Discussione:
umidità di risalita
(troppo vecchio per rispondere)
urantia
2020-08-25 13:18:41 UTC
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qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
Apteryx
2020-08-25 13:21:12 UTC
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Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
evitare che l'acqua arrivi e risalga

e si può fare con barriere fisiche resine pià o meno mirabilanti oppure
trincee e semplici regimentazioni

ma non esiste un manuale, perché ogni caso fa storia a sè
ggufo
2020-08-25 13:26:29 UTC
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On Tue, 25 Aug 2020 15:21:12 +0200 in article <ri3388$tda$1
@news.fcku.it> Apteryx <***@k12.au> says...
Post by Apteryx
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
evitare che l'acqua arrivi e risalga
e si può fare con barriere fisiche resine pià o meno mirabilanti oppure
trincee e semplici regimentazioni
ma non esiste un manuale, perché ogni caso fa storia a sè
ho letto che le resine siano un bidone. ma non mi intendo della materia,
riporto solo quel che ho sentito dire.
prima si facevano i tagli del muro alla base, che ora sono stati
vietati, penso dopo il terremoto di modena
Soviet_Mario
2020-08-25 18:42:39 UTC
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Post by ggufo
On Tue, 25 Aug 2020 15:21:12 +0200 in article <ri3388$tda$1
@news.fcku.it> Apteryx <***@k12.au> says...
Post by Apteryx
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
evitare che l'acqua arrivi e risalga
e si può fare con barriere fisiche resine pià o meno mirabilanti oppure
trincee e semplici regimentazioni
ma non esiste un manuale, perché ogni caso fa storia a sè
ho letto che le resine siano un bidone. ma non mi intendo della materia,
dipende da come le applicano : di certo non vanno spennellate. Bisogna
fare 2-3 righe di fori sfasati, belli fitti, a base muro, flangiare dei
boccagli e appenderci dei flebo erogatori.
Post by ggufo
riporto solo quel che ho sentito dire.
prima si facevano i tagli del muro alla base, che ora sono stati
vietati, penso dopo il terremoto di modena
ah ecco .... ma 'mfatti, desolidarizzare tutto da terra mi sembra una
stronzata, basta che si muova un po' il terreno e si sfasano i muri :)
--
la firma la setto dopo
ggufo
2020-08-25 19:27:47 UTC
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Post by Soviet_Mario
Post by ggufo
ho letto che le resine siano un bidone. ma non mi intendo della materia,
dipende da come le applicano : di certo non vanno spennellate. Bisogna
fare 2-3 righe di fori sfasati, belli fitti, a base muro, flangiare dei
boccagli e appenderci dei flebo erogatori.
sì avevo letto diverse cose, ma c'è il rischio che non arrivi a tutti i
mattoni, e peggio coli in qualce fessura interna giù nel terreno
vanificando tutto, magari dove ci sarebbe dovuta essere la malta. poi
fanno un odoraccio terribile, anche quelli che dicono essere in
soluzione acquosa, e poi devi fare il trattamento più volte a distanza
di tempo, e comunque non raggiungi tutti i mattoni. poi ho sentito dire
che in realtà non funzionano
Post by Soviet_Mario
ah ecco .... ma 'mfatti, desolidarizzare tutto da terra mi sembra una
stronzata, basta che si muova un po' il terreno e si sfasano i muri :)
l'ho sempre pensato e ho anche litigato con un ingegnere che continuava
a ripetermi che la casa ha solo sforzi verticali e non laterali. io non
ci credo in assoluto e comunque bastano anche quei piccoli terremotini
che abbiamo su tutta le penisola per provocare dei movimenti laterali
Soviet_Mario
2020-08-25 22:22:33 UTC
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Post by ggufo
Post by Soviet_Mario
Post by ggufo
ho letto che le resine siano un bidone. ma non mi intendo della
materia,
Post by Soviet_Mario
dipende da come le applicano : di certo non vanno spennellate. Bisogna
fare 2-3 righe di fori sfasati, belli fitti, a base muro, flangiare dei
boccagli e appenderci dei flebo erogatori.
sì avevo letto diverse cose, ma c'è il rischio che non arrivi a tutti i
mattoni,
non se lavori bene : con 3 file di fori un certo spessore è investito da
4 direzioni (nelle altre 2 c'è aria e non contano)
Post by ggufo
e peggio coli in qualce fessura interna giù nel terreno
vanificando tutto, magari dove ci sarebbe dovuta essere la malta. poi
fanno un odoraccio terribile, anche quelli che dicono essere in
ma certo che a volte sembra che vai a trovare i problemi più surreali eh.

Fa un lieve odore di alcool, perché libera alcool, ma non per le perdite,
semplicemente agisce così. Ad ogni modo è tutta roba volatile salvo la
silice, e una volta aereato finita lì.

