Post by Ghost DogPost by Erasmo da RotterdamPerché non vedo *tutti* i tetti spioventi dotati di linea vita?
Un conoscente toglie la neve dal suo tetto salendoci sopra, senza alcuna
protezione. Una follia...
Il costo è irrisorio e possibile anche in fai-da-te, anche se "non a
norma".
il costo NON è irrisorio,
Ovviamente noi (intendo lei ed io) lo pensiamo fatto seriamente ...
Post by Ghost Dogcosì come la manutenzione che dovrai fargli per tutta la sua
vita utile per mantenerla nella giusta efficenza.
Infatti anche se fatta bene, una linea vita nel tempo diventa
come quella fatta da cani ...
Non solo, ricordo che dopo ogni uso (leggere = "caduta") la
linea vita va verificata per vedere se ha subito danni.
Post by Ghost DogInoltre se ti attacchi ad una linea vita senza la giusta attrezzatura
(imbracatura con dissipatori etc) e non conosci le procedure di utilizzo
della stessa, è più pericoloso usarla che non usarla.
Aggiungerei che la linea vita stessa fatta per modo di dire
e' piu' pericolosa che senza, perche' ingenera una falsa
fiducia che poi si paga cara quando alla "prova", il/i supporti
cedono. Il problema e' che su molti tetti non e' facile trovare
punti buoni ove infilare i supporti in modo che resistano ad
un strappo.
Devono capire che, a seconda di dove si trovano sul tetto e
dove sono fissati, potrebbero avere una caduta libera anche
di 5 metri, il che significa l'avere raggiunto una velocita' di
Vcaduta = SQRT(2 * 9,81 * 5) / 2 che sono circa 5 m/s (18 km/h)
L'energia cinetica accumulata per un oggetto che pesa 85 kg
(il vostro peso piu' l'imbrago minimo) e' pari a:
Ecaduta = (85 * 5 * 5)/2 = 1062 joules
Il calcolo della forza per "arrestare" (che significa portare a zero
l'energia cinetica di cui sopra) e' piuttosto complicato da calcolare
perche' dipende da quanto tempo impiegate a fermarvi. In montagna
usiamo corde elastiche proprio per allungare questo tempo al massimo,
in modo da ridurre al minimo questi sforzi - infatta alla spina dorsale
di noi umani non piace molto essere messa sotto sforzo in senso
tangenziale (si intende a flettare la spina dorsale invece di
comprimerla). Naturalmente l'elasticita' della corda non deve
neanche essere troppo elevata se cadiamo da troppo basso (cioe', con
corde da montagna, puo' essere piu' sicuro cadere da un palazzo da
cinque piani (= 24 metri) che da un villino ad un piano (= 8 metri di
altezza), perche' nel caso del villino potreste rompervi qualche osso,
anche se non rischiate di morire (grazie alla frenatura).
Ovviamente anche l'ancoraggio ringrazia se la frenata e' dolce.
In ogni caso, deve essere chiaro che in caso di caduta, se voi
pesate 85 kg, scordatevi che l'ancoraggio debba sopportare
solo 85 kg di sforzo. Supponiamo ad esempio, l'uso di una corda
che vi freni in un metro (nota: noi del CAI prendiamo una corda
e facciamo le prove in palestra applicando dei pesi noti per
vedere empiricamente di quanto si allunga e cosi' stimare lo
sforzo, anche senza usare dinamometri, cioe' ci bastano una
bilancio ed un metro :-). Nota la velocita' e la distanza, abbiamo:
Vcaduta = SQRT(2 * a * 1) / 2 = 5
da cui faccendo il quadrato e poi spostando fuori la "a", abbiamo:
2 * a * 1 = (10)^2 = 100
a = 100 / 2 = 50 ms^-2
Sapendo che la forza e' data alla:
F = m * a
abbiamo che lo sforzo medio a cui e' sottoposto l'ancoraggio e'
pari a 85 * 50 = 4250 newton = 417 kg.
Nota per chi e' curioso di capire: se invece la corda si allungasse
di 5 metri, allora avreste uno sforzo pari a quello del vosto peso
(pari distanza di accelerazione e pari distanza di frenata significa
che la decelerazione e' uguale alla accelerazione ... che poi e'
cio' che sta dietro al funzionamento del:
https://en.wikipedia.org/wiki/Bungee_jumping
Tornando al caso dell'OP, nel caso di una fune che frena una caduta
di 5 metri in solo 1 metro di strappo, occorre considerare che
l'ancoraggio deve sopportare uno strappo pari a 5 volte il peso
"bloccato". Quindi scordatevi dei normali tappi fischer: li
strappate fuori come ridere. Ma anche un supporto fissato nella
malta con un foro dentro un semplice tavellone di un tetto
potrebbe schizzare fuori (si rompe il tavellone).
Meglio che fatte vedere il problema ad uno che capisce un po' come
e' fatto il vostro tetto e dove cercare un ancoraggio. Ovviamente
se avete a portata di mano un trave o pilastro di calcestruzzo
armato, allore si tratta di fare un buon ancoraggio ed usare
usare un cavo d'acciaio di sezione adeguata con redancia di
protezione alla curva, ed i morsetti tirando il giusto (cioe' ben
stretto, ma senza tranciare i trefoli del cavetto). Ovviamente i
morsetti non dovranno essere roba da bucato che se tirate troppo
si spanna il filetto ...