Post by megaMAXSalve a tutti,
sempre nell'ottica della ristrutturazione "fai-da-te", sto pensando al
discorso dell'impianto elettrico...
ciao, e noi vediamo di aiutarti...
Post by megaMAXLa casa è degli anni '70, usa ancora i fili rigidi ed oltre a rifarli,
necessariamente dovrò aggiungere qualche presa e ad esempio il passaggio
della fibra ottica, quindi dovrò rivoluzionarlo un po'.
ok.
Post by megaMAXConsiderato che il pavimento è di un bel marmo che vorrei tenere e
lucidare, tra queste alternative "poco invasive" per rifare l'impianto
elettrico quale mi consigliate, e quali sono per voi vantaggi e svantaggi?
Da un punto di vista di eventuale certificazione o comunque di sicurezza,
sono tutte percorribili? Ovviamente non sono mutualmente esclusive...
vediamo, sappi cmq che non esiste il linea di principio un metodo vietato,
esistono caso mai delle prescrizioni da adottare a seconda del metodo che
rendono più facilmente percorribile una o l'altra soluzione.
Post by megaMAX- utilizzo tubi esistenti: è una ovvia base di partenza, ancora da
studiare con la mola per vedere i giri che fa... ovviamente possono fare
giri che non mi vanno bene, potrebbero essere piccoli (sono del 16),
potrebbe esserci incompatibilità es. tra fibra ottica e tensione...
i tubi esistenti pososno sempre essere utili, certo che se sono da 16 sono
veramente piccolini, quello è un risparmio meschino negli impianti elettrici
perchè la differenza di prezzo tra un tubo da 16 a 20 o da 20 a 25 è
veramente poca in confronto ai vantaggi sella maggiore sezione disponibile.
io per mio conto uso orami solo dal 20 all'insù a meno di non dover fare
applicazioni speciali dove sono certo che '8 o il 16 vanno bene.
Post by megaMAX- trace nelle pareti e/o nel soffitto: questo è fattibile ma a volte
macchinoso... soprattutto intorno a porte e finestre! Però con pazienza si
può fare tutto immagino...
le tracce sono il metodo classico che però si rivela molto arduo da
applicare quando non puoi passare dai pavimenti grezzi, magari in una casa
con pareti di mattoni pienio peggio sassi e mattoni, per carità è fattibile
ma eccod iciamo che normalmente un elettricista per lavorare inq ueste
condizioni chiede un sovrappiù nel prezzo.
Post by megaMAX- battiscopa con passacavo: questa è una soluzione molto efficace ed
esteticamente non terribile... l'ho usata nella vecchia casa, gli
zoccoletti hanno una piccola pancia per far passare i cavi. Poi da lì si
gira per casa, salendo es. quando voglio mettere un frutto o una cassetta
di derivazione. Ma è certificabile? E' sicuro?
le canaline tipo Bocchiotti sono certificabilissime e spesso sono l'unica
alternativa in ambienti protetti dal valore artistico e intoccabili in
termini di lavori edili, occhio che per essere davvero a notma bisognerebeb
usare tutti gli accessori della serie, per fare le curve, gli spigoli, le
giunzioni ecc, non come molti fanno che prendono le canaline, le tagliano a
45° e le avvicinano e amen..
IMHO sono anche gradevoli alla vista a patto che vengano usate tutte le
componenti della serie e non vengano effettuati degli innesti stravagandti
con canaline di altro genere e cose del genere, cmq quello sta al senso
estetico di ciascuno.
Post by megaMAX- controsoffittatura di servizio: mi hanno dato questo consiglio, che non
so se è geniale o meno. Usare una controsoffittatura nel corridoio, che è
centrale nell'appartamento e serve tutte el camere, per fare una
"dorsale". Anche qua mi chiedo: è sicuro? E' certificabile?
è il metodo che spesso viene usato nelgi uffici ricavati da vecchie
costruzioni, ovvioc he è certificabile, se ti attieni alla norma.
la soluzione non consiste in altro che non iol posare tutti gli impianti in
maniera del tipo "a vista" con componenti "a vista" della serie che più si
preferisce, senza tenere conto dell'effetto estetico, si installano in alto
lungo gli angolo pareti soffitto o anche sul soffitto medesimo, e poi si
nasconde il tutto con un controsoffitto esteticamente gradevole che nasconda
tutto.
se il controsoffitto fosse ispezionabile (coem lo sono quelli costituiti da
pannelli di fibra leggera o polistirolo/polistirene) hai anche il vantaggio
di aggiungere in futuro nuove implementazioni tirando nuovi cavi
togliendone di vecchi ecc.
tipicamente il sistema controsoffitto nel corridoio e canaline a vista nelle
stanze è una combinazione molto usata.
