Discussione:
autocostruirsi saldatrice a induzione
(troppo vecchio per rispondere)
carolco
2011-11-13 19:19:56 UTC
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mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco

posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
..Ghigo..
2011-11-13 19:44:18 UTC
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Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un
spira per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
Da ignorante qual sono, mi sembra 1 Minkiata.... MONDIALE....... !!!


Ora attendiamo gli esperti che (probabilmente) ti sfanculeranno -causa
cognita- !!!
--
Non esiste uomo il cui tempo sia tanto prezioso da non potersi fermare un
attimo a raddrizzare un chiodo ancora buono
carolco
2011-11-13 19:50:40 UTC
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Post by ..Ghigo..
Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un
spira per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
Da ignorante qual sono, mi sembra 1 Minkiata.... MONDIALE....... !!!
Ora attendiamo gli esperti che (probabilmente) ti sfanculeranno -causa
cognita- !!!


per brasare la userei
Arrangiologo
2011-11-13 20:11:01 UTC
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Quella del filmato linkato pero' e' tutt'altra cosa rispetto alla piastra delle cucine: in pratica e' un'antenna di un generatore ad alta frequenza da 10 kilowatt!!! La piastra funziona a 50 hertz.
carolco
2011-11-13 20:19:07 UTC
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Post by Arrangiologo
Quella del filmato linkato pero' e' tutt'altra cosa rispetto alla piastra delle cucine: in pratica e' un'antenna di un generatore ad alta frequenza da 10 kilowatt!!! La piastra funziona a 50 hertz.
le nuove piastre a induzione da cucina usano lo stesso principio..quelle
nuova di ora che restano fredde e si scalda solo la pentola
Arrangiologo
2011-11-13 20:39:36 UTC
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Post by carolco
le nuove piastre a induzione da cucina usano lo stesso principio..quelle
nuova di ora che restano fredde e si scalda solo la pentola
Non conosco nel dettaglio se siano davvero ad alta frequenza ma se e' cosi' ci
saranno problemi a usarle in modo diverso da quello previsto dal costruttore:
per esempio ci saranno problemi di onde stazionarie con conseguente
surriscaldamento del generatore e di conseguenza pericolo di fusione dello stesso.
..Ghigo..
2011-11-14 01:15:56 UTC
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Post by Arrangiologo
Post by carolco
le nuove piastre a induzione da cucina usano lo stesso
principio..quelle nuova di ora che restano fredde e si scalda solo
la pentola
Non conosco nel dettaglio se siano davvero ad alta frequenza ma se e'
cosi' ci saranno problemi a usarle in modo diverso da quello previsto
per esempio ci saranno problemi di onde stazionarie con conseguente
surriscaldamento del generatore e di conseguenza pericolo di fusione dello stesso.
Piano piano ci stiamo avvicinando alla Dura Verita':

Trattasi di ............. MINKIATA MONDIALE.... !!!!!

