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Cinesi 1980
(troppo vecchio per rispondere)
Alvin
2024-11-19 10:28:42 UTC
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Nel 1980 ho comperato in un negozietto di Firenze un mazzo di cavetti
con coccodrilli isolati. Me lo ricordo perchè ai tempi era il primo che
aveva tanta roba cinese a prezzo basso ed era una meraviglia.
Poi non li ho usati perchè in pratica erano una merdaccia, filo che
portava pochi ampere, denti che prendevano male. Ho appeso il mazzo in
garage e li sono rimasti.

Oggi avevo bisogno di coccodrilli da buttare e sono venuti buoni, belli
stagionati.
Alcuni hanno il cappuccio indurito, ma non tutti.

Sorpresa: rispetto ai cavetti analoghi che mi sono poi capitati negli
anni, che ho continuato a considerare delle merdacce visto che erano
sempre peggio come qualità, questi risultano con il filo più grosso e
il coccodrillo ben allineato. Mi sembrano buoni.

Ma allora 40 anni fa, per considerarli da rottamare, a cosa ero abituato?

https://drive.google.com/file/d/1iybBVfjMv9KXI3NYDzt7_yrPUTAVSTwN/view?usp=sharing
Giacobino da Tradate
2024-11-19 10:50:07 UTC
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Il giorno Tue, 19 Nov 2024 11:28:42 +0100
Post by Alvin
Nel 1980 ho comperato in un negozietto di Firenze un mazzo di cavetti
con coccodrilli isolati ... Ma allora 40 anni fa, per considerarli da rottamare, a cosa ero
abituato?
Io nel 1980 i cavetti me li facevo da solo, col coccodrillo nudo e
gli spezzoni di filo riciclati (della lavatrice non si buttava via
niente).

Aggiungo che nel 1980 i cinesi PRC non c'erano ancora, perche' erano
ancora tutti a scuola a studiare. Saranno stati TAIWANESI, e i taiwanesi
nella mia esperienza hanno sempre lavorato bene, sia in elettronica sia
con i prodotti da ferramenta, alcuni li ho ho ancora in uso.
--
Per belta' di donna molti si rovinarono (Ecclesiastico 9,8)
E. Delacroix
2024-11-19 10:57:08 UTC
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Post by Alvin
Nel 1980 ho comperato in un negozietto di Firenze un mazzo di cavetti
con coccodrilli isolati. Me lo ricordo perchè ai tempi era il primo che
aveva tanta roba cinese a prezzo basso ed era una meraviglia.
Poi non li ho usati perchè in pratica erano una merdaccia, filo che
portava pochi ampere, denti che prendevano male. Ho appeso il mazzo in
garage e li sono rimasti.
Oggi avevo bisogno di coccodrilli da buttare e sono venuti buoni, belli
stagionati.
Alcuni hanno il cappuccio indurito, ma non tutti.
Sorpresa: rispetto ai cavetti analoghi che mi sono poi capitati negli
anni, che ho continuato a considerare delle merdacce visto che erano
sempre peggio come qualità, questi risultano  con il filo più grosso e
il coccodrillo ben allineato. Mi sembrano buoni.
Ma allora 40 anni fa, per considerarli da rottamare, a cosa ero abituato?
https://drive.google.com/file/d/1iybBVfjMv9KXI3NYDzt7_yrPUTAVSTwN/view?
usp=sharing
Ti resta solo di fare la prova "calamita". Se la calamita li attira i
fili sono ferraccio placato rame, cioè hai una bella resistenza che ti
porterà fuori strada nelle misure ...
--
E. Delacroix
Giacobino da Tradate
2024-11-19 11:06:32 UTC
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Il giorno Tue, 19 Nov 2024 11:57:08 +0100
Post by E. Delacroix
Ti resta solo di fare la prova "calamita". Se la calamita
Oh Delacroix

nel 1980 nessuno avrebbe pensato a placcare in rame un fil di
ferro, avendo il rame gia' pronto e a buon mercato.
--
Per belta' di donna molti si rovinarono (Ecclesiastico 9,8)
PMF
2024-11-19 11:15:11 UTC
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Post by Giacobino da Tradate
Il giorno Tue, 19 Nov 2024 11:57:08 +0100
Post by E. Delacroix
Ti resta solo di fare la prova "calamita". Se la calamita
Oh Delacroix
nel 1980 nessuno avrebbe pensato a placcare in rame un fil di
ferro, avendo il rame gia' pronto e a buon mercato.
Diavolo, è vero. ci avevamo fatto un colpo di stato per il rame del Cile! gh :)