Post by megaMAXAnche il discorso certificazione è interessante... vale la pena di fare un
impianto certificato, considerando che è una casa piuttosto grande e
quindi definitiva, ovvero probabilmente non la venderò mai?
beh, quersto lo devi valutare tu....
c'è l'aspetto assicurativo, che la casa nel caso dovesse essere assicurata
l'assicurazione in linea di principio generale pretende che le carte degli
impianti siano a norma di legge, poi non so se va a controllare.
anche se la casa fosse riconducibile ad un periodo pre legge 46/90 e tu mi
obiettassi che quelle case vengono comunque assicurate lo stesso, ti
rispondo che la ormai ex legge 46/90 abrogata e sostituita da nuovo dm
n37/07 dicono che i vecchi impianti vanno per legge adeguati alla nuova
legge entro e non oltre un termine che per anni fu prorogato di volta in
volta, ma che al momento non so se è infine scaduto o meno se fosse scaduto
sarebbe automativo che molte case che nonostante fosserto assicurate
avrebbero poi dei problemi di ordine al fatot che non sono ancora a
tutt'oggi adeguate.
anche perchè sarebbe difficile ad una compagnia di assicurazione andare a
dimostrrare che l'impianto lo hai fatto tu e quindi se ha causato incendio
la colpa è solo tua e non qualcun altro (ad esempio il vecchio padrone o una
impresa che ha lavorato senza produrre certificazioni) e poi ancora al
giorno d'oggi è difficile (anche se non inpossibile) che un incendio
domestico sia causato dall'impianto elettrico, tipicamente si tratta di
fughe di gas o incendi in cucina.
ti dirò. a casa dei miei la certificazione non c'è, l'impianto se l'è fatto
mio padre da solo (è ingegnere e possedeva le conoscenze per farlo) e se lo
è tenuto così.
a casa dei miei suoceri non c'è perchè la casa è precedente all'entrata in
vigore della normativa di cui ti parlavo e nessuno ha pesnato ad adeguarcisi
perchè costa, a mala pena sono stati accorti a mettere un salvavita.
nella casa dove vivo ora idem, addirittura non c'è nemmeno il salvavita...
ma dato che non è mia e me ne sto andando se pa possono tenere così.
nella casa che sto comprando ora l'impianto è rifatto nuovo avrà al massimo
una decina d'anni, vedremo se mi forniranno la certificazione che io
chiederò al vecchio proprietario, ma mi hjanno già allertato sul fatot che
potrebbe benissimo essere che non c'è nulla di tutto ciò.
Post by megaMAXVale la pena di chiamare un tecnico che certifichi, o di diventare
certificatore?
beh io dovendo farlo lo farei, potendo, non si sa mai, il giorno che ti
trovi in difficiltà se vendi la casa puoi sempre vendere qualcosa che ha le
carte in regola e qi duesto ti puoi fare porte nelle contrattazioni
economiche, se poi non la venderai mai va beh pazienza.
c'è poi anche un altro discorso, oggigiorno per allacciarti una utenza
elettrica potrebbero benissimo chiederti la dichiarazione di conformità,
così come fanno per il gas.
è pur vero che normalmente è possibile aggirare il problema dichiarano con
autocertificazione sostitutiva che l'impianto è preesistente ecc.... ma li
sta la differenza anche tra pratica eseguita su dichiarazione che hai reso
tu su tua responsabilità e pratica eseguita sulla base di documentazione
conforme agli standard normativi.
questo dipende unicamente da te, capire quale delle due strade fa al caso
tuo.