Poi ditemi che non so' Profeta....... !!!
--
La teoria e' quando si sa tutto e niente funziona. La pratica e' quando
tutto
funziona e nessuno sa il perche'.
Arrangiologo
2011-11-13 20:02:42 UTC
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Post by carolco
come sono fatte queste piaste a induzione??
Che io sappia come il primario di un trasformatore il cui secondario e' costituito dalla pentola per cui se ci metti una o piu' spire (belle grosse) credo si possa prelevare parecchia corrente; hai mai aperto un saldatore a pistola? Funziona sullo stesso principio: una grossa spira di cortocircuito genera una bassa tensione con correnti di molti ampere che finisce su una punta (un filo in rame di un paio di millimetri di diametro piegato a U) che arriva facilmente a 300 gradi o piu'; non ho capito pero' a che temperatura vuoi arrivare; il problema sara' che queste spire diventeranno roventi e andranno isolate in ceramica o simili e che la punta che dovrai usare probabilmente dovra' essere di tungsteno o qualcosa di simile per non sciogliersi immediatamente.
Se lo fai, facci sapere :-)(attento alle scottature!!!)
carolco
2011-11-13 20:05:33 UTC
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Post by Arrangiologo
Post by carolco
come sono fatte queste piaste a induzione??
Che io sappia come il primario di un trasformatore il cui secondario e' costituito dalla pentola per cui se ci metti una o piu' spire (belle grosse) credo si possa prelevare parecchia corrente; hai mai aperto un saldatore a pistola? Funziona sullo stesso principio: una grossa spira di cortocircuito genera una bassa tensione con correnti di molti ampere che finisce su una punta (un filo in rame di un paio di millimetri di diametro piegato a U) che arriva facilmente a 300 gradi o piu'; non ho capito pero' a che temperatura vuoi arrivare; il problema sara' che queste spire diventeranno roventi e andranno isolate in ceramica o simili e che la punta che dovrai usare probabilmente dovra' essere di tungsteno o qualcosa di simile per non sciogliersi immediatamente.
Se lo fai, facci sapere :-)(attento alle scottature!!!)
è una cosa diversa..quello che dici tu è effetto joule io invece voglio
una cosa diversa..le piastre a induzione non si scaldano ma generano un
campo magnetico che quello si provoca il riscaldamento della pentola
Arrangiologo
2011-11-13 20:16:53 UTC
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Post by carolco
è una cosa diversa..quello che dici tu è effetto joule
Guarda che alla fine sempre di effetto joule si tratta, cambia solo la frequenza di funzionamento e la distribuzione spaziale dell'emissione ma l'oggetto da riscaldare si scalda sempre e solo per effetto joule. Il problema e' che a te serve scaldare una piccola zona con una emissione localizzata e non diffusa come quella che puo' dare una piastra a induzione.
carolco
2011-11-14 18:00:44 UTC
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Post by Arrangiologo
Post by carolco
è una cosa diversa..quello che dici tu è effetto joule
Guarda che alla fine sempre di effetto joule si tratta, cambia solo la frequenza di funzionamento e la distribuzione spaziale dell'emissione ma l'oggetto da riscaldare si scalda sempre e solo per effetto joule. Il problema e' che a te serve scaldare una piccola zona con una emissione localizzata e non diffusa come quella che puo' dare una piastra a induzione.
si ma cambia il modo di trasmettere il calore e l'effetto joule è solo
sul tubo che è investito dal flusso magnetico della spira
Arrangiologo
2011-11-13 20:27:28 UTC
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Post by carolco
quello che dici tu è effetto joule
Anche la saldatrice ad alta frequenza funziona ad effetto joule, cambia solo la frequenza e la distribuzione dell'energia emessa, che nella piastra e' diffusa su tutta la superfice mentre nella saldatrice e' concentrata tra le spire dell'antenna. Non so se esistano piastre a induzione da cucina ad alta frequenza.
pieffe
2011-11-14 17:43:00 UTC
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Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
Non credo che sia possibile perché la bobina di induzione é calcolata per
accordarsi alla frequenza del generatore e se la sostituisci con una di
poche spire quasi certamente si blocca il circuito oscillante. Questa è la
meno catastrofica delle ipotesi, ma è anche probabile che il sovraccarico
faccia saltare il circuito.
Guarda questa pagina, dove oltre a qualche spiegazione c'é anche una foto
dell'interno:
http://theinductionsite.com/how-induction-works.shtml

Ciao, Paolo
--
i miei hobby: http://digilander.libero.it/pieffe43

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
bobwolf
2011-11-14 17:39:07 UTC
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Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
prova a chiedere su it.hobby.elettronica

se non lo fai tu entro pochi giorni lo faccio io...
è da un po che vorrei sapere se è possibile farlo con materiali
hobbystici o comunque non professionali

ciao
Roberto
carolco
2011-11-14 19:29:59 UTC
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Post by bobwolf
Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
prova a chiedere su it.hobby.elettronica
se non lo fai tu entro pochi giorni lo faccio io...
è da un po che vorrei sapere se è possibile farlo con materiali
hobbystici o comunque non professionali
ciao
Roberto
vai che poi seguo anche io...l'idea mi è venuta perchè piastre a
induzione per cucina costano poco e hanno anche 2000 watt
pasmod
2011-11-15 08:27:26 UTC
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Post by bobwolf
Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
prova a chiedere su it.hobby.elettronica
se non lo fai tu entro pochi giorni lo faccio io...
è da un po che vorrei sapere se è possibile farlo con materiali hobbystici
o comunque non professionali
provate a studiarvi siti come questi.
anche a me in teresserebbema credo che ci siano problemi relativi alla
elettronica che gestisce il controllo della bobina di induzione.

