Post by Slayer99Post by sandroInfatti, quando hai l'intenzione di migliorare il clima estivo, togliere
l'umidita' in eccesso e' prioritario rispetto a che fare del mero
freddo. Se le temperature non sono davvero eccessive e' sufficiente solo
deumidificare, piuttosto che anche raffrescare.
Su questo, per la mia esperienza non sono d'accordo, l'umidita' per
definizione e' relativa, ma se si abbassa la temperatura ambiente il
nostro corpo ha meno bisogno di evaporare per tenersi nella giusta
temperatura, quindi una umidita' piu' alta e' OK. Quando vado nel
deserto e c'e' il 2% di umidita' ovvio, non c'e' un caldo
appiccicaticcio ma si puo' lo stesso stare male per il calore.
Onestamente devo dire che e' una cosa un po' "italiana" il fatto di
avere paura dell'abbassamento di temperatura e di rifugiarsi nel
controllo dell'umidita', non ho mai sentito questo concetto in altre
parti del mondo (questa non e' una prova scientifica ovviamente). Quando
vado da amici e conoscenti che climatizzano casa a 20C 24h si sta un
gran bene (sebbene io non sia d'accordo con tale pratica, per
motivazioni del second'ordine)
Non saprei certo dire, se e' una roba italiana o meno, sta cosa... di
sicuro non vedo perche' aver paura, per questa problematica.
D'altra parte, se i grandi costruttori del pianeta hanno introdotto il
controllo dell'umidita' in tutti i moderni sistemi di condizionamento,
non penso proprio che sia esclusivamente per un manipolo di mediterranei.
Post by Slayer99Post by sandroE gia' qui l'inverter segna un punto a favore.
Non vedo perche' una unita' tradizionale non possa fare da
deumidificatore. Semplicemente fai passare l'aria in uscita fredda
tramite in modo da raffreddare quella in ingresso calda ed umida,
raggiungendo lo stesso scopo, ma usando un po' meno energia, qui direi
che l'inverter non c'entra proprio nulla
Perche', per togliere l'acqua, questi sistemi usano il solito principio
della "parete fredda", facendo sgocciolare la condensa dell'aria da
deumidificare soffiata sulla parete da una ventola, in un raccoglitore,
espellendo l'acqua da una via e reintroducendo l'aria gia' deumidificata
di nuovo nell'ambiente, creando un circolo chiuso.
Una macchina che fa solo "un tipo" di freddo, ON o OFF, non e' per
niente detto che, variando le condizioni ambientali, l'energia messa in
gioco sia opportuna.
Potrebbe essere ad esempio troppa, finendo anche per raffreddare
l'ambiente invece che solo deumidificare.
La condizione piu' frequente in cui puoi trovarti, e' proprio quella di
essere nel dubbio di decidere tra due acclimatazioni: una deumidificata
ma troppo fredda e una con temperatura piu' adatta ma con troppa
umidita'. In entrambi i casi puo' non essere l'ideale.
E' chiaro poi che le condizioni di partenza sono determinanti, per
raggiungere poi quelle ideali.
Post by Slayer99Post by sandroAndando avanti col "lavoro", se continui a raffrescare ostinandoti a non
togliere l'umidita' dall'aria, in una stanza chiusa hai l'effetto di
abbassare la temperatura e aumentare l'RH, col risultato che ti si
appiccica tutto addosso...
Non conosco un metodo, non riesco a capire come puoi raffreddare una
stanza senza togliere umidita', addirittura facendo crescere l'umidita'
relativa. Che metti delle resistenze per far evaporare la condensa?
Tipicamente per esempio se usi un frigorifero per fare i salumi devi
aggiungere un umidificatore (ad ultrasuoni per esempio) per cercare di
mantenere l'umidita' piu' alta, altrimenti il frigo se la "mangia" tutta
Un frigo ha clienti diversi... nessuno si lamenterebbe per il troppo
freddo, la' dentro... ;)
Nella quotidianeta' domestica le condizioni di lavoro sono molto meno
prevedibili, per la presenza di persone che respirano ed apparecchiature
che generarano calore, oltre che per l'ambiente non perfettamente
sigillato e coibentato.
In base a come funziona la macchina, puo' essere possibile, abbassare la
temperatura riscontrando un rialzo di umidita'.
Ad esempio, se soffi ostinatamente la batteria di evaporazione impedendo
di fatto la formazione di condensa, dalla macchina esce si' aria fredda
ma non sufficientemente, o per nulla, deumidificata.
E se abbassi la temperatura di un ambiente senza togliere una parte di
acqua, l'umidita' relativa si alza...
