Discussione:
perchè le luci lampeggiano?
(troppo vecchio per rispondere)
Ganoso
2006-09-03 12:38:21 UTC
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se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
felix.
2006-09-03 12:46:47 UTC
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Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
O ad un difetto di vista o all'atmosfera interposta, tipo l'effetto
acqua su una pianura arida, la fata morgana di Messina, i miraggi
del "deserto"
ciaofelix:-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Jorges
2006-09-03 12:56:06 UTC
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Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
Battuta da elettricista? :-)
--
Pagine inutili
http://digilander.libero.it/jorges/
a***@nospam-inwind.it
2006-09-03 13:13:24 UTC
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Che tipo di luce?
I tubi fluorescenti PL (ripiegati) lampeggiano effettivamente.
Le lampade ai vapori di sodio a bassa pressione mi pare che lampeggino
un po' pure loro.
Le lampade ai vapori di sodio ad alta pressione durante il riscaldamento
lampeggiano

Il lampeggio è a frequenza di rete, 100 volte al secondo.
R.L. Deboni
2006-09-03 13:42:38 UTC
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La frequenza di rete non era 50 volte al secondo ?

Forse voleva scrivere: "due volte la frequenza di rete ..." ;-)

R.L.Deboni
Post by a***@nospam-inwind.it
Il lampeggio è a frequenza di rete, 100 volte al secondo.
a***@nospam-inwind.it
2006-09-03 14:42:20 UTC
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Post by R.L. Deboni
La frequenza di rete non era 50 volte al secondo ?
si ma le lampade funzionano sia durante il semiperiodo positivo, sia
durante il semiperiodo negativo.
Post by R.L. Deboni
Forse voleva scrivere: "due volte la frequenza di rete ..." ;-)
E cosa cambia? Comunque in un periodo della sinusoide ci sono due punti
in cui la tensione va a zero: inizio e metà periodo. O metà e fine
periodo... come la vuoi vedere.
Ganoso
2006-09-03 14:47:16 UTC
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Post by a***@nospam-inwind.it
Post by R.L. Deboni
La frequenza di rete non era 50 volte al secondo ?
si ma le lampade funzionano sia durante il semiperiodo positivo, sia
durante il semiperiodo negativo.
Post by R.L. Deboni
Forse voleva scrivere: "due volte la frequenza di rete ..." ;-)
E cosa cambia? Comunque in un periodo della sinusoide ci sono due punti in
cui la tensione va a zero: inizio e metà periodo. O metà e fine periodo...
come la vuoi vedere.
quindi è come pensavo.. lampeggiano perchè si ogni 50 hertz si spengono del
tutto... ?
a***@nospam-inwind.it
2006-09-03 16:16:21 UTC
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Post by Ganoso
quindi è come pensavo.. lampeggiano perchè si ogni 50 hertz si spengono del
tutto... ?
Ogni 50 Hz non vuol dire niente, semmai ogni 20 msec anche se in realtà
la tensione si annulla ogni 10 msec. Ma non hai detto che tipo di
lampada vedi lampeggiare.
Adriano
2006-09-03 16:36:25 UTC
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Post by Ganoso
quindi è come pensavo.. lampeggiano perchè si ogni 50 hertz si spengono del
tutto... ?
in realta' anche se la tensione si azzera 100 volte al secondo, la
lampada non si spegne del tutto (se e' a incandescenza il filo rimane
incandescente; se e' a fluorescenza i fosfori continuano ad emettere
luce. Al piu' puo' esserci una lieve variazione di luminosita' che e'
comunque mediata dalla persistenza sulla retina; ma credo proprio che
Felix ci abbia azzeccato ancora, tirando in ballo effetti atmosferici
(se noti in una notte serena, anche le stelle sembrano lampeggiare (si
nota specialmente nelle piu' luminose), e quelle non vanno a corrente
alternata

Adriano
a***@nospam-inwind.it
2006-09-03 22:14:12 UTC
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Post by Adriano
in realta' anche se la tensione si azzera 100 volte al secondo, la
lampada non si spegne del tutto (se e' a incandescenza il filo rimane
incandescente; se e' a fluorescenza i fosfori continuano ad emettere
luce. Al piu' puo' esserci una lieve variazione di luminosita' che e'
comunque mediata dalla persistenza sulla retina;
Tutto vero però alcune tipologie di lampade fluorescenti o luminescenti
cessano proprio di emettere luce nell'intorno del passaggio per lo zero
della corrente che le percorre. Vuoi per la difficoltà di deporre uno
strato sufficiente di fosfori, vuoi per la forma strana che deve
assumere la scarica. Ad esempio con le lampade PL-9
Loading Image...
e PL-11 si vede benissimo l'effetto stroboscopico. Vero che guardandole
direttamente sembrano accese costantemente perché c'è la persistenza
sulla retina, ma muovendo un oggetto sotto la loro luce o osservendole
con la coda dell'occhio si vedono lampeggiare. Anche le lampade ai
vapori di sodio a bassa pressione (quelle per illuminazione stradale
gialle che non permettono di distinguere alcun colore) hanno questo
effetto stroboscopico.
--
- Oh!!! Ghe xe nesuni?
- Si! Sa vuto?
- Gavio na cariola da prestarme?
- La voto piena o la voto voda?
Conan il Ristrutturatore
2006-09-03 17:16:13 UTC
Permalink
Post by a***@nospam-inwind.it
Che tipo di luce?
I tubi fluorescenti PL (ripiegati) lampeggiano effettivamente.
Le lampade ai vapori di sodio a bassa pressione mi pare che lampeggino un po'
pure loro.
Le lampade ai vapori di sodio ad alta pressione durante il riscaldamento
lampeggiano
Il lampeggio è a frequenza di rete, 100 volte al secondo.
(S)fortunatamente la retina umana non è in grado di apprezzarlo.
Qualunque lampeggio superiore ai dieci-dodici cicli al secondo viene
visto come illuminazione continua.

Quello che fa 'tremolare' le luci lontane è la turbolenza dell'aria che
viene attraversata dalla luce per arrivare all'occhio: strati d'aria a
diversa temperatura in movimento presentano indici di rifrazine
differente e questo altera percettibilmente il percorso della luce,
come se passasse attraverso un vetro distorcente in movimento.