http://imajeenyus.com/electronics/20060908_induction_cooker/index.shtml

saluti,
pas
carolco
2011-11-15 12:01:33 UTC
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Post by pasmod
provate a studiarvi siti come questi.
anche a me in teresserebbema credo che ci siano problemi relativi alla
elettronica che gestisce il controllo della bobina di induzione.
http://imajeenyus.com/electronics/20060908_induction_cooker/index.shtml
saluti,
pas
interessante sto leggendo il tutto
e***@gmail.com
2020-05-03 09:29:44 UTC
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Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
Fox
2020-05-03 17:41:38 UTC
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Post by carolco
mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco
posso togliere l'arnese che genera la corrente e collegarlo ad un spira
per brasare?? come sono fatte queste piaste a induzione??
Secondo me sta ancora tentando la costruzione :-)
--
Furio
i***@gmail.com
2020-05-03 11:48:04 UTC
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Carolco ha detto:

mi è venuta l'idea di farmi una saldatrice a induzione..mi pare che di
portatili non ve ne siano in vendita..ci sono invece molte piastre da
cottura a induzione che costano poco

A dire il vero esistono già portatili.
Se la devi usare per esempio per saldare tubi in rame la REMS le costruisce da un bel po' di anni, portatile ed a 220v.
Più che altro riscaldatori ad induzione vengono usati per svitare ed avvitare i bulloni e dadi sulle turbine a vapore.
Tutto dipende da cosa vuoi saldare.
blisca
2020-05-03 12:59:43 UTC
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Pi=F9 che altro riscaldatori ad induzione vengono usati per svitare ed
avvitare i bulloni e dadi sulle turbine a vapore.
cio=E8?Come mai si fa cos=EC?
--
Questa email =E8 stata esaminata alla ricerca di virus da AVG.
http://www.avg.com
i***@gmail.com
2020-05-03 14:05:57 UTC
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Blisca ha detto:

cioè?Come mai si fa così?


Le turbine sono sempre imbullonate con tiranti e mai con passanti.
Quindi immagina una barra filettata avvitata nella base inferiore della turbina ed un dadone per stringere.
Questo è fatto per due semplici motivi, per evitare perdite e per creare un punto solo di stress (il dado), se fosse una barra Passante avresti due punti di stress.
Comunque parlo di filetti da M56 in su non roba piccola.
Una volta che la turbina viene chiusa hai delle tabelle date dal costruttore che ti dicono: a quanto scaldare il dado ed a quanti chili tirare il dado a caldo, poi una volta a freddo devi ritirarlo con la chiave idraulica settata alla torsione data dal costruttore.
Per svitarli invece si usa una pinza ad induzione che metti attorno al dado, la pinza scalda il dato ed è la barra che, uno dilatandosi (il dado) ed uno allungando (la barra) ne facilità la rimozione.
Tutto poi viene tirato seguendo una logica per precisa, tutti i dadi e la bulloneria è marcata e devi seguire una procedura per il serraggio sia a cadlo che a freddo.
Io lavoravo sulle turbine Tosi e Riva e per aprire il guscio di una turbina a vapore ci si impiegava un paio di giorni.
Non puoi smollare tutta la bulloneria in un colpo solo e tutta insieme, ne va della stabilità costruttiva e meccanica del corpo turbina.
Quando poi alla fine si riallineava turbina e generatore con il laser il tutto era fatto a rigorosi 20 gradi con tolleranze di + o - 0,0025 sia assiale che radiale.
Bei lavori, pagati bene.
From
2020-05-03 15:15:48 UTC
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Post by i***@gmail.com
cioè?Come mai si fa così?
Le turbine sono sempre imbullonate con tiranti e mai con passanti.
Quindi immagina una barra filettata avvitata nella base inferiore della turbina ed un dadone per stringere.
Questo è fatto per due semplici motivi, per evitare perdite e per creare un punto solo di stress (il dado), se fosse una barra Passante avresti due punti di stress.
Comunque parlo di filetti da M56 in su non roba piccola.
Una volta che la turbina viene chiusa hai delle tabelle date dal costruttore che ti dicono: a quanto scaldare il dado ed a quanti chili tirare il dado a caldo, poi una volta a freddo devi ritirarlo con la chiave idraulica settata alla torsione data dal costruttore.
Per svitarli invece si usa una pinza ad induzione che metti attorno al dado, la pinza scalda il dato ed è la barra che, uno dilatandosi (il dado) ed uno allungando (la barra) ne facilità la rimozione.
Tutto poi viene tirato seguendo una logica per precisa, tutti i dadi e la bulloneria è marcata e devi seguire una procedura per il serraggio sia a cadlo che a freddo.
Io lavoravo sulle turbine Tosi e Riva e per aprire il guscio di una turbina a vapore ci si impiegava un paio di giorni.
Non puoi smollare tutta la bulloneria in un colpo solo e tutta insieme, ne va della stabilità costruttiva e meccanica del corpo turbina.
Quando poi alla fine si riallineava turbina e generatore con il laser il tutto era fatto a rigorosi 20 gradi con tolleranze di + o - 0,0025 sia assiale che radiale.
Bei lavori, pagati bene.
Io non li ho fatti quei lavori ma li ho visti fare e, all'epoca, non so
oggi, chi operava, passeggiava sullo strato di amianto della
coibentazione che avvolgeva la turbina. Non oso pensare cosa possa
essere accaduto a quelle persone: né io né credo molti altri erano
informati sulla pericolosità dell'amianto ed era la seconda metà degli
anni 60.
Peraltro bisogna anche dire che la cultura della sicurezza all'epoca era
molto scarsa anche fra che operava in ambienti pericolosi. Mi ricordo
come si schernivano quelli che portavano i dosatori di radiazioni nelle
vicinanze delle radiografie sulle saldatore dei condotti di ingresso
vapore alla turbina quasi vantandosi di aver superato i valori di soglia.
From
i***@gmail.com
2020-05-03 15:47:40 UTC
Permalink
From ha detto:

