vantaggi e svantaggi?
Da un punto di vista di eventuale certificazione o comunque di sicurezza,
sono tutte percorribili? Ovviamente non sono mutualmente esclusive...
vediamo, sappi cmq che non esiste il linea di principio un metodo vietato,
esistono caso mai delle prescrizioni da adottare a seconda del metodo che
rendono più facilmente percorribile una o l'altra soluzione.
Post by megaMAX
- utilizzo tubi esistenti: è una ovvia base di partenza, ancora da
studiare con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare
giri che non mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16),
potrebbe esserci incompatibilità es. tra fibra ottica e tensione...
i tubi esistenti pososno sempre essere utili, certo che se sono da 16 sono
veramente piccolini, quello è un risparmio meschino negli impianti elettrici
perchè la differenza di prezzo tra un tubo da 16 a 20 o da 20 a 25 è
veramente poca in confronto ai vantaggi sella maggiore sezione disponibile.

io per mio conto uso orami solo dal 20 all'insù a meno di non dover fare
applicazioni speciali dove sono certo che '8 o il 16 vanno bene.
Post by megaMAX
- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo è fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Però con pazienza si
può fare tutto immagino...
le tracce sono il metodo classico che però si rivela molto arduo da
applicare quando non puoi passare dai pavimenti grezzi, magari in una casa
con pareti di mattoni pienio peggio sassi e mattoni, per carità è fattibile
ma eccod iciamo che normalmente un elettricista per lavorare inq ueste
condizioni chiede un sovrappiù nel prezzo.
Post by megaMAX
- battiscopa con passacavo: questa è una soluzione molto efficace ed
esteticamente non terribile... l'ho usata nella vecchia casa, gli
zoccoletti hanno una piccola pancia per far passare i cavi. Poi da lì si
gira per casa, salendo es. quando voglio mettere un frutto o una cassetta
di derivazione. Ma è certificabile? E' sicuro?
le canaline tipo Bocchiotti sono certificabilissime e spesso sono l'unica
alternativa in ambienti protetti dal valore artistico e intoccabili in
termini di lavori edili, occhio che per essere davvero a notma bisognerebeb
usare tutti gli accessori della serie, per fare le curve, gli spigoli, le
giunzioni ecc, non come molti fanno che prendono le canaline, le tagliano a
45° e le avvicinano e amen..

IMHO sono anche gradevoli alla vista a patto che vengano usate tutte le
componenti della serie e non vengano effettuati degli innesti stravagandti
con canaline di altro genere e cose del genere, cmq quello sta al senso
estetico di ciascuno.
Post by megaMAX
- controsoffittatura di servizio: mi hanno dato questo consiglio, che non
so se è geniale o meno. Usare una controsoffittatura nel corridoio, che è
centrale nell'appartamento e serve tutte el camere, per fare una
"dorsale". Anche qua mi chiedo: è sicuro? E' certificabile?
è il metodo che spesso viene usato nelgi uffici ricavati da vecchie
costruzioni, ovvioc he è certificabile, se ti attieni alla norma.

la soluzione non consiste in altro che non iol posare tutti gli impianti in
maniera del tipo "a vista" con componenti "a vista" della serie che più si
preferisce, senza tenere conto dell'effetto estetico, si installano in alto
lungo gli angolo pareti soffitto o anche sul soffitto medesimo, e poi si
nasconde il tutto con un controsoffitto esteticamente gradevole che nasconda
tutto.

se il controsoffitto fosse ispezionabile (coem lo sono quelli costituiti da
pannelli di fibra leggera o polistirolo/polistirene) hai anche il vantaggio
di aggiungere in futuro nuove implementazioni tirando nuovi cavi
togliendone di vecchi ecc.

tipicamente il sistema controsoffitto nel corridoio e canaline a vista nelle
stanze è una combinazione molto usata.
Post by megaMAX
Anche il discorso certificazione è interessante... vale la pena di fare un
impianto certificato, considerando che è una casa piuttosto grande e
quindi definitiva, ovvero probabilmente non la venderò mai?
beh, quersto lo devi valutare tu....