Come ti hanno fatto notare questo è anche il motivo per cui le stelle
tremolano.

ciao,
C.
--
Ma questa è un'altra storia...
Polesano
2006-09-03 17:24:28 UTC
Permalink
Post by a***@nospam-inwind.it
Che tipo di luce?
I tubi fluorescenti PL (ripiegati) lampeggiano effettivamente.
Le lampade ai vapori di sodio a bassa pressione mi pare che lampeggino un
po' pure loro.
Le lampade ai vapori di sodio ad alta pressione durante il riscaldamento
lampeggiano
Il lampeggio è a frequenza di rete, 100 volte al secondo.
(S)fortunatamente la retina umana non è in grado di apprezzarlo. Qualunque
lampeggio superiore ai dieci-dodici cicli al secondo viene visto come
illuminazione continua.
Quello che fa 'tremolare' le luci lontane è la turbolenza dell'aria che
viene attraversata dalla luce per arrivare all'occhio: strati d'aria a
diversa temperatura in movimento presentano indici di rifrazine differente
e questo altera percettibilmente il percorso della luce, come se passasse
attraverso un vetro distorcente in movimento.
Come ti hanno fatto notare questo è anche il motivo per cui le stelle
tremolano.
Quello delle stelle credo sia un altro motivo ma che non ricordo.
I pianeti non hanno luce tremolante, perche' e' la luce del sole
riflessa.
Per le stelle il motivo e' un'altro, al quale forse si somma
anche il problema dell'aria.
Comunque per un profano l'unico modo
di distinguere una stella da un pianeta e' proprio il "brillio"
della luce delle stelle.
Conan il Ristrutturatore
2006-09-03 17:42:11 UTC
Permalink
Post by Polesano
Quello delle stelle credo sia un altro motivo ma che non ricordo.
I pianeti non hanno luce tremolante, perche' e' la luce del sole
riflessa.
Ce l'hanno anche i pianeti, ma di meno perchè presentano un disco di
dimensioni apprezzabili, al punto che è possibile ingrandirlo e vederlo
nelle immagini create dagli strumenti ottici.

Le stelle invece sono troppo lontante per essere 'risolte', per via del
limite imposto dalla diffrazione, e l'effetto distorcente
dell'atmosfera è molto più visibile. Per potere determinare il diametro
angolare sotteso dal disco di una stella è necessario ricorerre a
tecniche inferferometriche.

Le luci di città sono affette dal tremolio perchè date le loro ridotte
dimensioni è sufficiente una distanza relativamente piccola per
ottenere un diametro angolare molto piccolo; inoltre essendo di solito
al livello dell'orizzonte o poco più, per vederle si attraversano
strati di aria a bassa quota che sono più soggetti al fenomeno della
turbolenza e dei gradienti termici.

ciao,
C.
--
Ma questa è un'altra storia...
nixs
2006-09-03 18:13:18 UTC
Permalink
Post by Conan il Ristrutturatore
Ce l'hanno anche i pianeti, ma di meno perchè presentano un disco di
dimensioni apprezzabili, al punto che è possibile ingrandirlo e vederlo
nelle immagini create dagli strumenti ottici.
Le stelle invece sono troppo lontante per essere 'risolte', per via del
limite imposto dalla diffrazione, e l'effetto distorcente dell'atmosfera è
molto più visibile. Per potere determinare il diametro angolare sotteso
dal disco di una stella è necessario ricorerre a tecniche
inferferometriche.
quoto tutto...
--
ciao!

...nixs.................................................................
Lat.: 41° 7' 50" N Long.: 14° 38' 41" E
***@.lucchetto.lagirandola.it
togli la .SERRATURA. per scrivermi
........................................................................
L'uomo non smette di giocare perché invecchia,
ma invecchia perché smette di giocare.
(George Bernard Shaw)
Adriano
2006-09-03 18:12:15 UTC
Permalink
Post by Polesano
Quello delle stelle credo sia un altro motivo ma che non ricordo.
I pianeti non hanno luce tremolante, perche' e' la luce del sole
riflessa.
mai visto giove?
Post by Polesano
Per le stelle il motivo e' un'altro, al quale forse si somma
anche il problema dell'aria.
no, il problema e' proprio quello, e l'aria frapposta fra sorgente e
osservatore e' la medesima.
Non solo: per le osservazioni astronomiche e' generalmente meglio
l'inverno con aria fredda e "ferma" piuttosto che l'estate con i vari
moti convettivi.

Adriano
Herik
2006-09-05 21:13:56 UTC
Permalink
Post by Conan il Ristrutturatore
(S)fortunatamente la retina umana non è in grado di apprezzarlo.
Qualunque lampeggio superiore ai dieci-dodici cicli al secondo viene
visto come illuminazione continua.
seeehh... come no :) e allora mettiamo il monitor a 60 Hz ;)

scherzi a parte dipende dalla persistenza del fosforo che si usa. per
esempio il fosforo dei tubi da computer è ottimizzato per le frequenze
elevate, ha poca persistenza.

infatti la TV a 50 semiquadri interlacciati nei computer si vede da
schifo ;)
--
sei troppo avanti...
talmente avanti che se ti guardi indietro.. vedi il futuro!
la firma è ***@nome.com ;)
Conan il Ristrutturatore
2006-09-05 21:42:15 UTC
Permalink
Post by Herik
Post by Conan il Ristrutturatore
(S)fortunatamente la retina umana non è in grado di apprezzarlo.
Qualunque lampeggio superiore ai dieci-dodici cicli al secondo viene
visto come illuminazione continua.
seeehh... come no :) e allora mettiamo il monitor a 60 Hz ;)
scherzi a parte dipende dalla persistenza del fosforo
Io stavo parlando della reazione della retina.
Poi il fatto che i fosfori abbiano una persistenza loro implica che il
lampeggio percepito dalla retina sarà meno rapido, ma questo non ha
nulla a che fare con i tempi di risposta dell'occhio.