Io non li ho fatti quei lavori ma li ho visti fare e, all'epoca, non so
oggi, chi operava, passeggiava sullo strato di amianto della
coibentazione che avvolgeva la turbina. Non oso pensare cosa possa
essere accaduto a quelle persone: né io né credo molti altri erano
informati sulla pericolosità dell'amianto ed era la seconda metà degli
anni 60.

Beh ma il discorso dell'amianto è più complesso, se ci cammini sopra e non lo rompi l'amianto non ti fa niente, se lo tocchi ma non lo rompi non ti fa niente.
Oggi le radiografie ai tubi le fanno di solito dall'interno (mio zio vende quel tipo di macchinario per controllo metalli, sono chiamati maiali, entrano nel tubo, si fermano in prossimità della saldatura e fanno la lastra) .
Sulle turbine oggi usano molto gli ultrasuoni per controllare le saldature perché non puoi fare una lastra su un metallo spesso 10cm, quindi hanno delle tabelle e quando l'ultrasuono ritorna con una certa frequenza sanno se la saldatura e buona o no.
Ho fatto anche i tubi lucidi di carico delle casse di afflusso per le macchine continue, quelli si che erano davvero bastardi, dopo essere stati saldati dovevi tirarli a lucido tipo specchio.
Roba in inox da 20mm di spessore e poi lucidato all'interno con varie fasi con carta vetrata ed un sapone speciale.
Ti ci specchiavi dentro una volta finito.
Ora sulle turbine usano coibentazioni in lana di vetro ricoperte di alluminio e coperte speciali che resistono fino a 800 gradi tranquillamente.
From
2020-05-03 16:03:08 UTC
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Post by From
Io non li ho fatti quei lavori ma li ho visti fare e, all'epoca, non so
oggi, chi operava, passeggiava sullo strato di amianto della
coibentazione che avvolgeva la turbina. Non oso pensare cosa possa
essere accaduto a quelle persone: né io né credo molti altri erano
informati sulla pericolosità dell'amianto ed era la seconda metà degli
anni 60.
Beh ma il discorso dell'amianto è più complesso, se ci cammini sopra e non lo rompi l'amianto non ti fa niente, se lo tocchi ma non lo rompi non ti fa niente.
Oggi le radiografie ai tubi le fanno di solito dall'interno (mio zio vende quel tipo di macchinario per controllo metalli, sono chiamati maiali, entrano nel tubo, si fermano in prossimità della saldatura e fanno la lastra) .
Sulle turbine oggi usano molto gli ultrasuoni per controllare le saldature perché non puoi fare una lastra su un metallo spesso 10cm, quindi hanno delle tabelle e quando l'ultrasuono ritorna con una certa frequenza sanno se la saldatura e buona o no.
Ho fatto anche i tubi lucidi di carico delle casse di afflusso per le macchine continue, quelli si che erano davvero bastardi, dopo essere stati saldati dovevi tirarli a lucido tipo specchio.
Roba in inox da 20mm di spessore e poi lucidato all'interno con varie fasi con carta vetrata ed un sapone speciale.
Ti ci specchiavi dentro una volta finito.
Ora sulle turbine usano coibentazioni in lana di vetro ricoperte di alluminio e coperte speciali che resistono fino a 800 gradi tranquillamente.
Non mi sono spiegato bene sull'amianto: lo strato sul quale camminavano,
ed anch'io ci sono passato sopra qualche volta, era il deposito della
nube che planava dal taglio della coibentazione: polvere e fibre in aria
che poi cadevano a terra ed erano proprio operai della Franco Tosi
fornitore della turbina.
Per le saldature, all'epoca le radiografie venivano fatte proprio come
hai scritto; Credo che durassero molte ore forse più di una giornata: si
trattava di acciaio, credo di una decina di centimetri, con prima strato
di saldatura in atmosfera di argon e poi via con il riempimento del
giunto o della curva.
Ho cambiato lavoro pochi mesi dopo (seguivo la strumentazione
elettronica di una centrale termoelettrica) e seppure con dispiacere non
ho più avuto occasione di imparare niente da persone che avevano girato
il mondo a montare impianti di ogni genere.
From
i***@gmail.com
2020-05-03 16:24:55 UTC
Permalink
From ha detto:

