Post by sandroAnticamente, quando una comunita' prendeva una mazzata di questo tipo,
prendeva le tende e si spostava, laddove sperava che non vi fossero
problemi.
Ma oggi l'uomo pensa di poter vincere qualsiasi sfida ambientale.
Che cazzone.
Ma se anche fosse ha senso? Voglio dire, oggi se vogliamo la casa in
un'ansa del fiume la facciamo pure, palificazioni di C/A o acciaio
rivestito al vetroresina interrato per bene, struttura soprelevata,
resistenza alle eventuali onde di piena, isolamento sismico incluso,
persino guscio abitativo galleggiante sganciabile e piattaforma per
elicotteri sul tetto... Il punto è: ha senso?
Possiamo fare sommergibili nucleari con 10+ anni di autonomia, sistemi
si trattamento aria e acqua che permettano di restare in immersione,
vasconi per il pesce e peschiamo alghe dai fondali, non una biosfera
completa ma diciamo che un natante del genere da qualche miliarduccio
di euro potrebbe far sopravvivere una famigliola addestrata anche ad
una guerra nucleare. E poi detta famigliola che farebbe? E che senso
ha buttare tante risorse per un simile progetto?
Mi piacerebbe avere "ambienti autonomi" e partire alla ventura nello
spazio, ma al netto delle tecnologie attuali sono un terrestre, vivo
sulla Terra con quel che la natura mi da, per quanto "progredisca"
per ora e per i prossimi decenni e forse pure qualche secolo almeno
sarà così, già il "cittadino medio" (nel senso di vivente in città)
troverebbe strano sentirsi dire che "fuori città" ci sono le stagioni
e pure i limoni 4 stagioni (alberi) non fan tutto l'anno. Non possiamo
vivere in lotta con la natura, viviamo NELLA natura.
Post by sandroEssi', certo, le istituzioni devono risolvere. E chi le paga le istituzioni?
Non ci sono "costi" nel senso di denaro, uno stato sovrano misura col
denaro le risorse ed il lavoro, ma non "spende" (l'Italia ha scelto
di perdere sovranità monetaria nel 1981, comunque), investe per la
comunità, è la stessa cosa che si fa con gli ospedali: si cura chi ha
bisogno perché oggi ha bisogno tizio, domani caio e dopodomani un
altro ancora. Abbiamo formato l'idea di società per questo. Piaccia o
meno se siamo umani sociali i problemi degli altri, in una certa
misura, sono problemi di tutti e con le risorse e capacità di tutti
si risolvono.
Per dire: tu immagino non viva sotto l'ex ponte Morandi, ma le famiglie
gli individui e aziende che ci vivevano sotto son state *giustamente*
rilocate a spese pubbliche (in larga parte, almeno) perché non è colpa
loro se gli costruirono al tempo un ponte sulla testa o se han ereditato
qualcosa li. S'è gestita un'emergenza, nel bene e nel male. E questa era
locale, rilocare le popolazioni in aree inondabili è "locale" ma a
macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale quindi un piano
discusso e allestito a livello nazionale è il caso farlo, e con molta ma
molta urgenza perché son cose che richiedono anni, per non dire decenni
solo per arrivare a qualcosa che assomigli ad un piano *teorico* ancora
da verificare sul serio sul campo.
Post by sandroCapace che siano talmente "ignoranti", che capiscano prima qual'e' la
cosa piu' saggia da fare...
Lo dubito, basta vedere quanti figli fanno nelle loro condizioni, basta
vedere come pedissequamente se lo fan mettere in quel posto dal nuovo
dittatore di turno senza mai unirsi sul serio e dire basta e lottare ad
ogni costo perché sia basta davvero... Memento il vecchio adagio di
Eltsin: si può fare un trono di baionette, ma punge il sedere. Beh, per
certe popolazioni pare che sian tutte spuntate. Ma anche a dire che
realizzino di andarsene: dove vanno? Un abitante di una favela del
Brasile che mezzi ha per uscirne?
Post by sandroBeh, una guerra, o una crisi sanitaria o alimentare, sono dei bei
"reset"...il problema e' che non selezionano i migliori, come farebbero i
reset naturali, ma spesso vanno a caso, quando piuttosto non ti rimangono
proprio i peggiori, piu' figli di puttana...
Per l'appunto.
Post by sandroBeh, il livello di qualita' della materia prima non e' del tutto peggiore
di qualche tempo fa...c'e' anche una certa spinta a pretendere prodotti
premium. Almeno, in Italia...
Si e no, in media l'igiene, l'uso massivo di chimica pesante ecc sono
stati effettivamente ridotti, ma dall'altro lato si è passati sempre
più alla riduzione di ciò che è disponibile: guarda solo i piatti e le
porzioni. Piatti fondi son spariti, e si che le zuppe non son passate
di moda, i ristoranti che un tempo portavan bistecche da 3Kg oggi ti
servono opere d'arte in minima parte commestibili della serie uno/due
bocconi a portata che alla fine del pranzo da 200-300€ d'alta gamma ti
alzi e dici "ok, adesso fatto l'aperipranzo 'ndo andiamo a mangiare?"...
Il resto va sempre verso il "fast food", l'ultralavorato o comunque il
sempre più piccolo. Oh, tutto con scuse plausibili, per la salute, la
linea, il poter assaggiare n cose, ... ma nei fatti mangiava di più
quando ne aveva il contadino di una volta che il bipede moderno...
Post by sandroQuesti fenomeni non mi preoccupano piu' di tanto. Sono dinamiche che
normalmente si autoregolano. Nessuno e' mai riuscito a tenere nessuno
altro, a catena corta, per troppo tempo...
Non è questione di guinzaglio, è questione di interdipendenza: un tempo
andavi da un'impresa edile e questa preso ferro/cemento/pietre varie
faceva quel che c'era da fare. Oggi se non hai il ferro preformato di
fabbrica non hai più gente che sappia piegarlo e legarlo in casa, oggi
se non hai la troncatrice speciale del caso un tetto di legno come si
faceva con la motosega qualche anno fa non lo sai fare, pure per fissare
il legno servono apparati apposta. Se vuoi tronchi squadrati di
massiccio tanti auguri, oggi squadrano male con seghe a nastro, e non
san stagionare il legno, se vuoi qualcosa di usabile vai di lamellare.
Elettricità: volevi un motore con certe caratteristiche? Andavi da un
motorista elettrico/elettromeccanico e questo disegnava e avvolgeva in
casa, oggi o compri fatto o niente. A livello industriale non è meno
peggio: se la grossa casa automobilistica non ha la Siemens o l'ABB o
chi per loro a fargli andare i CNC si ferma, in casa non han più le
mere competenze per cavarsela da soli.
In tal senso c'è ANCHE del guinzaglio, ma siamo proprio al punto in cui
non siamo in grado TUTTI, grandi inclusi, di camminare con le proprie
gambe e li non so come si possa "autoregolare" se non con un disastro
che riporti indietro di decenni...
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