Discussione:
tagliare/forare davanzale travertino
(troppo vecchio per rispondere)
d***@gmail.com
2013-10-03 10:05:14 UTC
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Salve,

avrei bisogno di un consiglio: devo tagliare un davanzale già posato di travertino. sto per cambiare le finestre e da buona casa colabrodo italiana la mia ha i davanzali passanti che mi costituiscono un bel ponte termico.

Ho chiesto in giro e nessun professionista è disposto a tagliare questo benedetto davanzale.

Secondo voi è un lavoro che posso fare in autonomia? che strumenti dovrei usare?

grazie per le vostre risposte.
Bernardo Rossi
2013-10-03 10:12:56 UTC
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Post by d***@gmail.com
Secondo voi è un lavoro che posso fare in autonomia? che strumenti dovrei usare?
Di solito si usa questo con disco diamantato
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Pero' non vedendo la situazione precisa, e' difficile dare consigli.
--
Byebye from Verona, Italy

Bernardo Rossi ***@tin.it
d***@gmail.com
2013-10-03 10:31:07 UTC
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Post by Bernardo Rossi
Post by d***@gmail.com
Secondo voi è un lavoro che posso fare in autonomia? che strumenti dovrei usare?
Di solito si usa questo con disco diamantato
http://4.bp.blogspot.com/-S9_b5r3EX-8/TlJWFx-22SI/AAAAAAAAAi0/ngbotCWkUPM/s400/15.jpg
Pero' non vedendo la situazione precisa, e' difficile dare consigli.
--
Byebye from Verona, Italy
Bernardo Rossi
La situazione è questa:
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davanzale passante in travertino 2 cm di spessore che entra in casa per circa 2 cm.

sto valutando se è meglio tagliare il ponte termico alias davanzale in corrispondenza del telaio della attuale finestra in legno, se è meglio rivestirla dall'interno o entrambe le cose.
doc
2013-10-03 13:40:34 UTC
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In ordine...

Se vuoi tagliare il davanzale allora prima verifica o fai verificare, insomma chiedi a qualcuno, se quello che poi rimane reggerà nel tempo o si spaccherà. Sembra una stupidata, ma vedersi il davanzale rotto è fastidioso.

La cosa migliore è eliminare il ponte termico ovviamente e quindi se taglia per lungo il davanzale, diciamo sotto al telaio, dovresti come minimo fare un taglio largo un centimetro. Poi si pone il problema del fissaggio del nuovo telaio: chiedi al serramentista se ha problemi con le viti che non andranno in presa sul travertino. Ammesso e non concesso ch metta viti anche lungo quel lato...
Se invece di un isolante tipo schiuma o qualcosa di plastico in genere opti per una cosa rigida, chessò una cementata e via, allora non si dovrebbe orre il problema. Sottolineo DOVREBBE: avresi a contatto delle superfici, vedi come si dovrebbe comportare il calore o la condensa, eventuale.

Se invece lo tagli per lungo ed elimini la parte interna per sostituirla con un balconcino in legno o altro materiale sarebbe meglio, ma esteticamente a me non piace vedere le superfici divrse da una parte e dall'altra delle finestre.

Se opti per ricoprire la parte interna allora avresti l'inconveniente di avere delle quote diverse tra esterno ed interno: nulla di trascendentale. Io l'ho fatto e il lavoro non è male, quasi non si nota. Il mio vantaggio è stato che al di fuori non ho il davanzale.

La penultima cosa: ma sei sicuro che sotto al telaio il davanzale non sia già tagliato?

Per finire: si può fare tranquillamente da soli, basta far la linea dritta e procedere con la calma nel taglio, senza correre. Il disco è quello indicato, per la macchina dipende: è solo una questione di tempo. Io ho tagliato della graniglia (sono quei sassolini di granito che poi vengono levigati piani). Ci ho messo un bel po' di tempo, ma usavo il flessibile piccolino e cinesissimo. Però il disco era un bosch...
d***@gmail.com
2013-10-03 13:41:45 UTC
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La situazione è la seguente: davanzale passante in porfido che entra in casa 2 cm e mi crea un bel ponte termico.
El_Ciula
2013-10-03 14:15:59 UTC
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Post by d***@gmail.com
La situazione è la seguente: davanzale passante in porfido che entra
in casa 2 cm e mi crea un bel ponte termico.
Quante SEGHE, 10 anni fa nemmeno sapevate cosa significasse questa parola.

Finiti gli incentivi, passerà pure sta moda da Culattoni!
Cordy
2013-10-03 14:32:37 UTC
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Post by El_Ciula
Post by d***@gmail.com
La situazione è la seguente: davanzale passante in porfido che entra
in casa 2 cm e mi crea un bel ponte termico.
Quante SEGHE, 10 anni fa nemmeno sapevate cosa significasse questa parola.
Finiti gli incentivi, passerà pure sta moda da Culattoni!
Dici? Io nella casa in cui abitavo prima, costruita nel 1950 (in piena
ricostruzione post-bellica, al risparmio!) avevo già i due davanzali
esterno ed interno in pezzi diversi e separati da un po' d'aria, diciamo
alcuni mm. Non si vedono, perché sono sotto il telaio in legno della
finestra (ovviamente), ma ci sono. E fungono da interruzione proprio per
evitare il ponte termico. Quindi, magari oggi a certi dettagli si presta
un'attenzione molto maggiore, con accorgimenti più furbi, ma non è che
la "moda" sia nata 10 anni fa.
Diciamo che negli anni '60 e '70 a volte si costruiva con l'idea
(sbagliata) di una crescita infinita. Bastò la crisi petrolifera del '72
per ridimensionarci... :(
--
Ciao!