Non mi sono spiegato bene sull'amianto: lo strato sul quale camminavano,

OK ora ho compreso meglio.
Io ho lavorato per una società che faceva montaggi industriali quando ero in Italia ed in inghilterra ho lavorato 8 anni per la Metalock Engineering, facevamo lavorazioni meccaniche in opera ed ho girato un po tutto il mondo, dal siderurgico, al navale, al militare, alle centrali elettriche ed idro elettriche, turbine, scambiatori, raffinerie, stampaggio, imbottigliamento etc. etc.
Grandi lavori insomma, ho cominciato come montatore, poi ho fatto la saldatura come specializzazione, poi l'ho mollata per altri motivi, ho fatto dei corsi interni e sono diventato supervisore per questa ditta inglese,ora ho mollato definitivamente perché non voglio più girare 300 giorni all'anno anche se pagato molto bene, avendo famiglia.
Quello che rimpiango non è tanto il riparare o modificare questi macchinari, ma è il vederli.
Ci sono macchinari che ti lasciano a bocca aperta per come sono stati realizzati da mente umana.
Ricordo la Rexam in Russia ora gruppo Ball dove fanno le lattine di alluminio, 17 milioni di lattine al giorno su un turno di 24 ore per stabilimento, ed hanno 16 stabilimenti solo in Europa.
Li facevo la fresatura in opera dei piani pressa dove si appoggiavano gli stampi e rifacimento alberi a camme con metal spray e tornitura in opera.
Ma ho fatto lavorazioni meccaniche in opera ovunque e lavori anche stupidi ovunque, come andare in elicottero nelle dighe di alta montagna a controllare e tirare i dadi delle barre di tiraggio.
Mi sono molto divertito in quegli anni, potrei scrivere un libro a proposito.
i***@gmail.com
2020-05-03 14:25:06 UTC
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Blisca ha chiesto:

cioè?Come mai si fa così?

Per le turbine ad acqua (centrali idro) ci sono altri procedimenti da seguire.
Molto bella quel tipo di ingegneria.
Poi ci sono anche turbine a gas e quelle sono costruite in modi differenti.
Fanno gli upgrade ma sono lavori e commesse multi milionarie, cambiano i gusci, i rotori e tutto il resto, mesi e mesi di lavoro.
Io ho fatto due mesi in Kuwait per una conversione nel 2013,considera un capannone con 8 generatori siemens ed 8 turbine e relativa impiantistica, un capannone alto più di 50 metri e lungo più o meno 800 metri tutto rigorosamente all'interno con temperatura di 20 gradi.
Noi aprivano delle finestre di ispezione nei generatori per far entrare gli avvolgitori a controllare gli avvolgimenti, poi una volta che avevano finito si richiudeva e si saldava l'apertura che avevamo fatto.
Due passate tig a riporto e riempimento mig, con ispezione MPI e die pen per ogni passata e lastra finale.
Per saldare 50cm serviva un turno di 12 ore.
Il tutto doveva essere scaldato a tot gradi e monitorato costantemente, se diventava troppo caldo dovevi fermarti ed aspettare.
Un saldatore e 5 tecnici a controllare.
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