ciao,
c.
--
Ma questa è un'altra storia...
Elbarto
2006-09-06 08:24:34 UTC
Permalink
Post by Conan il Ristrutturatore
Io stavo parlando della reazione della retina.
Poi il fatto che i fosfori abbiano una persistenza loro implica che il
lampeggio percepito dalla retina sarà meno rapido, ma questo non ha
nulla a che fare con i tempi di risposta dell'occhio.
Beh però la retina percepisce chiaramente lo sfarfallio di un monitor a
60Hz... è chiaro che non distingue le fasi "accese" da quelle "spente" ma
la sensazione di tremolio è evidente.
Ciao
Luca
--
When I smile, tell me some bad news
Before I laugh and act like a fool
Conan il Ristrutturatore
2006-09-06 08:55:05 UTC
Permalink
Post by Elbarto
Beh però la retina percepisce chiaramente lo sfarfallio di un monitor a
60Hz... è chiaro che non distingue le fasi "accese" da quelle "spente" ma
la sensazione di tremolio è evidente.
Sul chiaramente avrei dei dubbi, però forse ricordo male il limite
oltre al quale un lampeggio viene interpretato come continuo. Forse è
intorno ai 20-24 Hz. Proverò a googlare stasera per vedere se trovo
qualche riferimento in rete.

/me googla ora
http://www.aostanet.com/astro-radio/Note%20sulla%20televisione%20.html
"Altro fattore da tener presente è la corretta sensazione del movimento
ottenibile, come insegna l'esperienza cinematografica, con una velocità
di proiezione di 24 fotogrammi al secondo."

A me pareva fosse intorno ai 10- massimo 16 - Hz (forse quello è il
limite per il singolo punto, per le immagini complesse può essere
necessario aumentare la frequenza).

Per quanto riguarda lo sfarfallio dei monitor, penso sia dovuto a
effetti (boh, forse battimenti) che comportano un rinnovamento
dell'immagine nel suo complesso inferiore a tale limite. Se riuscissimo
a percepire lo sfarfallio a 50 Hz vedremmo sfarfallare anche la luce
delle lampadine di casa.

ciao,
c.
--
Ma questa è un'altra storia...
Conan il Ristrutturatore
2006-09-06 09:02:15 UTC
Permalink
Per quanto riguarda lo sfarfallio dei monitor, penso sia dovuto a effetti
(boh, forse battimenti) che comportano un rinnovamento dell'immagine nel suo
complesso inferiore a tale limite.
Tenendo anche conto che se il semiquadro viene rinnovato 50 volte al
secondo, il quadro completo lo è solo 25 volte al secondo.
--
Ma questa è un'altra storia...
Elbarto
2006-09-06 12:41:39 UTC
Permalink
Post by Conan il Ristrutturatore
Tenendo anche conto che se il semiquadro viene rinnovato 50 volte al
secondo, il quadro completo lo è solo 25 volte al secondo.
I monitor di PC non sono interpolati (o meglio, non lo sono più da
tempo), per il resto l'altro tuo post spiega perfettamente perché
percepiamo lo sfarfallio del monitor e non quello di una lampadina...
Ciao
Luca
--
When I smile, tell me some bad news
Before I laugh and act like a fool
Conan il Ristrutturatore
2006-09-06 09:12:22 UTC
Permalink
Post by Conan il Ristrutturatore
/me googla ora
Dannatissima curiosità. Con tutto quello che ho da fare... :-)))

Ho trovato questo post interessante (che ho letto solo
superficialmente, però) che forse interessa a qualcuno qui dentro
(casomai qualcuno volessi costruirsi un monitor o altro dispositivo di
visualizzazione in casa).

=======
Dati aggiornati al 1998 dicono questo (fonte: E.R. Kandel, Principi di
Neuroscienze):

La risoluzione temporale dei coni della fovea (la cosiddetta "regione
della visione distinta,") è 55 Hz, quella dei bastoncelli 12 Hz.

La variabilità individuale è innegabile, ma tieni conto che questi
valori sono conseguenza della cinetica enzimatica della cosiddetta
ropsina, una proteina contenuta nei recettori ottici, e
dell'isomerizazione del retinale da 11-cis a tutto-trans (no, non nel
senso di travestito Loading Image...)... Va bene la
variabilità, ma non vi concedo più di uno o due Hertz di deviazione
http://forum.ngi.it/smile.gif

Per quanto riguarda il tipo di "periferica," è innegabile che l'occhio
sia un'incredibile telecamera... Digitale... Sì, perché la codifica del
segnale non è modulata sulla base dell'intensità dell'impulso che il
singolo recettore manda, ma sulla sua frequenza di scarica. In
sostanza, il neurone altro non è che un elegante e complesso transistor
che può o può non trasmettere segnali unitari (potenziali d'azione).

Nel complesso il messaggio viene codificato sulla base di due codici e
altre sfumature, che in poche parole sono:

- Frequenza di scarica, e durata dell'attivazione. Il singolo
potenziale d'azione non varia "analogicamente" con la luce che colpisce
il recettore, quindi, ma si comporta all'incirca come una fotocellula
elettronica.

- Codice di popolazione e gruppi -on -off... Qui le cose si fanno
complicate, ma in sostanza vuol dire che il cervello percepisce
coscientemente le diverse immagini in base a chi le trasmette... Se
scambi i fili, escono fischi per fiaschi... Inoltre, somma
algebricamente l'intensità dei segnali provenienti da ogni canale, e ne
ottiene ulteriori informazioni (in un certo senso, aumenta la
risoluzione...)...

Applicando queste nozioni al problema, la risposta è presto detta... In
un videogioco è importante soprattutto, ma non solo, la fovea, perché
se dobbiamo mirare l'unico modo per farlo con precisione è puntare
l'occhio sul bersaglio... Le zone esterne alla fovea (ovvero le zone
rivestite di bastoncelli) hanno risoluzione molto bassa, nell'ordine
dei millimetri, che per armi a largo raggio d'azione vanno comunque
bene...

