Post by micheleDomanda banalissima di cui mi vergogno un po': sicuramente avrete presente
il noto gesto di avvolgere "qualcosa" con comune filo di ferro e
utilizzare delle classiche tenaglie per avvitare il filo stringendolo.
Ebbene, io sono imbranato e non ci riesco: quale è il modo per stringere
il più possibile evitando che le ganasce delle tenagli arrivino a
tranciare il filo oppure questo si rompa naturalmente per eccessiva
torsione?
Il 1 Agosto, invece di andare al mare, presentati qui:
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Un mese come stagista (ovviamente sai già che gli stagisti lavorano
gratis, riconoscenti di quello che viene loro insegnato) e al 1
Settembre tornerai a casa stanco ma abbronzato e soprattutto saprai
usare la tenaglia come un artista.
Presumo che tu non sarai disposto a seguire i buoni consigli e provo a
spiegarti a parole.
In pratica si tratta di acquisire quella sensibilità che ti consente
di avvolgere senza tranciare e di smettere di avvolgere mezzo giro
prima che il filo si spezzi.
Partiamo dal presupposto che la tenaglia deve essere quella giusta
(quindi non quella da falegname, che va bene solo per cavare i chiodi)e
deve essere anche di ottima qualità.
Un esempio scelto a caso:
http://www.knipex.com/it/labc-delle-pinze/piccola-rassegna-delle-pinze/la-pinza-tenaglia-per-ferraioli-e-cementisti/
Un piccolo trucco: la torsione deve avvenire su filo libero.
Quando senti che comncia a tirare devi piegare la tenaglia, usandola
come una leva, facendo appoggiare la bombatura esterna.
In questo modo i due fili che stai torcendo si tirano e avvicinano i
due tondini che stai legando.
Poi torci ancora un po', altro colpetto di leva, torci, ecc. ecc.
Quando senti che facendo leva non c'è più margine per ammorbidire il
filo vuol dire che sei arrivato.
Ultima torsione e "zàc", tagli di netto la parte sovrabbondante.
Come spiegazione a parole potrebbe essere poco comprensibile, ma non so
fare di meglio.
Concentrati e cerca di capire quello che volevo dire:-)
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Fabbrogiovanni