Paolo

P.S. non ho voglia di sfrucugliare le tabelle dei prezzi del rame a valori
costanti, ma non sono sicurissimo che nel 1980 (seconda crisi petrolifera)
andasse tutto così liscio
E. Delacroix
2024-11-25 11:15:08 UTC
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Post by Giacobino da Tradate
Il giorno Tue, 19 Nov 2024 11:57:08 +0100
Post by E. Delacroix
Ti resta solo di fare la prova "calamita". Se la calamita
Oh Delacroix
nel 1980 nessuno avrebbe pensato a placcare in rame un fil di
ferro, avendo il rame gia' pronto e a buon mercato.
Giustissimo, Giacobino, ma la comunicazione che implicitamente tiene
conto degli annessi e connessi è infine più efficiente. Se l'OP
decidesse di ampliare la sua dotazione di quei quasi inutili accessori
sa che potrebbe esserci un problema ... :) :)
--
E. Delacroix
Alvin
2024-11-19 11:28:30 UTC
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Post by E. Delacroix
Ti resta solo di fare la prova "calamita". Se la calamita li attira i
fili sono ferraccio placato rame, cioè hai una bella resistenza che ti
porterà fuori strada nelle misure ...
A quel tempo non si pensava nemmeno di fare porcherie perchè chi
l'avesse venduto si perdeva tutti i clienti al volo.
Ho una matassa di Pirelli FROR 3x2.5 del 1996, più flessibile e morbido
di quello che si trova adesso, si sbuccia facilmente, ha fili più
sottili e in numero maggiore.

Poi Pirelli Cavi ha chiuso.

Roba buona se ne trova ancora, ma cooosta.
Oscaracciato
2024-11-20 11:26:56 UTC
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Post by Alvin
Poi Pirelli Cavi ha chiuso.
non proprio, dai :-) ha solo cambiato nome.
--
Oscar
aka uOscar
aka Oscaracciato
Alvin
2024-11-20 21:15:58 UTC
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Post by Oscaracciato
Post by Alvin
Poi Pirelli Cavi ha chiuso.
non proprio, dai :-) ha solo cambiato nome.
Cambiato nome - cambiato qualità. Fine.
Roberto Deboni DMIsr
2024-11-20 14:37:33 UTC
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On 2024-11-19, Alvin <***@nest.it> wrote:

8>< ----
Post by Alvin
Poi Pirelli Cavi ha chiuso.
Ma neanche per sogno!

Pirelli Cavi, nata nel 1879, non ha mai avuto difficolta' a vendere.
Ma nel 2005 Tronchetti Provera voleva espandere internazionalmente
il settore dei copertoni e per questo aveva bisogno di liquidita'.
E scelse di liberarsi completamente del settore cavi.

E lo fece in modo rapido: dando solo due settimane di scadenza
per le offerte dall'annuncio. Questo ha tagliato fuori gli
interessati industriali, lasciando in lizza solo le societa'
di investimento, che in quei anni godevano di un periodo d'oro.

Alla fine, si finalizzano 6 offerte non vincolanti, di cui 3
entrano nel confronto finale: Goldmann Sachs, Texas Pacific e
Bain Capital. La trattativa fu dura, con Pirelli avendo il
coltello dalla parte del manico (chiarisco: Pirelli Cavi non era
una impresa decotta, ma aveva finito un periodo di tre anni di
ristrutturazione, dopo una crescita selvaggia).

Nel Giugno 2005, Goldman Sachs accetta il valore di €1,3 miliardi
(incluso €0,69 miliardi di debiti), come unico investitore e si
prende l'intero ramo cavi.
Che resta in Italia, cambiando solo il nome: Prysmian (che
deriva da "Prysm", prisma, con "ian" a suggerire che e' un
qualcosa in movimento).

Nel 2006, Goldman propone ai dirigenti di acquistare il 7,5%
delle azioni della controllante. Il direttore e altri
17 accettano. Nel giro di due anni il debito viene assorbito
e la societa' viene quotata in borsa, con Mediobanca come
collocatore. Il prezzo di 15 euro per azione risulta in
richieste di acquisto quattro volte la quantita' offerta.
La capitalizzazione risultante era di €2,7 miliardi di
azioni ovvero €3,7 miliardi di azienda (contando €1 miliardo
di debito). Goldman con la quotazione in borsa vende il
46% delle sue azioni, tenendo il resto per una futura salita
delle quotazioni. Che la soddisfa nel 2010, quando Goldman
Sachs rimane solo con un 12% delle azioni, da quel momento
un investitore ordinario. Il controllo della Prysmian
dal 2010 e' tutto in mano ai 18 uomini, dirigenti e
direttore, che avevano acquistato quella quota di azioni
di controllo. E mi pare una delle prime esperienze
italiane di una azienda che deve rispondere a tanti piccoli
azionisti e non in mano a pochi grossi investitori.
Notare che Prysmian e' entrata subito nell'indice MIB di
S&P cioe' l'indice delle maggiori aziende italiane.

Nel 2011, Prysmian prende il controllo della olandes Draka
per un valore di €0,84 miliardi (a quel tempo la quarta
realta' nel mondo di cavi e fibre ottiche).

Nel 2017, Prysmian acquista la sua concorrente americana
General Cable per un valore di €3 miliardi, consolidando
cosi' la posizione di Prysmian come prima azienda nel
mondo del settore cavi (lo era gia' prima della acquisizione,
tanto piu' avendo acquistato il quarto in classifica,
come quarto era la Draka suo tempo).

