chopin
2006-07-27 15:33:03 UTC
Ciao a tutti.
Tre anni fa ho comprato la mia casa attuale. La ho ristrutturata ed ho
rifatto l'impianto elettrico.
L' "elettricista" (come si fa chiamare lui) mi ha rilasciato la
dichiarazione di conformità, ma ritengo che ne possa ben d'onde fare
usi impropri, in quanto :
1) nel condominio non c'e' l'impianto di terra. L'elettricista ha detto
che lui ha predisposto tutti i cablaggi con i conduttori giallo-verdi e
che, quando e se porteranno la terra mi basterà collegarli.
2) stranamente, nella distribuzione dell'energia nel mio palazzo, non
ho fase e neutro, ma doppia fase, proveniente da una trifase a 220 V.
Come faccio a dire ciò ? Misurando la tensione tra i due fili che mi
entrano in casa, rispetto ad una massa "virtuale" dei tubi dell'acqua,
le tensioni sono perfettamente simmetriche, a 127 V. Inoltre, con il
cercafase, il cacciavite si illumina su tutti e due i fili.
Il fatto è che la palazzina è stata costruita negli anni 50 e che, da
allora, nessuno ha mai provveduto ad adeguare l'impianto.
Il nostro amministratore sostiene che, essendo un palazzo vecchio che
non aveva la terra, e non essendo mai stati fatti lavori di rifacimento
delle scale, c'e' una norma "deroga" per cui non siamo fuorilegge.
E' vero ?
Ammesso che la legge dica che va tutto bene, io adesso della terra
"predisposta" ho più paura che altro.
Infatti, se un qualunque eletrodomestico avesse una dispersione
sull'involucro, questa dispersione potrebbe propagarsi a tutti gli
elettrodomestici, rivestimenti, aste, tubi di casa, senza che il
differenziale scatti !!!!
Meglio sarebbe, allora, finchè non c'e' una vera terra, non collegarla
?
Ho appena installato due condizionatori sulla terrazza condominiale. La
terra la ho cablata, ma al quadro non la ho connessa, la ho lasciata
"flottante". Ho fatto bene ?
Che problemi comporta avere due fasi invece di fase e neutro, a parte
la protezione da scosse nei bulbi dei portalampade ?
Vi ringrazio,
Enzo
Tre anni fa ho comprato la mia casa attuale. La ho ristrutturata ed ho
rifatto l'impianto elettrico.
L' "elettricista" (come si fa chiamare lui) mi ha rilasciato la
dichiarazione di conformità, ma ritengo che ne possa ben d'onde fare
usi impropri, in quanto :
1) nel condominio non c'e' l'impianto di terra. L'elettricista ha detto
che lui ha predisposto tutti i cablaggi con i conduttori giallo-verdi e
che, quando e se porteranno la terra mi basterà collegarli.
2) stranamente, nella distribuzione dell'energia nel mio palazzo, non
ho fase e neutro, ma doppia fase, proveniente da una trifase a 220 V.
Come faccio a dire ciò ? Misurando la tensione tra i due fili che mi
entrano in casa, rispetto ad una massa "virtuale" dei tubi dell'acqua,
le tensioni sono perfettamente simmetriche, a 127 V. Inoltre, con il
cercafase, il cacciavite si illumina su tutti e due i fili.
Il fatto è che la palazzina è stata costruita negli anni 50 e che, da
allora, nessuno ha mai provveduto ad adeguare l'impianto.
Il nostro amministratore sostiene che, essendo un palazzo vecchio che
non aveva la terra, e non essendo mai stati fatti lavori di rifacimento
delle scale, c'e' una norma "deroga" per cui non siamo fuorilegge.
E' vero ?
Ammesso che la legge dica che va tutto bene, io adesso della terra
"predisposta" ho più paura che altro.
Infatti, se un qualunque eletrodomestico avesse una dispersione
sull'involucro, questa dispersione potrebbe propagarsi a tutti gli
elettrodomestici, rivestimenti, aste, tubi di casa, senza che il
differenziale scatti !!!!
Meglio sarebbe, allora, finchè non c'e' una vera terra, non collegarla
?
Ho appena installato due condizionatori sulla terrazza condominiale. La
terra la ho cablata, ma al quadro non la ho connessa, la ho lasciata
"flottante". Ho fatto bene ?
Che problemi comporta avere due fasi invece di fase e neutro, a parte
la protezione da scosse nei bulbi dei portalampade ?
Vi ringrazio,
Enzo