c'è l'aspetto assicurativo, che la casa nel caso dovesse essere assicurata
l'assicurazione in linea di principio generale pretende che le carte degli
impianti siano a norma di legge, poi non so se va a controllare.

anche se la casa fosse riconducibile ad un periodo pre legge 46/90 e tu mi
obiettassi che quelle case vengono comunque assicurate lo stesso, ti
rispondo che la ormai ex legge 46/90 abrogata e sostituita da nuovo dm
n37/07 dicono che i vecchi impianti vanno per legge adeguati alla nuova
legge entro e non oltre un termine che per anni fu prorogato di volta in
volta, ma che al momento non so se è infine scaduto o meno se fosse scaduto
sarebbe automativo che molte case che nonostante fosserto assicurate
avrebbero poi dei problemi di ordine al fatot che non sono ancora a
tutt'oggi adeguate.

anche perchè sarebbe difficile ad una compagnia di assicurazione andare a
dimostrrare che l'impianto lo hai fatto tu e quindi se ha causato incendio
la colpa è solo tua e non qualcun altro (ad esempio il vecchio padrone o una
impresa che ha lavorato senza produrre certificazioni) e poi ancora al
giorno d'oggi è difficile (anche se non inpossibile) che un incendio
domestico sia causato dall'impianto elettrico, tipicamente si tratta di
fughe di gas o incendi in cucina.

ti dirò. a casa dei miei la certificazione non c'è, l'impianto se l'è fatto
mio padre da solo (è ingegnere e possedeva le conoscenze per farlo) e se lo
è tenuto così.

a casa dei miei suoceri non c'è perchè la casa è precedente all'entrata in
vigore della normativa di cui ti parlavo e nessuno ha pesnato ad adeguarcisi
perchè costa, a mala pena sono stati accorti a mettere un salvavita.

nella casa dove vivo ora idem, addirittura non c'è nemmeno il salvavita...
ma dato che non è mia e me ne sto andando se pa possono tenere così.

nella casa che sto comprando ora l'impianto è rifatto nuovo avrà al massimo
una decina d'anni, vedremo se mi forniranno la certificazione che io
chiederò al vecchio proprietario, ma mi hjanno già allertato sul fatot che
potrebbe benissimo essere che non c'è nulla di tutto ciò.
Post by megaMAX
Vale la pena di chiamare un tecnico che certifichi, o di diventare
certificatore?
beh io dovendo farlo lo farei, potendo, non si sa mai, il giorno che ti
trovi in difficiltà se vendi la casa puoi sempre vendere qualcosa che ha le
carte in regola e qi duesto ti puoi fare porte nelle contrattazioni
economiche, se poi non la venderai mai va beh pazienza.

c'è poi anche un altro discorso, oggigiorno per allacciarti una utenza
elettrica potrebbero benissimo chiederti la dichiarazione di conformità,
così come fanno per il gas.

è pur vero che normalmente è possibile aggirare il problema dichiarano con
autocertificazione sostitutiva che l'impianto è preesistente ecc.... ma li
sta la differenza anche tra pratica eseguita su dichiarazione che hai reso
tu su tua responsabilità e pratica eseguita sulla base di documentazione
conforme agli standard normativi.

questo dipende unicamente da te, capire quale delle due strade fa al caso
tuo.
Post by megaMAX
Ci vuole un esame, un corso?
no purtroppo no, non ci vuole nessun esame e nessun corso allo stato attuale
delle cose, dico purtroppo perchè IMHO molti certificatori di impianti
mancano di conoscenze di base di elettrotecnica che li portano a fare degli
impianti improbabili, certificarli e consegnarli al cliente che ignaro li
usa.

sono in generale quelli che di solito lavorano con tariffari tutto sommato
economici, ma non mancano anche quelli che ormai si sono fatti un certo nome
nel circondario e rifiliano le loro opere a prezzi francamente improponibili
in rapporto al prezzo/qualità.
Post by megaMAX
Magari costa meno farsi il corso+esame che farsi certificare l'impianto...
io sono ingegnere con esame di stato, ma non iscritto all'albo... farlo
potrebbe aiutare (es. per altri discorsi tipo DIA?)?
vediamos e ricordo bene la nuova norma cosa dice:
la legge dice che per fare impianti in generale e
elettrici/termici/idraulici ecc... occorre che la ditta che li fa abbia nel
suo orgnaico un "responsabile tecnico" il quale provvede a:

-progettare l'impianto qualora l'impianto in questione rientri nei limiti
tecnici importi dalla normativa, qualora l'impianto superasse questi limiti
tecnici il progettista non sarà più il responsabile tecnico ma un
professionista abilitato all'esercizio della libera professione nell'ambito
delle sue competenze professionali.