Poiché la risoluzione temporale massima, comunque, è 55 Hz, più di
questo è difficile percepire, anche se il problema non è così semplice:

Pensate a questo: nella retina abbiamo milioni di recettori... Quanti
di questi verranno attivati esattamente nello stesso istante? Ben
pochi... Dopo un millisecondo da che apriamo gli occhi i recettori si
saranno desincronizzati tra loro, per cui la nostra risoluzione
temporale si abbrevierà... Ma per un'immagine che "duri" meno di 1/55
secondi, solo pochi recettori saranno disponibili... E che succede se
un'immagine è percepita da pochi recettori? Si abbassa la risoluzione,
onde il blur (ovvero, una specie di fusione tra un'immagine e la
precedente).

Ricapitolando, nell'occhio, a una risoluzione spaziale ottimale (un
micron se non erro) corrisponde una risoluzione temporale di 55 Hz (55
FPS).

Questo non vuol dire, però, che non possiamo percepire un'immagine che
duri meno di 1/55... Entro un certo limite (magari anche 1/120 di sec
come dice Nereid), a causa della desincronizzazione inevitabile tra
recettori attivati più o meno a lungo in precedenza, avremo dei coni (e
dei bastoncelli) disponibili per un'attivazione quando altri ancora non
lo saranno... Di qui, si deduce il beneficio di avere più di 55
immagini al secondo, per essere sicuri di aggiornare sempre TUTTI i
recettori ogni volta che questi possono essere aggiornati...

La dimostrazione di questo è che il testi di Nereid col monitor va
benissimo per dimostrare che si può discernere un flickerio anche a 75
Hz, perché il monitor stimola solo una (grossa) parte dei recettori..

Se per il test usate una particolare apparecchiatura, ad esempio una
lampadina molto potente e a fascio concentrato, Andando oltre i 55
impulsi al secondo la vedrete fissa.. .Questo perché stavolta avrete
reclutato davvero tutti i recettori disponibili, e li avrete stimolati
al massimo della loro semsibilità...

Concludendo, 55 Hz/FPS sono più che sufficienti, ma per un videogioco
più ce n'è meglio è http://forum.ngi.it/smile.gif

P.S.: Ah, dimenticavo, ma che è sta storia che il "mondo" ha immagini
blurrate e il computer no? NESSUNO DEI DUE le ha blurrate, il blur è un
artefatto causato proprio dalla "scarsa" risoluzione temporale della
retina. Come ha detto Nereid, i furboni che inventarono il cinema
sfruttarono proprio quest'effetto inevitabile per far credere alla
retina (prima ancora che al cervello) che le immagini scorressero in
maniera continua!
Ma, d'altra parte, non è vero che sono solo i bastoncelli ad essere
attivati al cinema? La prova? I bastoncelli non percepiscono le
variazioni di lunghezza d'onde della luce visible (er colore, 'nzomma),
quindi magari per vedere Casablanca vanno pure bene, ma per il resto
sarebbero un po' limitanti http://forum.ngi.it/smile.gif

------------------
[WLF]STURO
***@mail.com
icq# 21697411
=====

ed ecco da dove uscivano i 12 Hz che mi ricordavo io.

ciao,
c.
--
Ma questa è un'altra storia...
Vincenzoni Attilio, Esq.
2006-09-09 12:40:19 UTC
Permalink
"Conan il Ristrutturatore" <***@tortura.net> ha scritto nel
messaggio
cinetica enzimatica della cosiddetta ropsina, una proteina
rodopsina

su tutto il resto, condivido i tuoi post

Paperon de Paperoni
2006-09-04 10:19:46 UTC
Permalink
Post by a***@nospam-inwind.it
I tubi fluorescenti PL (ripiegati) lampeggiano effettivamente.
io avevo una lampada da tavolo al neon

se sulla ciabatta attaccavo anche il phon, la luce tramava, e l'effetto era
ben visibile
felice_pago
2006-09-05 08:34:33 UTC
Permalink
Il 04 Set 2006, 12:19, "Paperon de Paperoni" <***@hotmail.com> ha
scritto:
[cut]
Post by Paperon de Paperoni
io avevo una lampada da tavolo al neon
se sulla ciabatta attaccavo anche il phon, la luce tramava, e l'effetto era
ben visibile
picchiava in testa ?
e lasciava segni visibili ?

altro che zichicchiricchi


felice_pago

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Steve dei Bernardi
2006-09-03 14:46:03 UTC
Permalink
Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
Se vedi le luci lampeggiare in lontananza sconsiglio di metterti alla
guida... se ti provan con l'etilometro ti ricoverano d'urgenza :)
--
************************************************************
* Visita il sito ufficiale del gruppo: http://www.i-h-f.it *
************************************************************
Stefano Aglietti - StallonIt on IRCnet - ICQ#: 2078431
Email: ***@40annibuttati.it ***@people.it
Sites: http://www.40annibuttati.it - http://www.wordpress-it.it
http://www.lacollinaincantata.it
Amy
2006-09-03 16:36:26 UTC
Permalink
Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
Anche le stelle lampeggiano, però...
(vanno a corrente alternata le stelle? )
--
Amy

E' bello avere un orso per amico
la rana, la libellula ed un coniglio fico
uniposta
2006-09-03 20:56:24 UTC
Permalink
Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
- Non lampeggia, tremola.

E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
una sovrpposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.

Come ha detto felix, la causa del tremolio e' dovuta
a un'interposizione di strati di vapori e fumi che
modulano la luce deviandola e assorbendola

- A me la cosa appare ovvia. Ma mi sono reso conto che la
gente percepisce le cose nei modi piu' svariati e bizzarri, e
spesso aderisce alle convenzioni comuni solo in modo
formale, senza capirle, condividerle, approvarle. Finge di
comprenderle e accettarle, per non avere problemi sociali


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Conan il Ristrutturatore
2006-09-03 23:34:15 UTC
Permalink
Post by uniposta
E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
una sovrpposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.
Uh?
Come fai ad avere interferenza tra la luce (spazialmente e
temporalmente) incoerente di una lampada?

ciao,
C.
--
Ma questa è un'altra storia...
uniposta
2006-09-04 21:44:40 UTC
Permalink
[.......]
Post by uniposta
E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
una sovrpposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.
Uh?
Come fai ad avere interferenza tra la luce (spazialmente e
temporalmente) incoerente di una lampada?
- L'interferenza fra le fluttuazioni luminose, fra i tremolii.