Post by megaMAXCi vuole un esame, un corso?
no purtroppo no, non ci vuole nessun esame e nessun corso allo stato attuale
delle cose, dico purtroppo perchè IMHO molti certificatori di impianti
mancano di conoscenze di base di elettrotecnica che li portano a fare degli
impianti improbabili, certificarli e consegnarli al cliente che ignaro li
usa.
sono in generale quelli che di solito lavorano con tariffari tutto sommato
economici, ma non mancano anche quelli che ormai si sono fatti un certo nome
nel circondario e rifiliano le loro opere a prezzi francamente improponibili
in rapporto al prezzo/qualità.
Post by megaMAXMagari costa meno farsi il corso+esame che farsi certificare l'impianto...
io sono ingegnere con esame di stato, ma non iscritto all'albo... farlo
potrebbe aiutare (es. per altri discorsi tipo DIA?)?
vediamos e ricordo bene la nuova norma cosa dice:
la legge dice che per fare impianti in generale e
elettrici/termici/idraulici ecc... occorre che la ditta che li fa abbia nel
suo orgnaico un "responsabile tecnico" il quale provvede a:
-progettare l'impianto qualora l'impianto in questione rientri nei limiti
tecnici importi dalla normativa, qualora l'impianto superasse questi limiti
tecnici il progettista non sarà più il responsabile tecnico ma un
professionista abilitato all'esercizio della libera professione nell'ambito
delle sue competenze professionali.
-in ogni caso comunque il "responsabile tecnico" poi dovrà anche certificare
che l'impianto è stato eseguito in conformità al progetto e alla normativa
tecnica vigente.
allora per diventare "responsabile tecnico" come si fa?
bene, la legge dice che occorre che il responsabile tecnico possegga
determinati requisiti tecnico/professionali i quali ti devono venire
riconosciuti dalla camera di commercio.
questi requisiti comportano a seconda di quale livello di istruzione hai un
certo quantitativo di anni di lavoro come elettricista alle dipendenze di
una impresa che ha a sua volta all'interno un responsabile tecnico.
per fartela breve se sei laureato in Ingegneria con il vecchio ordinamento
dovresti fare 0 anni di lavoro, si hai letto bene proprio zero, possiedi i
requisiti solo per il fatto di essere laureato.
quindi questo significa che potresti andare alla camera di commercio già
oggi e richiedere che ti vengano riconosciuti i requisiti tecnico
professionali e ciò avverrebbe in maniera automatica ed io se fossi nei tuoi
panni l'avrei già fatto il giorno dopo la laurea.
però a quel punto non ci puoi fare nulla.
perchè per certificare un impianto devi essere il responsabile tecnico di
una ditta impiantistica, ed allo stato attuale ti viene sono riconosciuto il
diritto a poter coprire tale incarico.
a questo punto nulla ti vieterebbe di aprirti una partita iva come
installatore, metterti come responsabile tecnico, farti l'impianto,
certificartelo, chiudere la partita iva e buonanotte.
certo, non ho idea se la cosa possa essere vantaggiosa economicamente
parlando.
potresti anche trovare una specie di "socio" che volesse mettersi per conto
suo a fare impianti ma non ha i requisiti, ti metti d'accordo che lui si
sbatte a cercarsi i lavori, tu gli fai da responsabile tecnico, quando li
trova tu entri in gioco, gli redigi il progettino, vai a controllare che
faccia le cose bene, firmi la certificazione e ti becchi che so 200 euro a
lavoro.
io non so tu che lavoro fai adesso, ma se non sei dipendente pubblico e non
lavori per una ditta alla quale potresti poi potenzialmente fare concorreza
la cosa sarebbe davvero fattibile, e di questi tempi potrebbe rappresentare
una risorsa potenzialmente utile per affrontare problemi che sono
sicuramente da scongiurare ma non si sa mai.
io anni fa avrei dato non so cosa per trovare qualcuno con cui poter fare un
accordo simile.
Ma se il tuo interesse è solo quello di farti l'impianto di casa credo che
faresti prima a metterti d'accordo con un elettricista con il quale ti
accordi in questa maniera;
io lavoro e tu certifichi e mi fornisci il materiale, mi fai pagare solo la
certificazione ed il materiale, la manodopera la metto io.
io accetterei.
prego.
P.S.
occhio a far passare dati/fonia e elettricità tutte insieme, da un punto di
vista della sicurezza elettrica si può fare se garantisci gli isolamenti, ed
è certificabile, ma dal punto di vista della normativa dati potrebbero
risultare alcune violazioni.
Lo