Post by l***@gmail.comPost by Albe V°Post by l***@gmail.comHo effettuato dei lavori di ristrutturazione nella mia casa, il
pavimento in ceramica di colore marrone lucido si erà sporcato
abbondantemente di calce e pittura per pareti, cosi ho deciso di
pulirlo con dell'acido cloridrico diluito in origine al 33% e poi
allungato ulteriormente con acqua. l'acido ha rimosso lo sporco, anche
se in alcuni punti ho dovuto spazzolare abbondantemente. Ho
risciacquato abbondandtemente il pavimento con acqua prima e poi con
un comune sapone per i pavimenti. Alla fine mi sono reso conto che man
mano che asciugava perdeva di lucidità, era come se fosse coperto da
una platina di sporco, bagnando di nuovo il pavimento torna a essere
bello lucido, ma quando si asciuga perde la lucidità e sembra sporco.
Forse l'acido ha portato via, o alterato il lucido dei pavimenti (di
25 anni fà). Ho provato a pulire nuovamente il pavimento con molti
altri prodotti, e anche a passare saponi che promettono di lucidare il
pavimento. Nulla ha riportato il pavimento allo stato originale, ne ad
un miglioramento sostanzialie. Devo provare a passare la cera, ma
prima volevo qualche consiglio. Sapete cosa si puo fare per far
tornare il pavimento lucido? è ovvio che è stato l'acido ad intaccare
il pavimento, perchè nei rari punti dove è stato per meno tempo il
pavimento è ancora lucido. Ma cosa è successo? ho altri pavimenti di
colore chiaro e ho passato lo stesso acido e non è successo nulla, con
cosa ha fatto reazione? con il lucido? con i vari prodotti ce sono
stati passati negli anni sul pavimento? Si può lucidare un pavimento
in ceramica?
Il muriatico toglie si qualunque sporco, ma toglie anche le cere
protettive.
L'opacizzazione è assolutamente normale, a meno che il pavimento non
sia smaltato, visto che in tal caso è lo smalto a dare il lucido e le
cere non servono.
Non si può dire niente altro finchè non si sa di che ceramica sia il
pavimento. Perchè un conto è il cotto (per il quale farebbe bene anche
un'imbibita di olio di lino prima della cera), un conto è il Klinker
(per il quale l'olio di lino scivolerebbe via e non assorbirebbe), un
conto è il porcellanato tutta massa (per il quale l'effetto che citi
sarebbe un gran brutto segno, perchè il gres porcellanato non va
incerato e deve mantenere il suo lucido originale, se l'ha), e un conto
ancora sarebbe un prodotto smaltato (il supporto, monocottura bicottura
o monoporosa che sia non influisce), per il quale appunto il lucido è
una peculiarità dello strato vetroso superficiale e non dovrebbero
servire le cere.
Da come lo descrivi (pavimento di 25 anni 'marrone scuro'), viene da
pensare al cotto. Nel qual caso, ci sono diverse cose fattibili, se il
problema è leggero e non è già un vero e proprio danno.
Ciao
Alberto
--
Thomas Fuller: Ci sono persone che sono state considerate coraggiose
perchè avevano troppa paura per scappare.- Nascondi testo citato
- Mostra testo citato -
Sei stato molto chiaro,
onestamente non credo che ruisciro a capire che tipo di pavimento è,
io non ne so molto e credo ce l'unico modo per un esperto è vederlo di
persona, non saprei come descrivelo.
Di certo c'è che come hai menzionato sopra, il pavimento in origine
era coperto da uno strato vetroso, non credo fosse cera, o prodotto
lucidante che con il tempo si rimuove. Mi sa che non è il Klinker,
perchè lo conosco e direi che è diverso, il mio è come detto
vetrificato (forse porcellanato non lo so) e quindi liscio anche se
non molto regolare, il Klinker se non erro è ruvido o leggermente
bucciato e non ha una finitura lucida nel senzo di una platina sopra.
non so se è cotto, ma se lo fosse casa posso fare?