-in ogni caso comunque il "responsabile tecnico" poi dovrà anche certificare
che l'impianto è stato eseguito in conformità al progetto e alla normativa
tecnica vigente.

allora per diventare "responsabile tecnico" come si fa?

bene, la legge dice che occorre che il responsabile tecnico possegga
determinati requisiti tecnico/professionali i quali ti devono venire
riconosciuti dalla camera di commercio.

questi requisiti comportano a seconda di quale livello di istruzione hai un
certo quantitativo di anni di lavoro come elettricista alle dipendenze di
una impresa che ha a sua volta all'interno un responsabile tecnico.

per fartela breve se sei laureato in Ingegneria con il vecchio ordinamento
dovresti fare 0 anni di lavoro, si hai letto bene proprio zero, possiedi i
requisiti solo per il fatto di essere laureato.

quindi questo significa che potresti andare alla camera di commercio già
oggi e richiedere che ti vengano riconosciuti i requisiti tecnico
professionali e ciò avverrebbe in maniera automatica ed io se fossi nei tuoi
panni l'avrei già fatto il giorno dopo la laurea.

però a quel punto non ci puoi fare nulla.

perchè per certificare un impianto devi essere il responsabile tecnico di
una ditta impiantistica, ed allo stato attuale ti viene sono riconosciuto il
diritto a poter coprire tale incarico.

a questo punto nulla ti vieterebbe di aprirti una partita iva come
installatore, metterti come responsabile tecnico, farti l'impianto,
certificartelo, chiudere la partita iva e buonanotte.

certo, non ho idea se la cosa possa essere vantaggiosa economicamente
parlando.

potresti anche trovare una specie di "socio" che volesse mettersi per conto
suo a fare impianti ma non ha i requisiti, ti metti d'accordo che lui si
sbatte a cercarsi i lavori, tu gli fai da responsabile tecnico, quando li
trova tu entri in gioco, gli redigi il progettino, vai a controllare che
faccia le cose bene, firmi la certificazione e ti becchi che so 200 euro a
lavoro.

io non so tu che lavoro fai adesso, ma se non sei dipendente pubblico e non
lavori per una ditta alla quale potresti poi potenzialmente fare concorreza
la cosa sarebbe davvero fattibile, e di questi tempi potrebbe rappresentare
una risorsa potenzialmente utile per affrontare problemi che sono
sicuramente da scongiurare ma non si sa mai.

io anni fa avrei dato non so cosa per trovare qualcuno con cui poter fare un
accordo simile.

Ma se il tuo interesse è solo quello di farti l'impianto di casa credo che
faresti prima a metterti d'accordo con un elettricista con il quale ti
accordi in questa maniera;

io lavoro e tu certifichi e mi fornisci il materiale, mi fai pagare solo la
certificazione ed il materiale, la manodopera la metto io.

io accetterei.
Post by megaMAX
Grazie a tutti
prego.