Proietta nel tempo ogni modulazione e otterrai una curva,
un grafico. Sovrapponi le varie curve, e otterrai l'interferenza,
con relativi picchi e buchi (o valli), insomma le frange.

Se poi, anziche' in una rappresentazione seriale lineare, tu avessi
il fenomeno d'interferenza per esempio su di una superficie
piana (in presenza di forza di gravita', quindi un terreno) vedresti
formarsi un pattern, composto da colline e valli, dalle forme
variabili a seconda dei casi. Possono essere per esempio onde
regolari, come nel deserto, oppure per esempio degli insiemi
a isole tendenzialmente vermiformi, come nel caso della
distribuzione dei chicchi di grandine sul terreno durante
una grandinata (interferenze multiple fra molte sorgenti
ravvicinate, distribuzione a tappeto di eventi/fenomeni).
Se poi hai interferenze in uno spazio tridimensionale,
la cosa si diversifica ulteriormente. Eccetera...

- i fenomeni d'interferenza li ritrovi dovunque e in varie forme,
non sono un'esclusiva di questo o di quel fenomeno.
E nemmeno di un singolo modo di vedere.

- Se per qualcuno ho detto banalita' e cose ovvie, mi associo
ciao,
C.
--
Ma questa è un'altra storia...
-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Conan il Ristrutturatore
2006-09-04 23:09:09 UTC
Permalink
Post by uniposta
Post by Conan il Ristrutturatore
Post by uniposta
E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
una sovrpposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.
Uh?
Come fai ad avere interferenza tra la luce (spazialmente e
temporalmente) incoerente di una lampada?
- L'interferenza fra le fluttuazioni luminose, fra i tremolii.
Proietta nel tempo ogni modulazione e otterrai una curva,
un grafico. Sovrapponi le varie curve, e otterrai l'interferenza,
con relativi picchi e buchi (o valli), insomma le frange.
Eh, mica tanto. Perchè tra luce incoerente quello che si va a
sovrapporre non è l'ampiezza ma l'intensità, che è sostanzialmente il
quadrato dell'ampiezza. Ergo fai solo somme di numeri non negativi, e
l'interferenza distruttiva non la vedi. Anzi non vedi proprio
interferenza.

Difatti le figure di interferenza luminosa non sono facili da ottenere
in laboratorio se non si ha a disposizione un laser.

ciao,
c.
--
Ma questa è un'altra storia...
uniposta
2006-09-05 01:48:07 UTC
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Stavolta ti ho aspettato al varco e son tornato qui a notte fonda...
Post by Conan il Ristrutturatore
[.......] con relativi picchi e buchi (o valli), insomma le frange.
Eh, mica tanto. Perchè tra luce incoerente quello che si va a
sovrapporre non è l'ampiezza ma l'intensità, che è sostanzialmente il
quadrato dell'ampiezza. Ergo fai solo somme di numeri non negativi, e
l'interferenza distruttiva non la vedi. Anzi non vedi proprio
interferenza.
Post by Conan il Ristrutturatore
Difatti le figure di interferenza luminosa non sono facili da
ottenere in laboratorio se non si ha a disposizione un laser.
- Ascolta...
dimenticati delle caratteristiche delle onde di
luce, e dimenticati delle prove di laboratorio.

C'e' un osservatore, con un semplice occhio (2 occhi, va be'...),
che vede una luce a intensita' variabile nel tempo. Grossolana
finche' vuoi. La variazione che vede l'osservatore risulta
dall'interferenza di tutte quelle a cui la luce e' sottoposta
nelle decine di chilometri d'aria fra la sorgente e l'osservatore.
Quando si incrociano tutti i "chiari" vede un lampo, e
quando si incrociano tutti gli "scuri" vede un buio.
Ovviamente il lampo corrisponde alla massima trasparenza
coincidente, e il buio al massimo oscuramento coincidente.
Tutto qui.

- 'notte


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Conan il Ristrutturatore
2006-09-05 08:15:02 UTC
Permalink
Post by uniposta
- Ascolta...
dimenticati delle caratteristiche delle onde di
luce, e dimenticati delle prove di laboratorio.
C'e' un osservatore, con un semplice occhio (2 occhi, va be'...),
che vede una luce a intensita' variabile nel tempo. Grossolana
finche' vuoi. La variazione che vede l'osservatore risulta
dall'interferenza di tutte quelle a cui la luce e' sottoposta
nelle decine di chilometri d'aria fra la sorgente e l'osservatore.
Ci sono due problemi nella tua spiegazione: l'uso scorretto del termine
'interferenza' (sarebbe il caso di usare il termine sovrapposizione) e
il ragionamento circolare che tende a spiegare la variazione di
intensità come sovrapposizione di intensità variabili.

ciao,
c.
--
Ma questa è un'altra storia...
uniposta
2006-09-05 15:53:31 UTC
Permalink
[...]
Post by Conan il Ristrutturatore
Post by uniposta
C'e' un osservatore, con un semplice occhio (2 occhi, va be'...),
che vede una luce a intensita' variabile nel tempo. Grossolana
finche' vuoi. La variazione che vede l'osservatore risulta
dall'interferenza di tutte quelle a cui la luce e' sottoposta
nelle decine di chilometri d'aria fra la sorgente e l'osservatore.
Ci sono due problemi nella tua spiegazione: l'uso scorretto del termine
'interferenza' (sarebbe il caso di usare il termine sovrapposizione)
e il ragionamento circolare che tende a spiegare la variazione
di intensità come sovrapposizione di intensità variabili.
- Ascolta:
il meccanismo e' esattamente quello che ho descritto. Non e' che
"tendo", e' proprio cosi' e basta. Considerami solo il messaggero.
E quella e' un'interferenza, se non altro in termini informativi
per l'osservatore. Di "sovrapposizione" d'altra parte si dovrebbe
sempre parlare, dato che un segnale complesso lo si
puo' sempre scomporre nelle sue onde elementari,
come se mai fossero state mescolate (ed e' cosi', infatti).
La realta' non e' quella che sembra, la realta' puo' essere
vista e interpretata in molti modi diversi, e da molte
prospettive diverse. La realta' e' multidimensionale, e
anche il cervello umano e' predisposto per potersi adattare
a molti modi diversi di visione e interpretazione. Purtroppo,
da che nasciamo cercano di fissarci in testa un solo modo, e,
a quest'unico modo, quando si arriva agli istituti di formazione
superiore, cercano di incollarcene tanti altri, e per farceli
imparare cercano di spiegarci che dobbiamo prima farci
in testa dei modelli. Facevano prima e facevano meglio
a non condizionarci in quel solo modo fin da bambini.