(io non direi che il danno è leggero) le mattonelle coprono tutto il
corridoio e la sala, per circa 80% sono state danneggiate, e sono
brutte, ma come detto se bagnate sono stupende.... Forse potrei tenere
sempre casa allagata ;-),
(se trovo foto di mattonelle simili alle mie la posto il link cosi
magari capiamo che materiale è)
Partiamo col beneficio di inventario legato al non avere identificato
il prodotto. E non è cosa da poco.
Vediamo come è possibile darti una mano a identificare il tipo di
ceramica:
Il più facile da identificare è lo smaltato. I prodotti smaltati (ad
esempio le 'maioliche', o le piastrelle da bagno di una volta) hanno la
massa della piastrella bianca o rossa (rossa oramai non esiste più, ma
25 anni fa...), mentre l'estetica è data esclusivamente dallo smalto
superficiale. In sostanza la massa serve solo a tenere insieme la
piastrella, mentre lo smalto serve al colore o alla decorazione. Lo
smalto non è altro che 'vetro' colorato, quindi è altamente
improbabile, per non dire impossibile, che perda lucentezza per il
muriatico. E normalmente non va neppure lucidato, quindi non avrebbe
senso il tuo riferire di prodotti lucidanti applicati nel tempo.
Un po' più difficile è capire di quale prodotto si tratti fra i non
smaltati.
Innanzitutto, 25 anni fa il porcellanato tutta massa era quasi
inesistente. Tenderei ad escluderlo.
Restano il klinker ed il cotto. Meccanicamente, sono entrambi prodotti
estrusi, quindi entrambi hanno un profilo caratteristico (ma una volta
posato non lo vedi più), ad esempio le sagomature di presa inferiori
sono solo in un verso e molto 'grossolane'.
Indicativamente, diciamo che il klinker ha un impasto molto più
pesante, molto meno plastico, e quindi cuoce a temperature molto
elevate, ottenendo un effetto vetrato notevole. Il fatto che la
superficie sia liscia o 'bucciata' non è significativo, quello dipende
da come viene prodotto.
Per distinguere i due prodotti, diciamo che il klinker è vetroso,
liscio al tatto, molto freddo, non assorbe assolutamente niente, è
adatto agli esterni (non assorbendo non crepa col gelo).
Il cotto è invece decisamente poroso, se non cerato è ruvido al tatto,
è altamente assorbente, è medio-caldo, non è adatto agli esterni (crepa
col gelo).
Propenderei per quest'ultimo prodotto.
In tal caso, il lavaggio con muriatico va bene, ma con diluizioni non
esagerate. L'aver rimosso il lucido non è un problema, in quanto il
lucido non è una caratteristica del cotto, ma della cera che vi viene
applicata.
A questo punto, dopo aver accertato che tutto sia pulito per bene, ti
consiglio di tornare a lavare con abbondante acqua fra un paio di
giorni, in modo da togliere eventuali resti di acido o di sporco nelle
porosità.
Poi aspetti 10-20 giorni che il cotto si asciughi perfettamente.
A questo punto procederedi come si faceva una volta, che alla fin fine
mi sa che sia ancora la cosa migliore, spalmando olio di lino cotto con
uno straccio. Spargine pur tanto, che comunque verrà assorbito. Vedrai
da subito un effetto stupefacente sul colore, che tornerà come nuovo.
Aspetta 24h che l'olio sia assorbito, e stendi la cera sul pavimento.
Esistono diverse cere, alcune da dare a mano e lucidare quando
asciutte, altre da dare a macchina. Vedi tu come riesci ad
organizzarti.
C'è chi salta il passaggio dell'olio, e passa direttamente la cera. A
me non piace, il risultato non è eterno come con l'olio, e se la cera
si consuma e non viene ripristinata ti trovi il pavimento macchiato.
La cera andrebbe ridata, ogni due anni circa, nei punti di maggior
abrasione (ingressi, corridoi).
Ciao
Alberto
--
L'economia sa tutto di te e tu non sai niente dell'economia. La tua
banca sa tutto di te, di quanti soldi hai, e quando li spendi; ma tu
non sai niente di cosa fa la banca dei tuoi soldi e dove li mette, e se
ce li ha!