Post by Slayer99Post by sandroLeggenda vuole che il signor Carrier, che in pratica invento' il
"condizionatore d'aria", partisse con le sue intuizioni proprio dal
cercare di realizzare una macchina in grado di controllare l'umidita',
piuttosto che la temperatura.
Sono due macchine che usano proprio gli stessi fenomeni fisici, e non
vedo perche' una macchina ad inverter debba essere piu' efficiente, come
chiedevo inizialmente.
Per chiarirci: non avrei dubbi, non comprerei mai una macchina per
condizionare, o nemmeno delle pompe per le piscina che non siano a
velocita' variabile, questo lo voglio dire; ma non mi aspetterei
risparmio energetico quanto invece un comfort migliore.
Post by sandroPost by Slayer99accelerare e *frenare* continuamente, ma il modo per avere il miglior
consumo e' "pompare" ON/OFF, tenendpo il motore al regime di massima
coppia e poi in folle per quanto piu' tempo possibile. Minimo comfort,
date le continue accelerazioni e decelerazioni, ma massima efficienza
Ogni curva e' approssimabile digitalmente, avendo sufficienti gradini...
Un inverter e' in ultima analisi una macchina ON/OFF con step
infinitesimali... diciamo che la macchina ON/OFF e' a 1bit mentre
l'inverter a 64? :)
Si ma un compressore ha dimensioni fisiche, i tubi, la valvola, i
radiatori hanno diametri e spessori, i gas hanno densita' e curve di
stato; sia a livello digitale che analogico, ci sono delle condizioni in
cui, in pratica, il rendimento e' piu' elevato ed altre in cui lo e'
meno, non fosse per le "gravity loss"; ovvero quel concetto in cui
conviene fare il lavoro il piu' in fretta possibile in modo da avere le
minori perdite possibili. Va da se' che in tutti i tipi di inverter,
quando usati a duty cycle molto bassi, l'efficienza e' pessima, per le
ragioni di cui sopra.
Continuiamo a girare attorno alla questione, senza mai raggiungerla: un
conto e' l'efficienza di un dispositivo, e il suo regime ideale di
funzionamento in cui il suo rendimento e' massimo, e un conto e' il
regime che noi andiamo a selezionare per raggiungere un nostro
obiettivo, soggettivo, che non e' detto per nulla che debba coincidere
con tale regime di rendimento massimo.
Tornando alla similitudine del motore dell'auto, siamo d'accordo che
l'efficienza meccanica e' massima quando siamo nelle vicinanze del picco
della curva di coppia, ma non e' certo quello il punto in cui quel
motore consuma meno!
Da cio', se un giorno tu, per il tuo percorso quotidiano, abbisogni di
una frazione di quella coppia, diciamo, 1/10 di essa, un motore
"regolabile" ti consente di girare al minimo possibile per ottenerla,
anche se con una efficienza di merda.
Il motore co le farfalle fisse, no, e ti costringe a girare sempre e
solo al massimo.
I due motori avranno due convertitori di coppia del tutto diversi, per
adattare i due regimi alla stessa velocita', voluta. Solo che uno gira
piano e l'altro e' un frullatore.
Tradotta in soldoni, quando stai alla coppia massima, avrai il miglior
rapporto tra il carburante che va dentro e la potenza all'albero motore.
Ma se lo fai girare piu' piano, anche se hai un rendimento molto
peggiore, di carburante (nel tempo) dentro ne mandi molto, ma molto meno...
Chi viaggia in autostrada per centinaia di km al massimo della
coppia...? Un matto...?
La coppia massima ti serve per partire, per fare una salita, per
trainare un carico, per fare un sorpasso.
Una volta che hai raggiunto la tua velocita' di marcia, la principale
preoccupazione e' quella di mettere la piu' alta marcia possibile che ti
consente l'elasticita' del tuo motore, per farlo girare il meno possibile.
Post by Slayer99Post by sandroPost by Slayer99Post by sandromette tranquilla a 2k5 giri, mica se ne va a 4k solo perche' la' il
motore rende meglio...
A dire il vero la maggior parte dei motori che ci sono in giro non hanno
certo il picco dell'efficienza a 2500 giri...
No saprei se e' il picco dell'efficienza. Forse non lo e'.
Quello che so e' che quei due paramentri sono cosi', per la mia auto.
Nota curiosa: il consumo di un motore a combustione, dimensionalmente,
e' un'area
Dubbio: non si confonde il "consumo" (potenza) con "l'energia consumata"
(ossia, potenza integrata nel tempo)...?
sandro