Ad ogni modo, figurati, se non ti va di accettare determinati
formalismi fai pure. Esprimi un po' come ti pare

- io vado


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Conan il Ristrutturatore
2006-09-05 22:06:33 UTC
Permalink
Post by uniposta
il meccanismo e' esattamente quello che ho descritto. Non e' che
"tendo", e' proprio cosi' e basta.
E quella e' un'interferenza, se non altro in termini informativi
per l'osservatore.
Ah, ma se vogliamo usare parole in libertà diciamolo subito.
Interferenza, quando si parla di fenomeni ottici, ha un significato
preciso. Se non hai coerenza spaziale e temporale sufficiente non hai
interferenza tra le onde luminose.
Post by uniposta
Di "sovrapposizione" d'altra parte si dovrebbe
sempre parlare, dato che un segnale complesso lo si
puo' sempre scomporre nelle sue onde elementari,
Le sue onde elementari?
Non stai confondendo il modello con il fenomeno?
Post by uniposta
come se mai fossero state mescolate (ed e' cosi', infatti).
Mai sentito parlare di ottica non lineare?
Beato te.
Post by uniposta
Ad ogni modo, figurati, se non ti va di accettare determinati
formalismi fai pure. Esprimi un po' come ti pare
Esprimendosi come ci pare, come hai fatto tu, si finisce con il
confondere le idee a chi ha fatto la domanda.

ciao e senza offesa,
C.
--
Ma questa è un'altra storia...
uniposta
2006-09-06 20:23:12 UTC
Permalink
Il 06 Set 2006, 00:06, "Conan il Ristrutturatore" <amorte[..]> ha scritto:

[quote] [...........]
Post by Conan il Ristrutturatore
Ah, ma se vogliamo usare parole in libertà diciamolo subito.
Interferenza, quando si parla di fenomeni ottici, ha un
significato preciso. Se non hai coerenza spaziale e temporale
sufficiente non hai interferenza tra le onde luminose.
- Ah be', queste non sono parole in liberta', sono divagazioni.
Pensa che invece io prima ho tolto una libellula morente dalla
strada (ma non so se le ho fatto un gran favore). E ho visto la luna
nascente, ma e' stata presto coperta da delle nuvole stratificate
Post by Conan il Ristrutturatore
Le sue onde elementari?
Non stai confondendo il modello con il fenomeno?
- Ma tu, vieni dalla luna, o scendi dalla montagna?
Post by Conan il Ristrutturatore
Mai sentito parlare di ottica non lineare?
Beato te.
- Poi prima di tornare a casa sono anche passato
in centro, ma ci son proprio andato per niente.
Post by Conan il Ristrutturatore
Esprimendosi come ci pare, come hai fatto tu, si finisce
con il confondere le idee a chi ha fatto la domanda.
- ...disse il bue all'asino.
Post by Conan il Ristrutturatore
ciao e senza offesa,
C.
-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
uniposta
2006-09-07 22:37:58 UTC
Permalink
"L'ottimo non esiste."

Chiarisco comunque meglio per chi legge (chi
avesse gia' letto il dialogo salti il riassunto e
vada subito al chiarimento verso fine testo)...

- il quesito di partenza era :

/ se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
/ Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?

- E io risposi:

| Non lampeggia, tremola.
|
| E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
| molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
| una sovrapposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
| luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
| il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.

- Nota bene che "interferenza" e "frangia" non sono termini
esclusivi dell'interferometria ottica, pero' abitualmente
ricorrono soprattutto li', e quindi qualcuno potrebbe leggere
distrattamente il testo e rimanere colpito soltanto da quelle
due parole pensando che si stia parlando proprio di quello.
Dopo continuavo:

| Come ha detto felix, la causa del tremolio e' dovuta
| a un'interposizione di strati di vapori e fumi che
| modulano la luce deviandola e assorbendola

- Qualcunaltro obietto', ci fu un primo scambio
di battute, e, dopo, piu' avanti scrissi:

| C'e' un osservatore, con un semplice occhio (2 occhi, va be'...),
| che vede una luce a intensita' variabile nel tempo. Grossolana
| finche' vuoi. La variazione che vede l'osservatore risulta
| dall'interferenza di tutte quelle a cui la luce e' sottoposta
| nelle decine di chilometri d'aria fra la sorgente e l'osservatore.

- Mi venne risposto:

\ [..]l'uso scorretto del termine 'interferenza' (sarebbe il caso di
\ usare il termine sovrapposizione) e il ragionamento circolare
\ che tende a spiegare la variazione di intensità
\ come sovrapposizione di intensità variabili.

- Cosi' io risposi:

| [..]il meccanismo e' esattamente quello[..] E quella e'
| un'interferenza, se non altro in termini informativi per
| l'osservatore. Di "sovrapposizione" d'altra parte si
| dovrebbe sempre parlare, dato che un segnale complesso
| lo si puo' sempre scomporre nelle sue onde elementari,

- Qui il riferimento principale dovrebbe essere la teoria dei
segnali e le sue applicazioni pratiche (concentrate soprattutto
in elettronica, stanti le possibilita' delle attuali tecnologie che
riescono meglio li'. Non siamo quindi al punto, per esempio,
col caffelatte - che io non bevo da molto tempo poiche' mi da'
quasi sempre dei problemi - , di separare il caffe' dal latte).
Il riferimento principale dovrebbe essere quello ma invece no,
perche' piu' avanti concentro la questione su un altro punto:

| come se mai fossero state mescolate (ed e' cosi', infatti).