Stefano
doc
2013-10-04 09:21:12 UTC
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Il problema dei ponti termici è vecchio come il cucco, caro mio.
Non si conoscevano le cause specifiche o precise dell'umidità, degli angoli freddi, delle muffe.
Il muratore o imbianchino di turno proponeva le solite soluzioni: incolla una lastra di cartongesso, di gesso, isola con questa pittura, sposta i mobili, cambia l'aria spesso, fai un circolo d'aria.
Il problema c'era, non si conosceva il nome e le soluzioni non mancavano.

Ora che la cultura ha allargato un pochetto le sue basi è possibile dare un nome a questo fenomeno.

Era il '98, ed io ero piccolino, quando nella mia stanza venne incollato del cartongesso alla parete nord, al soffitto e alla parete ovest.
Ma avuto più muffa e soprattutto guadagnato quei gradi che fanno star meglio.
Il geometra (e non il mega scienziato di turno) diplomato negli anni 80, penso '82, che suggeriva i lavori mi porlò già di ponte termico e sommariamente mi spiego il funzionamento.
Le lastre furono semplicemente incollate a punti e non fatta una controparete sia per motivi di spazio che permancanza di calcoli specifici sulle superfici (non fu calcolata la trasmittanza e il suo variare).

Fatto sta che il problema è stato risolto!

Le soglie delle finestre, casa anno '55, non sono continue ma tagliate sotto l'infisso. E allora non si chiamava certo ponte termico, ma semplicemente altrimenti faceva condensa e rimaneva sempre freddo.
Dopo gli hanno dato un nome.

Non sono seghe mentali, è buon senso. Anche se spesso il buon senso sbaglia.

Tu e qualcun altro insistete a rompere le scatole sull'inutilità dei cappotti, dei ponti termici ed affini. Secondo me siete solo dei beceri invidiosi.

Tutte le persone che hanno eseguito cappottature, sostituzione degli infissi, installazione di doppie finestre o addirittura di parziali controparetature, come nel mio caso per internderci, sono soddisfatte.
Non ne ho sentito uno che sia disposto a tornare indietro.
L'unica critica è stata relativa alle spese per il riscaldamento, ma si tratta di ignoranza, se non stupidità: "Prima spendevo 1000 euro (cifra a caso) per il riscaldamento, ora ne spendo 800. Non ne valeva la pena"
Però poi, magicamente, cambiano idea.
Per magia? Ma certo che no!
Semplicemente si dimenticano che prima avevano 16 gradi in casa metre adesso ne hanno 22. Ma non hanno equilibrato l'impianto e quindi la caldaia va da sola.

Difficile discutere con gli sciocchi
Cordy
2013-10-04 09:35:14 UTC
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Post by doc
Tu e qualcun altro insistete a rompere le scatole sull'inutilità dei cappotti, dei ponti termici ed affini. Secondo me siete solo dei beceri invidiosi.
Frena! NON HO MAI SOSTENUTO NULLA DI SIMILE. Ho sempre argomentato un
concetto diverso, MOLTO diverso. Questo: a priori, da dietro un monitor,
non mi sembra sensato sostenere che sempre ed ovunque ha senso
installare un cappotto. Occorre affidarsi ad un BRAVO tecnico
specialista, che faccia le opportune diagnosi ed esami e proponga una
soluzione, completa di calcoli che DIMOSTRINO quanto si risparmia, per
poter calcolare in quanti anni si rientra dall'investimento.

Parrà strano, ma i cappotti non sono eterni.
Post by doc
Tutte le persone che hanno eseguito cappottature, sostituzione degli infissi, installazione di doppie finestre o addirittura di parziali controparetature, come nel mio caso per internderci, sono soddisfatte.
Non ne ho sentito uno che sia disposto a tornare indietro.
Beh, aspettiamo ancora una ventina d'anni?
Post by doc
L'unica critica è stata relativa alle spese per il riscaldamento, ma si tratta di ignoranza, se non stupidità: "Prima spendevo 1000 euro (cifra a caso) per il riscaldamento, ora ne spendo 800. Non ne valeva la pena"
E' un'affermazione senza senso. Ho sempre scritto che bisognerebbe avere
una casa con cappotto ed una senza, identiche, nello stesso posto, con
lo stesso orientamento (e che non si rubino il vento), per confrontare i
consumi. Cosa evidentemente impossibile...
Il 20% di risparmio può semplicemente essere l'effetto di un inverno
clemente...
Post by doc
Però poi, magicamente, cambiano idea.
Per magia? Ma certo che no!
Semplicemente si dimenticano che prima avevano 16 gradi in casa metre adesso ne hanno 22. Ma non hanno equilibrato l'impianto e quindi la caldaia va da sola.
Difficile discutere con gli sciocchi
Su questo sono d'accordo. Mi fermo qui. M'interessava chiarire il mio
pensiero, che è stato evidentemente travisato.
--
Ciao!

Stefano
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