Non credo che durante l'erogazione i locali siano abitabili.
L'ortosilicato etilico potrebbe avere una modesta tossicità, che però
vista l'alta esposizione non è accettabile
Post by ggufo
soluzione acquosa, e poi devi fare il trattamento più volte a distanza
diciamo che il trattamento è lungo (giorni, forse più) proprio per la
necessità di permeare il muro. Tuttavia se ben fatto, non "scade" nel
tempo. La silice colloidale tura i pori e bon

attenzione (visto che sopra avevi parlato di iniettare RESINE) a non
confondere il trattamento turapori con quelli di consolidamento di muri
incoerenti, muri a sacco, a scarpa e merda varia. Lì sì, iniettano
effettivamente resine adesive fluide (ma con pistoni penso, non a caduta,
perché sono cmq viscose) e si infilano in modo non uniforme ma va bene
così. Dove è compatto ne serve poca e ne entra poca, dove è farinoso ne
entra di più e lega di più. Non credo sia anche trattamento antiumidità
cmq (così come quello anti umido non è particolarmente efficace come
consolidante)
Post by ggufo
di tempo, e comunque non raggiungi tutti i mattoni. poi ho sentito dire
che in realtà non funzionano
probabilmente li recensiva uno che non ha la possibilità di metterli in
atto :)

per dire : non ho ancora sentito un muratore dire che la resina espansiva
uretek sia efficace, e, casualmente, nessuno di loro la vendeva o aveva
amici che potevano applicarla.
Ma le pochissime ditte che fanno consolidamento sotterraneo per
iniezione, dicono che se non dosata alla perfezione può sollevare il
terreno così tanto da causare lesioni strutturali (costa uno sfracello
pure lei, anche per le dosi mastodontiche, e mi fa ecologicamente orrore
come intervento .... però capisco che se ti va giù la casa per
assestamenti sotterranei della falda aquifera non te ne fotte molto in
quel senso).
Post by ggufo
Post by Soviet_Mario
ah ecco .... ma 'mfatti, desolidarizzare tutto da terra mi sembra una
stronzata, basta che si muova un po' il terreno e si sfasano i muri :)
l'ho sempre pensato e ho anche litigato con un ingegnere che continuava
a ripetermi che la casa ha solo sforzi verticali e non laterali. io non
si si, quando è tutto statico si .... chiaramente ecludiamo archi, volte
a botte e crociera (a meno che non abbiano chiavi da paura), perché
quelle scaricano esattamente sui fianchi e se il muro non è solidale a
terra e non ci sono tiranti, la casa ti si apre in due.

Ma ovviamente nessuno taglia muri in una casa con quel genere di volte.

Semmai avevo sentito che ci sono problemi enormi in caso di assestamenti
del terreno dovuti a siccità e piogge, se il terreno non è perfettamente
omogeneo e stabilizzato
Post by ggufo
ci credo in assoluto e comunque bastano anche quei piccoli terremotini
che abbiamo su tutta le penisola per provocare dei movimenti laterali
--
la firma la setto dopo
urantia
2020-08-25 13:29:08 UTC
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Post by Apteryx
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
evitare che l'acqua arrivi e risalga
e si può fare con barriere fisiche resine pià o meno mirabilanti oppure
trincee e semplici regimentazioni
ma non esiste un manuale, perché ogni caso fa storia a sè
il problema è in una vecchia casa di campagna che sta appoggiata
direttamente sul terreno, non credo abbia fondamenta, forse al massimo
i muri vanno giù per 50cm.
le pareti al piano terra hanno segni di umidità fino a circa 60 cm di
altezza, con sgretolamento di intonaco.
domanda, se io tolgo l'intonaco e lascio il muro di mattoni nudi,
potrebbe cambiare qualcosa?
sono ignorante sul tema..
Apteryx
2020-08-25 14:29:18 UTC
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Post by urantia
le pareti al piano terra hanno segni di umidità fino a circa 60 cm di
altezza, con sgretolamento di intonaco.
domanda, se io tolgo l'intonaco e lascio il muro di mattoni nudi,
potrebbe cambiare qualcosa?
che l'umidità che ora assorbe l'intonaco sta bella libera sui mattoni

si sono diversi kit che permettno di rallentare il propagarsi
dell'umidità, perché diciamo così, la malta è impemeabile

però queste cose hanno sue strade, o ti senti piccolo sperimentatore e
spendi soldi cercando una soluzione che potrebbe anche non rivelarsi
ideale, oppure fai la stessa identica cosa che è stata fatta in un caso
identico al tuo e che ha portato a risolvere o almeno a contenere il
problema
urantia
2020-08-25 16:12:03 UTC
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Post by Apteryx
Post by urantia
le pareti al piano terra hanno segni di umidità fino a circa 60 cm di
altezza, con sgretolamento di intonaco.
domanda, se io tolgo l'intonaco e lascio il muro di mattoni nudi, potrebbe
cambiare qualcosa?
che l'umidità che ora assorbe l'intonaco sta bella libera sui mattoni
chiedo, da profano, ma l'umidità che in questo caso resterebbe bella
libera sui mattoni, è in grado di disintegrarli, alla lunga o no?
perchè a me dell'estetica non frega nulla, e avere dei mattoni con uno
strato di acquetta sulla superfice non mi importa, potrei mettere un
buon deumidificatore acceso per 12 ore al giorno e l'ambiente sarebbe
comunque utilizzabile
è un po una mia filosofia, vedo questa umidità come un "sudore della
terra", per cui mi dico, lasciamola sudare, basta che non mi sgretoli
la casa...
Gianluca
2020-08-25 17:16:03 UTC
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Post by urantia
Post by Apteryx
che l'umidità che ora assorbe l'intonaco sta bella libera sui mattoni
chiedo, da profano, ma l'umidità che in questo caso resterebbe bella
libera sui mattoni, è in grado di disintegrarli, alla lunga o no?
Non l'acqua, ma l'azione dei sali.