P.S.
occhio a far passare dati/fonia e elettricità tutte insieme, da un punto di
vista della sicurezza elettrica si può fare se garantisci gli isolamenti, ed
è certificabile, ma dal punto di vista della normativa dati potrebbero
risultare alcune violazioni.
Post by megaMAX
Max
Lo
Albe V°
2010-11-29 09:37:03 UTC
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- utilizzo tubi esistenti: è una ovvia base di partenza, ancora da studiare
con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare giri che non
mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16), potrebbe esserci
incompatibilità es. tra fibra ottica e tensione...
Anche io ho voluto salvaguardare il pavimento antico.
La limitazione principale è stata nel diametro dei vecchi tubi.
Ho risolto quasi tutte le problematiche utilizzando il bus, che
consente di distribuire i relè e cablare tratti più brevi, senza
necessariamente avere continuità galvanica fra comando e attuatore.
Sempre il bus, inoltre, ha consentito di non dover creare percorsi
nuovi, tanto se A deve pilotare B, puoi arrivare ai due punti anche da
percorsi completamente diversi, e siccome i punti luce sostanzialmente
sono gli stessi e i pulsanti sostanzialmente restano vicino alle porte,
ho dovuto giusto creare qualche scatola per le prese in più.
- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo è fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Però con pazienza si
può fare tutto immagino...
Le tracce in orizzontale sono sempre brutte bestie, magari puoi
considerare l'idea di un controsoffitto, anche di pochi centimetri, per
farci correre dentro i corrugati.
- battiscopa con passacavo: questa è una soluzione molto efficace ed
esteticamente non terribile... l'ho usata nella vecchia casa, gli zoccoletti
hanno una piccola pancia per far passare i cavi. Poi da lì si gira per casa,
salendo es. quando voglio mettere un frutto o una cassetta di derivazione. Ma
è certificabile? E' sicuro?
Io li ho in ufficio, per funzionare funziona, sei solo un po' limitato
come scelta estetica.
- controsoffittatura di servizio: mi hanno dato questo consiglio, che non so
se è geniale o meno. Usare una controsoffittatura nel corridoio, che è
centrale nell'appartamento e serve tutte el camere, per fare una "dorsale".
Anche qua mi chiedo: è sicuro? E' certificabile?
Certo che è sicuro e certificabile, ci mancherebbe.
Un amico ha fatto un controsoffitto 'tecnico' nel corridoio, ci passa
dentro tutto, dalla scossa ai dati al condizionatore al riscaldamento
all'idraulica, basta tenere le cose ben sezionate con opportune
canaline...
Anche il discorso certificazione è interessante... vale la pena di fare un
impianto certificato, considerando che è una casa piuttosto grande e quindi
definitiva, ovvero probabilmente non la venderò mai? Vale la pena di chiamare
un tecnico che certifichi, o di diventare certificatore? Ci vuole un esame,
un corso? Magari costa meno farsi il corso+esame che farsi certificare
l'impianto... io sono ingegnere con esame di stato, ma non iscritto
all'albo... farlo potrebbe aiutare (es. per altri discorsi tipo DIA?)?
Non stai affrontando un lavoro da 100Euro, secondo me un buon progetto
(che ti genera un buon capitolato) te lo recuperi già in fase di
trattativa iniziale col fornitore. Consiglio mio: fatti fare un
progetto, a questo punto chi ti fa l'impianto è tenuto a rispettarlo e
alla fine a rilasciarti la "conformità al progetto", che è appunto la
'certificazione' dell'impianto.

Alberto
megaMAX
2010-11-29 10:12:38 UTC
Permalink
Post by megaMAX
Salve a tutti,
Grazie mille a tutti... siete preziosissimi come sempre!!