- E questo punto qua sopra e' proprio quello che voglio
spiegare meglio, terminate le ultime righe della citazione:

| La realta' non e' quella che sembra, la realta' puo' essere
| vista e interpretata in molti modi diversi, e da molte
| prospettive diverse. La realta' e' multidimensionale, e
| anche il cervello umano e' predisposto per potersi adattare
| a molti modi diversi di visione e interpretazione[.....]

- E quindi ora preciso meglio il "sovrapposte, mai mescolate":

- Dove c'e' un corpo non ce ne puo' stare un altro.
- Dove c'e' una particella non ce ne puo' stare un'altra.
- Dove c'e' un'onda non ce ne puo' stare un'altra(*).

E quindi le onde si sovrappongono, e sembra
si mescolino a formare l'onda complessa.

Guardando l'onda complessa sotto altre prospettive, da altre
angolazioni, da altri punti di vista, e in altri punti dell'onda
(insomma, filtrandola diversamente), la sua forma cambia.
Ed e' esattamente cio' che avverrebbe anche per
quell'onda complessa (creata dai vapori e dai fumi)
distribuita sui chilometri o sulle decine di chilometri
fra la sorgente luminosa puntiforme e l'osservatore
(del discorso iniziale di questo thread).

(*) L'onda sinusoidale di materia (cosiddetta "onda
elastica", di solito) e' composta da molte particelle,
per cui la vediamo come sovrapposizione "intersecata"


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
uniposta
2006-09-07 22:53:19 UTC
Permalink
"L'ottimo non esiste."

...E infatti avevo dimenticato di copiare un pezzettino di poche
righe, e cosi' ora posto di nuovo tutto sprecando banda.

---

Chiarisco comunque meglio per chi legge (chi
avesse gia' letto il dialogo salti il riassunto e
vada subito al chiarimento verso fine testo)...

- il quesito di partenza era :

/ se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
/ Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?

- E io risposi:

| Non lampeggia, tremola.
|
| E il fatto che sia un tremolio poco costante, con lampi di intensita'
| molto maggiore, e' dovuto a un'interferenza fra piu' tremolii, a
| una sovrapposizione di piu' tremolii, nella quale il lampo (picco
| luminoso) costituisce una frangia di interferenza costruttiva, e
| il buio (buco) costituisce una frangia di interferenza distruttiva.

- Nota bene che "interferenza" e "frangia" non sono termini
esclusivi dell'interferometria ottica, pero' abitualmente
ricorrono soprattutto li', e quindi qualcuno potrebbe leggere
distrattamente il testo e rimanere colpito soltanto da quelle
due parole pensando che si stia parlando proprio di quello.
Dopo continuavo:

| Come ha detto felix, la causa del tremolio e' dovuta
| a un'interposizione di strati di vapori e fumi che
| modulano la luce deviandola e assorbendola

- Qualcunaltro obietto', ci fu un primo scambio
di battute, e, dopo, piu' avanti scrissi:

| C'e' un osservatore, con un semplice occhio (2 occhi, va be'...),
| che vede una luce a intensita' variabile nel tempo. Grossolana
| finche' vuoi. La variazione che vede l'osservatore risulta
| dall'interferenza di tutte quelle a cui la luce e' sottoposta
| nelle decine di chilometri d'aria fra la sorgente e l'osservatore.
| Quando si incrociano tutti i "chiari" vede un lampo, e
| quando si incrociano tutti gli "scuri" vede un buio.
| Ovviamente il lampo corrisponde alla massima trasparenza
| coincidente, e il buio al massimo oscuramento coincidente.

- Mi venne risposto:

\ [..]l'uso scorretto del termine 'interferenza' (sarebbe il caso di
\ usare il termine sovrapposizione) e il ragionamento circolare
\ che tende a spiegare la variazione di intensità
\ come sovrapposizione di intensità variabili.

- Cosi' io risposi:

| [..]il meccanismo e' esattamente quello[..] E quella e'
| un'interferenza, se non altro in termini informativi per
| l'osservatore. Di "sovrapposizione" d'altra parte si
| dovrebbe sempre parlare, dato che un segnale complesso
| lo si puo' sempre scomporre nelle sue onde elementari,

- Qui il riferimento principale dovrebbe essere la teoria dei
segnali e le sue applicazioni pratiche (concentrate soprattutto
in elettronica, stanti le possibilita' delle attuali tecnologie che
riescono meglio li'. Non siamo quindi al punto, per esempio,
col caffelatte - che io non bevo da molto tempo poiche' mi da'
quasi sempre dei problemi - , di separare il caffe' dal latte).
Il riferimento principale dovrebbe essere quello ma invece no,
perche' piu' avanti concentro la questione su un altro punto:

| come se mai fossero state mescolate (ed e' cosi', infatti).

- E questo punto qua sopra e' proprio quello che voglio
spiegare meglio, terminate le ultime righe della citazione:

| La realta' non e' quella che sembra, la realta' puo' essere
| vista e interpretata in molti modi diversi, e da molte
| prospettive diverse. La realta' e' multidimensionale, e
| anche il cervello umano e' predisposto per potersi adattare
| a molti modi diversi di visione e interpretazione[.....]

- E quindi ora preciso meglio il "sovrapposte, mai mescolate":

- Dove c'e' un corpo non ce ne puo' stare un altro.
- Dove c'e' una particella non ce ne puo' stare un'altra.
- Dove c'e' un'onda non ce ne puo' stare un'altra(*).

E quindi le onde si sovrappongono, e sembra
si mescolino a formare l'onda complessa.

Guardando l'onda complessa sotto altre prospettive, da altre
angolazioni, da altri punti di vista, e in altri punti dell'onda
(insomma, filtrandola diversamente), la sua forma cambia.
Ed e' esattamente cio' che avverrebbe anche per
quell'onda complessa (creata dai vapori e dai fumi)
distribuita sui chilometri o sulle decine di chilometri
fra la sorgente luminosa puntiforme e l'osservatore
(del discorso iniziale di questo thread).

