Post by Antonio Pellatihttp://www.directindustry.it/prod/thermal-detection/macchina-di-saldatura-a-scarica-di-condensatore-28405-322029.html
Tutto è relativo... La termocoppia la costruisci "facilmente" con il loro
saldatore, poi ti ingegni per proteggerla adeguatamente (mi pare di capire
che non vendono materiali per questo).
Non è obbligatorio usare il loro data logger per usarla, puoi montarla su
qualunque strumento che può utilizzarla e sostituire qualunque termocoppia
purchè dello stesso genere. Ovviamente la precisione dipende dalla purezza
dei fili, dal sistema usato per proteggerla e da un paio di altre cosette.
Ha senso usarlo in una ditta grande dove si cambia una termocoppia al giorno
e c'è un laboratorio di strumentisti in grado di garantirne la funzionalità.
Antonio
In un laboratorio di ricerca dove si usano termocoppie che hanno una
guaina in metallo di diametro 1,5 mm di tipo R, N, o S (intorno ai
1300°C) e che alla fine dell'esperimento devono essere tagliate perchè
a contatto con il campione che ne ha inglobato la punta, i due fili da
circa 0,25 mm vengono saldati, lasciando pazienza e occhi guardando
in un microscopio binoculare e saldando con una attrezzatura
autocostruita a scarica non capacitiva con punta in grafite. Si isola
poi il tutto (la punta) con un microscopica quantità di "ceramica".
Ah, la pinza che tiene o il campione (tubetto di oro o argento -
palladio) o la termocoppia è un "bellissimo" calibro mitutoio
dimenticato da un tecnico esterno.
Per quanto riguarda le termocoppie da stufa (1000° C circa) ho notato
che tutti produttori usano termocoppie veramente grossolane (dal punto
di vista costruttivo) usando due bei fili nudi fusi tra di loro in
punta e isolati da perline di ceramica o tubetti di allumina. Quelle
che finiscono in atmosfere potenzialmente corrosive vengono introdotte
in tubi a punta chiusa di allumina.
Ciao ciao Branco