Max
gs
2010-11-30 11:06:40 UTC
Permalink
Post by megaMAX
Salve a tutti,
sempre nell'ottica della ristrutturazione "fai-da-te", sto pensando al
discorso dell'impianto elettrico...
La casa è degli anni '70, usa ancora i fili rigidi ed oltre a rifarli,
necessariamente dovrò aggiungere qualche presa e ad esempio il passaggio
della fibra ottica, quindi dovrò rivoluzionarlo un po'.
Considerato che il pavimento è di un bel marmo che vorrei tenere e
lucidare, tra queste alternative "poco invasive" per rifare l'impianto
elettrico quale mi consigliate, e quali sono per voi vantaggi e svantaggi?
Da un punto di vista di eventuale certificazione o comunque di sicurezza,
sono tutte percorribili? Ovviamente non sono mutualmente esclusive...
- utilizzo tubi esistenti: è una ovvia base di partenza, ancora da
studiare con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare
giri che non mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16),
potrebbe esserci incompatibilità es. tra fibra ottica e tensione...
La fibra ottica può essere posata assieme ai conduttori alimentazione senza
problemi (non è conduttiva....)
Il problema è, che se la casa è vecchia, difficilmente riuscirai a
rispettare i raggi di curvatura della fibra.Oltre al fatto "se ci passa" . I
tubi esistenti quasi sempre si riescono a recuperare ma... ci si scorda
spazio in più e il ripetto dei diametri minimi secondo le indicazioni
normative. Si passano fili "finchè c'è posto...
Post by megaMAX
- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo è fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Però con pazienza si
può fare tutto immagino...
- battiscopa con passacavo: questa è una soluzione molto efficace ed
esteticamente non terribile... l'ho usata nella vecchia casa, gli
zoccoletti hanno una piccola pancia per far passare i cavi. Poi da lì si
gira per casa, salendo es. quando voglio mettere un frutto o una cassetta
di derivazione. Ma è certificabile? E' sicuro?
Tutto lo è.... Basta fare le cose come vanno fatte. Dietro i battiscopa
vanno messi cavi con guaina. Non conduttori singoli.
Post by megaMAX
- controsoffittatura di servizio: mi hanno dato questo consiglio, che non
so se è geniale o meno. Usare una controsoffittatura nel corridoio, che è
centrale nell'appartamento e serve tutte el camere, per fare una
"dorsale". Anche qua mi chiedo: è sicuro?
Si. Ottima. Basta farla con un po' di testa.
Usando tubi corrugati vanno fissati molto bene all'intelaiatura. Fascette
ogni 20/30 cm altrimenti poi non si passa più. Se possibile si schiuma con
poliuretano.
Se non si possono creare ispezioni, si mettono le scatole di derivazione a
parete poco sotto la quota controsoffitto.
Ovviamente i fili si passano prima di chiudere...

Di solito così le tracce da fare a parete si riducono al minimo. Avendo il
plus di poter anche eseguire impianti speciali. Antifurto (si è già alla
quota giusta per i rivelatori, per entrare nei cassonetti delle tapparelle,
negli stipiti delle porte, uscire alla sirena), home theatre, o creare punti
luce in posizioni non previste.
Post by megaMAX
E' certificabile?
Perchè no? basta usare tubi+cordina N07VK oppure, se cavi in posa libera sul
controsoffitto, cavi multipolari con guaina
Post by megaMAX
Anche il discorso certificazione è interessante... vale la pena di fare un
impianto certificato, considerando che è una casa piuttosto grande e
quindi definitiva, ovvero probabilmente non la venderò mai?
Domanda un po' strana... la "certificazione" (che tale non è), non è un
optional. A tutela tua e degli altri (se sei in un condominio un'eventuale
guasto sul tuo impianto può ridurre la sicurezza degli impianti degli altri
appartamenti, portando in tensione il conduttore di terra)
Post by megaMAX
Vale la pena di chiamare un tecnico che certifichi, o di diventare
certificatore? Ci vuole un esame, un corso? Magari costa meno farsi il
corso+esame che farsi certificare l'impianto... io sono ingegnere con esame
di stato, ma non iscritto all'albo... farlo potrebbe aiutare (es. per altri
discorsi tipo DIA?)?
Probabilmente hai un concetto sbagliato di "certificazione". Leggiti il DM
37/08.
Il sunto è che gli impianti (elettrici, idraulici, termici, condizionamento,
antifurto, ecc), li possono realizzare solo ditte (quindi soggetti con
partita IVA iscritti alla Camera di Commercio), abilitati per lo specifico
settore (vengono assegnate dalla CCIAA delle "lettere" in base alle quali
ogni ditta è abilitata -in funzione delle competenze del responsabile
tecnico- ad eseguire certi tipi di lavori).
Al termine dell'esecuzione è obbligo rilasciare al cliente la dichiarazione
di conformità dopo aver eseguito le prove previste. Per impianti oltre una
certa potenza/con certe caratteristiche, occorre anche un progetto redatto
da un professionista iscritto.
Non esiste una figura che possa fornire una certificazione "a posteriori"
(tranne la dichiarazione di rispondenza per gli impianti già esistenti al
27.03.2008)

--
Giorgio

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