Oggi il quartiere generale della Prysmian e' sempre a Milano,
i suoi dirigenti sono italiani. Fatturato di €15 miliardi
con 30'000 dipendenti sparsi su 112 stabilimenti in tutto
il mondo. In Italia ha stabilimenti in Piemonte (Quattordio
ex Alfacavi), Lombardia (TecnoBI), Toscana (a Livorno),
Campania (a Pignataro Maggiore e a Pozzuoli Arco Felice) e
Puglia (a Giovinazzo). Ha poi stabilimenti in Francia,
Germania, Olanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria,
Romania, Slovacchia, Regno Unito, Spagna, Portogallo,
Tunisia, Estonia e ne aveva uno in Russia (ma quale
sara' lo stato oggi ?). Ho dimenticato il trittico
scandinavo: Finlandia, Norvegia e Svezia.
Poi ci sono Asia, Africa e le due Americhe.
E ovviamente anche in Australia (con uno
stabilmento a Dee Why vicino Sydney).

<https://www.prysmian.com/it>

Quindi, quando scrive "Pirelli Cavi" ha chiuso,
cosa intende dire ?

Se vede un cavo Prysmian, e' un cavo di una azienda
italiana che una volta andava sotto il nome di
Pirelli Cavi.
Claudio
2024-11-26 09:47:51 UTC
Permalink
Post by Alvin
Nel 1980 ho comperato in un negozietto di Firenze un mazzo di cavetti
con coccodrilli isolati. Me lo ricordo perchè ai tempi era il primo che
aveva tanta roba cinese a prezzo basso ed era una meraviglia.
Ora mi metti curiosità su quale era il negozio, perché io ho ricordi più
verso gli anni 90 con d-mail per le cinesate a offerta e Paoletti (tra
l'altro unico negozio di elettronica ancora esistente) con roba di tutti
i tipi anche importazioe primo prezzo.
liftman
2024-11-26 12:23:30 UTC
Permalink
Post by Claudio
Post by Alvin
Nel 1980 ho comperato in un negozietto di Firenze un mazzo di cavetti
con coccodrilli isolati. Me lo ricordo perchè ai tempi era il primo
che aveva tanta roba cinese a prezzo basso ed era una meraviglia.
Ora mi metti curiosità su quale era il negozio, perché io ho ricordi più
verso gli anni 90 con d-mail per le cinesate a offerta e Paoletti (tra
l'altro unico negozio di elettronica ancora esistente) con roba di tutti
i tipi anche importazioe primo prezzo.
C'era pure Melchioni (o forse il nome era diverso..) in via Baracca che
vendeva roba "elettronica" sfusa a prezzi stracciati.
--
In attesa del "rifornimento" chi guida elettrico ingrasserà come un maiale!!
Claudio
2024-11-26 15:06:51 UTC
Permalink
Post by liftman
C'era pure Melchioni (o forse il nome era diverso..) in via Baracca che
vendeva roba "elettronica" sfusa a prezzi stracciati.
Vero quasi all'inizio, un tempo ce ne stava tanti: STIAC, PTE, Casa del
radioamatore per il surplus ...adesso c'è rimasto giusto Paoletti dopo
che ha chiuso anche l'elettrotecnica.
liftman
2024-11-26 17:51:45 UTC
Permalink
Post by Claudio
Post by liftman
C'era pure Melchioni (o forse il nome era diverso..) in via Baracca
che vendeva roba "elettronica" sfusa a prezzi stracciati.
Vero quasi all'inizio, un tempo ce ne stava tanti: STIAC, PTE, Casa del
radioamatore per il surplus ...adesso c'è rimasto giusto Paoletti dopo
che ha chiuso anche l'elettrotecnica.
Caspita, non citi la GBC (via milanesi, ma se non erro, si trasferirono
in via G. Da Empoli), che hai tempi era la più rifornita (anche se
c'erano 2-3 commessi, che giravano ininterrottamente tra gli scaffali,
senza fare una sega...), poi mettiamoci pure l'Elettronica Cento Stelle,
ma + che altro si misero a vendere computer, nel periodo Sinclair, C=64,
Amiga, ecc. ecc. Ha chiuso da tempo.

La PTE era quella in via Sano di Pietro? perchè una sigla simile (forse
CPE) mi pare fosse un negozio che vendeva kit di nuova elettronica, in
via Ragazzi del '99, ma i ricordi sono sbiaditissimi ormai...
--
In attesa del "rifornimento" chi guida elettrico ingrasserà come un maiale!!
Termoregolato
2024-11-27 23:28:18 UTC
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perché io ho ricordi più verso gli anni 90 con d-mail per le cinesate a
offerta e Paoletti (tra l'altro unico negozio di elettronica ancora
esistente) con roba di tutti i tipi anche importazioe primo prezzo.
Quello che era in via il Prato (insomma, alla rotonda alla fine di via
Palazzuolo...) era il Paoletti pre-trasferimento?
liftman
2024-11-27 23:41:32 UTC
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Post by Termoregolato
Quello che era in via il Prato (insomma, alla rotonda alla fine di via
Palazzuolo...) era il Paoletti pre-trasferimento?
Si
--
In attesa del "rifornimento" chi guida elettrico ingrasserà come un maiale!!
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