Post by nnUn fusibile "normale" (e per normale si intende ritardato o non
extrarapido) ha una corrente d'intervento di 1,9In ovvero il 90% in piu`
della corrente nominale, pertanto se i dati di targa indicano 3A, la
corrente che effettivamente lo fa intervenire e` 3*1,9=5,7A tutto questo
per una temperatura ambiente di 30^C (se non vado errato)quindi
temperature di funzionamento che si discostano molto da quella indicata
fanno variare (anche di molto) la corrente effettiva di funzionamento.
Ottima risposta anche se non so se i dati da te forniti siano esatti. Di
certo sono plausibili.
Per approfondimenti basta cercare un po' in rete per chiarirsi i dubbi,
ad esempio:
http://tuririolo.altervista.org/Fusibili.html
http://www.elcose.it/catalogo/fusibili/intervento-gg
In pratica:
In (in questo caso 3A): è la corrente che il fusibile può condurre
indefinitamente.
Vn (in questo caso 250V): è la tensione massima a cui può essere
sottoposto il fusibile
Nella realtà un fusibile interrompe la corrente solo per una
combinazione tempo / corrente predefinita (vedi le curve che ho linkato
sopra).
NOTARE che se la corrente è di poco superiore alla In il fusibile
potrebbe non intervenire mai ... infatti occorre garantire al sistema un
minimo di margini di sicurezza per il normale funzionamento.
Per tensioni applicate superiori alla Vn non viene garantita
l'interruzione del sistema fino a giungere a situazioni dove il
componente potrebbe pure fare grossi danni (penso che possa esplodere,
fondere, fare arco elettrico o cose del genere)
Per il discorso di alternata (AC) e continua (DC) c'è da dire che
l'interruzione di correnti in DA è MOLTO diversa da quella in AC. Può
quindi essere che un fisibile pensato per l'AC non vada bene in DC
oppure le sue caratteristiche siano piuttosto diverse tra AC e DC.
Michele