Non ci dici se si tratta di un mobile moderno o in stile (anche se col piano
in panforte mi aspettavo cassetti di marzapane etc.etc.)
Perdonami, panforte è corretto, ma io l'ho sempre indicato col nome
alternativo di paniforte.
Il consiglio che ti hanno già fornito è di ordine pratico ma equivale a
rivestire di plastica il mobile.
Se invece vuoi conservare il calore del legno ed il pezzo si presta per
fattura, linee, stile puoi sicuramente finirlo a cera (mezza cera è più
semplice). Prima di scurirlo, se dopo cartavetratura (attento a non rovinare
l'impiallicciatura specialmente su bordi e spigoli) è molto chiaro,
considera l'alternativa data da una vernice non coprente dai colori
pastello. Ho recuperato così una cassapanca scurissima, di brutto legno
anonimo, senza venature, intagliato, inutilmente pomposa e pesante,
rendendola di un graziosissimo e tenue azzurrino, semilucido, con qualche
venatura a vista. Ha acquistato un sapore quasi di campagna ma che si sposa
benissimo anche in uno studio arredato con mobili pratici e moderni.
Chiusa la parentesi, per qualsiasi finitura devi eliminare quella precedente
ed anche dai pori del legno e lisciare perfettamente. Per scurire impiega
anilina possibilmente in alcool (in alcool in genere puoi sciogliere anche
quella fatta per l'acqua) scegli il mordente noce chiaro a meno che tu non
lo voglia veramente molto scuro. Se vuoi mitigare quelle che saranno le
parti più scure ed aggiungere "calore" alle tinte (piccolo segreto) aggiungi
nella diluizione una piccola parte di anilina mogano. Mantieniti sul chiaro
(più diluito) in modo che se non ti basta una passata puoi sempre fare una
seconda mano (l'errore contrario sarebbe difficile da recuperare). Spennella
velocemente, uniformemente, senza soste e senza lasciare che la soluzione
stazioni sul legno creando macchie più scure. Attendi qualche ora oltre
l'apparente asciugatura e vai di turapori molto diluito con solvente nitro
(quasi in parti uguali; andrebbe gommalacca ma preferisco un buon turapori:
uso solo Sayerlack). Occhio ai vapori ma evita accuratamente climi umidi
specialmente se freddi o vento (macchie bianche !!! Con la cera poi comunque
spariscono quasi).
Dopo due mani (asciuga molto rapidamente) il legno avrà "alzato il pelo" e
potrai lisciarlo velocemente con poche passate di carta abrasiva da
carrozziere ed acqua (grana sottile e poi sottilissima 600/900 e 1200).
Sciacqua bene e fai in modo che il tutto asciughi rapidamente. Quando
perfettamente asciutto passa la cera, lascia asciugare a lungo e lucida.
La cera preferisco prepararmela da solo a partire da lastre di cera vergine
(dura e giallina) sciolta piano sul fornello o a bagno maria con un goccio
di essenza di trementina naturale e purissima e una piccolisima parte di
pece greca (colofonia).
Poichè a temperatura ambiente, nonostante la trementina, torna dura, per
stenderla con una pezzuolina di tessuto che non lasci peli mi aiuto con un
phon nell'altra mano. Col phon tengo costantemente ben calda la zona, la
pezzuolina e... le mani (!!!). Questa cera impiega giorni ad asciugare. Poi
si lucida con spazzola e straccio di lana o direttamente con quest'ultimo
Buon divertimento.
Saluti.
<***@virgilio.it> ha scritto nel messaggio news:***@a75g2000cwd.googlegroups.com...
Buongiorno a tutti,
verrei restaurare, il termine è forse un pò pomposo, una scrivania
sicuramente non di valore ma comunque carina.
Da quello che ho potuto capire il piano superiore e i fianchi sono
fatti in panforte mentre i cassetti in legno massello. Attualmente si
presenta rovinata, in particolare il piano superiore (segni di
bicchieri, graffi, bruciature) il colore è un nocciola sinceramente
bruttino.
La mia idea è "pulirla" e colorarla di un marrone scuro seguendo il
seguente ciclo di lavoro
- con carta abrasiva grattare le superfici
- dare un impregnante di colore scuro
- stendere la cera con paglietta 0000
- lucidare il tutto con straccio di lana o spazzola
Faccio bene o rischio di rovinare irrimediabilmente la scrivania? male
che vada ho il camino
Qualsiasi suggerimento è moolto ben gradito
Buon lavoro