Post by gildetta cosi... ma adesso la spiego meglio.
dura e molto tempo
col mio trapano da 3 joule : si puo fare ma sempre molto tempo. col
demolitore bosch da 8,3 joule si fa che è un piacere.
pero' mi è rimasta una curiosita? quanti j in una martellata data da una
persone media di 75 kg di peso con una mazzetta da 500 grammi su una punta ?
Il problema piu' difficile e' stimare la velocita' del colpo.
Ho fatto alcune misurazioni e prove, con questi dati:
- raggio del movimento compiuto dalla testa = 70 cm
- angolo completo descritto = 120 gradi
- ritmo di battuta sostenibile 1 colpo al secondo
- stima rapporto tra movimento di ricarica e battuta = circa 3
(questa e' la parte piu' difficile, senza cronometrare, ho la
sensazione che il valore sia ben maggiore di 3, specie se il
colpo e' dato con estrema decisione)
Allora, il percorso della testa mazza si ha dividendo il perimetro
della circonferenza per il rapporto tra 360 e 120 gradi, ovvero 3
Quindi (2 * Pi-greco * 0,7) / 3 = 1,47 metri
Se tenete il manico a meta altezza, facciamo un 55-60 cm e diventa:
(2 * Pi-greco * 0,55) / 3 = 1,15 metri
Se poi fatte colpi meno slanciati (90 gradi di angolo ?),
allora dividete per 360/90 = 4
(2 * Pi-greco * 0,55) / 4 = 0,86 metri
Insomma a seconda della tecnica e di come si tiene la massa, il
percorso varia da 0,86 ad 1,47 metri.
Ma restiamo sul colpo "potente" di 1,47 metri dato con buona "leva".
La stima che il tempo di ritorno e' circa 3 volte il tempo di andata
ci permette di stimare in circa 0,25 secondi il tempo in cui gli
1,47 metri sono percorsi, da cui la velocita' calcolata supponendo
costante, sarebbe pari a: 1,47/0,25 = 5,86 m/s
(e siamo gia' ben oltre il m/s).
Ma se applichiamo una forza costante ad un oggetto, il movimento non e'
costante, bensi' accelerato e qui cominciano i problemi per alcuni :-)
Per semplicita' consideriamo l'accelerazione costante (in realta'
si tende ad accelerare ulteriormente verso la fine del movimento, ma
qui ci toccherebbe fare una ulteriore stima). La velocita', istante
per istante e' data dalla (supponendo zero la velocita' iniziale)
v = a * t
ma abbiamo solo una stima per t = 0,25, ma ci manca sia v che a.
C'e' pero' la relazione sugli spazi percorsi:
s = (a * t * t) / 2
ove e' noto anche s = 1,47, da cui:
a = (s * 2) / (t * t) =
(1,47 * 2) / (0,25 * 0,25) = 2,93 / 0,06 = 46,91 m/s2
Percio' la velocita' finale al momento dell'impatto sara':
v = 46,92 * 0,25 = 11,73 m/s
A questo punto abbiamo una idea della energia cinetica accumulata
al momento dell'impatto:
E = (m * v * v) / 2 = (0,5 * 11,73 * 11,73) / 2 = 34,39 J
E questo ritengo e' un valore minimo.
Nota: il ritmo di 1 colpo al secondo e' piu' che altro per trovare un
limite superiore al tempo di durata del colpo. La ratio e' la seguente:
se riesco (ed e' fattibile) dare un colpo al secondo, con un rapporto
descrito di 3 per la ricarica ed 1 per il colpo, significa che il tempo
impiegato per scaricare un colpo, anche se il ritmo fosse un piu' calmo
0,5 colpi al secondo, e' come minimo inferiore ai 0,25 secondi.
In realta' sono quasi sicuro che quando diamo colpi decisi, siamo
dell'ordine del decimo di secondo e quindi l'accelerazione impressa
sfiora i 300 m/s2, che nel caso del braccio "corto" e raggio ridotto
non scende sotto un rispettabile 172 m/s2, con velocita' finali
tra i 30 m/s (braccio lungo ed ampio) ed i 17 m/s (braccio corto e stretto)
Ricavatevi le energie di impatto ... :-)
Insomma, personalmente, se non ho un martello demolitore professionale
in buone condizioni, ho sempre preferito il mio braccio :-)
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Roberto Deboni