(*) L'onda sinusoidale di materia (cosiddetta "onda
elastica", di solito) e' composta da molte particelle,
per cui la vediamo come sovrapposizione "intersecata"


-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com




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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Toni
2006-09-05 08:19:02 UTC
Permalink
Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
Se ti riferisci alle stelle è colpa dell'atmosfera.
R.L. Deboni
2006-09-05 12:26:48 UTC
Permalink
Se fosse colpa dell'atmosfera, perche' invece i pianeti non lo fanno ?

R.L.Deboni
Post by Toni
Se ti riferisci alle stelle è colpa dell'atmosfera.
Steve dei Bernardi
2006-09-05 15:47:13 UTC
Permalink
On Tue, 05 Sep 2006 14:26:48 +0200, "R.L. Deboni"
Post by R.L. Deboni
Se fosse colpa dell'atmosfera, perche' invece i pianeti non lo fanno ?
Ecco perchè:

http://www.astrofilipadova.it/pagine/faq.html#12

PS a questo qualcuno più sopra aveva già risposto!
--
************************************************************
* Visita il sito ufficiale del gruppo: http://www.i-h-f.it *
************************************************************
Stefano Aglietti - StallonIt on IRCnet - ICQ#: 2078431
Email: ***@40annibuttati.it ***@people.it
Sites: http://www.40annibuttati.it - http://www.wordpress-it.it
http://www.lacollinaincantata.it
R.L. Deboni
2006-09-05 17:57:52 UTC
Permalink
Percio' lune molto piccole dovrebbero anche apparire tremolanti ?

R.L.Deboni
Post by Steve dei Bernardi
http://www.astrofilipadova.it/pagine/faq.html#12
PS a questo qualcuno più sopra aveva già risposto!
Steve dei Bernardi
2006-09-05 18:09:16 UTC
Permalink
On Tue, 05 Sep 2006 19:57:52 +0200, "R.L. Deboni"
Post by R.L. Deboni
Percio' lune molto piccole dovrebbero anche apparire tremolanti ?
Perchè tu le lune piccole le vedi senza strumenti ottici eh ? :)
Suvvia non trolliamo...
--
************************************************************
* Visita il sito ufficiale del gruppo: http://www.i-h-f.it *
************************************************************
Stefano Aglietti - StallonIt on IRCnet - ICQ#: 2078431
Email: ***@40annibuttati.it ***@people.it
Sites: http://www.40annibuttati.it - http://www.wordpress-it.it
http://www.lacollinaincantata.it
Polesano
2006-09-05 20:07:48 UTC
Permalink
Post by Steve dei Bernardi
On Tue, 05 Sep 2006 19:57:52 +0200, "R.L. Deboni"
Post by R.L. Deboni
Percio' lune molto piccole dovrebbero anche apparire tremolanti ?
Perchè tu le lune piccole le vedi senza strumenti ottici eh ? :)
Suvvia non trolliamo...
Eppure, non so perche', ed anche e soprattutto perche'
penso che Deboni altri non sia che il veccchio trollone Pekilan,
ebbene,
nonostante questo, virgola,
mi sa che qualcosa di vero in quello che dice c'e'.
Nella mia memoria, purtroppo molto vecchia,
c'e' qualcosa che mi ricorda che il tremolio delle stelle
ed il NON tremolio dei pianeti NON e' legato al solo
moto turbolento dell'aria.
L'avevo scritto in un post precedemnte ma poi tutti
hanno concordato sulla turbolenza dell'aria e mi sono zittito.

Eppure, in un vecchio cassettino di memoria mi sembra che
il brillio delle stelle sia legato (anche e soprattutto)
ad una proprieta' della luce emessa direttamente.
Ma qui mi ritiro perche' non ricordo nulla di piu'.
ciao a tutti escluso Deboni.
R.L. Deboni
2006-09-05 22:48:39 UTC
Permalink
E sbaglia. Le stelle sembrano tremolare, come e' stato detto in questo
thread, proprio a causa del moto turbolento dell'aria. Effetto che
diventa significativo quando la sorgente luminosa appare puntiforme.
Per essere precisi, e' come se la stella si spostasse continuamente ed
il nostro occhio lo interpreta come un brillamento.

Invece i pianeti formano una immagine cosi' grande che l'effetto di
apparente spostamento diventa trascurabile rispetto alla dimensione,
percio' l'occhio cessa di vedere un'effetto brillamento.

Pero', un pianeta molto piccolo, od una luna sarebbe nuovamente
suscettibile all'effetto brillamento ... se non che ... come giustamente
rilevato da Stefano, non risultano visibili perche' troppo poco luminosi
(emettendo solo per luce riflessa).

Per chi avesse dei dubbi, la verifica che l'effetto brillamento e'
dovuto ai moti dell'atmosfera si puo' provare in due modi:
- sulla terra: osservando che e' piu' intenso per le stelle che sono
basse rispetto all'orizzonte e quindi devono attraversare un maggiore
spessore
- nello spazio: osservando che le stelle non brillano per niente. Per
esempio, gli astronauti sulla luna, hanno potuto osservare le stelle con
una luce stabile e fissa, come quella dei pianeti (ma naturalmente, c'e'
la tesi che sulla luna non c'e' e' andato nessuno ...).

R.L.Deboni
Post by Polesano
Nella mia memoria, purtroppo molto vecchia,
c'e' qualcosa che mi ricorda che il tremolio delle stelle
ed il NON tremolio dei pianeti NON e' legato al solo
moto turbolento dell'aria.
felice_pago
2006-09-05 08:32:33 UTC
Permalink
Post by Ganoso
se si osserva la luce a notevole distanza.. sembra che lampeggia=).
Quell'effetto a cosa è dovuto? alla corrente alternata ?
la luce, onda elettromagnatica, ?, pulsa di suo,
cio' e' dovuto ai fronti d'onda !

non vado oltre perche' fisica 2 e' un op' che l'ho dato,
e non e' stto il mio miglior esame :)


felice_pago

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