perchè
Post by urantia
a me dell'estetica non frega nulla, e avere dei mattoni con uno strato
di acquetta sulla superfice non mi importa, potrei mettere un buon
deumidificatore acceso per 12 ore al giorno e l'ambiente sarebbe
comunque utilizzabile
Un deumidificatore sicuramente assorbirà l'umidità che evapora dal muro.
Devi però tenerlo acceso sempre e fornire un po' di calore per non avere
i muri freddi.
Poi dovrai accettare anche una polverina rossa che si depositerà alla
base del muro.
Post by urantia
è un po una mia filosofia, vedo questa umidità come un "sudore della
terra", per cui mi dico, lasciamola sudare, basta che non mi sgretoli la
casa...
Beh, serviranno molti anni prima che ti mangi i mattoni.


Gianluca
Soviet_Mario
2020-08-25 18:40:32 UTC
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Post by urantia
Post by Apteryx
Post by urantia
le pareti al piano terra hanno segni di umidità fino a circa 60 cm di
altezza, con sgretolamento di intonaco.
domanda, se io tolgo l'intonaco e lascio il muro di mattoni nudi,
potrebbe cambiare qualcosa?
che l'umidità che ora assorbe l'intonaco sta bella libera sui mattoni
chiedo, da profano, ma l'umidità che in questo caso resterebbe bella
libera sui mattoni,
che l'umido sia "a vista" o nascosto all'occhio, non cambia assolutamente
niente
Post by urantia
è in grado di disintegrarli, alla lunga o no? perchè
no : in sé se non ghiaccia, non gli fa niente.
Ti ho risposto su ISC quale sia il vero rischio del mattone bagnato : la
biodegradazione se c'è modo di formare muschi e liceni ed altre rognose
colonizzatrici.

però vedo che i giunti di malta non li caghi nemmeno di striscio. Eppure
ci sono. Ora se l'umido porta sali, la malta li soffre, esattamente come
l'intonaco che si sgretola. La roba cementizia patisce molti sali assai
comuni, anzi i più comuni : cloruri e solfati di sodio e calcio.

Cmq il danno si verifica sia che ci sia l'intonaco sia che no : l'acqua è
solo l'agente trasportatore de sali
Post by urantia
a me dell'estetica non frega nulla, e avere dei mattoni con uno strato
di acquetta sulla superfice non mi importa, potrei mettere un buon
deumidificatore acceso per 12 ore al giorno e l'ambiente sarebbe
comunque utilizzabile è un po una mia filosofia, vedo questa umidità
come un "sudore della terra", per cui mi dico, lasciamola sudare, basta
che non mi sgretoli la casa...
è per i cementizi che l'umido di risalita è nefasto.

Però soluzioni semplici non ce ne sono

alcune sono mostrosamente invasive e costose (il taglio dei muri ed
inserimento di strato impermeabile). Non so nemmeno se sia una leggenda
metrpolitana.

L'altro sono sostanze generatrici di silice colloidale, che costano un
occhio della testa.
Il più efficace è l'ortosilicato tetraetilico o tetraetossisilano.
E' bello liquido e permeante, va iniettato fittamente e ad ogni
profondità cmq, con delle flebo a sgocciolamento lento.

Una volta che questo liquido incontra l'umido, si idrolizza e rilascia
etanolo (che diffonde, esala e asciuga) e lascia POCA "cenere" di silice
colloidale, inerte, che intasa i pori. Il trattamento è lento, ma una
volta che i pori sono chiusi per intero, il muro non aspira più.

Però è roba da ricconi, anche tanta manodopera oltre al costo vivo
dell'agente.

Tempo fa avevo inutilmente cercato se anche i "vetri liquidi", che vanno
molto per risanare le pitture e intonaci, fossero abbastanza diffusivi
per l'intero spessore murario, ma non ho trovato niente. Costano di meno.
Ma boh
--
la firma la setto dopo
Apteryx
2020-08-26 07:27:21 UTC
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Post by urantia
Post by Apteryx
che l'umidità che ora assorbe l'intonaco sta bella libera sui mattoni
chiedo, da profano, ma l'umidità che in questo caso resterebbe bella
libera sui mattoni, è in grado di disintegrarli, alla lunga o no?
alla lunga no

ma l'ambiente diventa meno vivibile di quello che è adesso, inoltre se
quell'umidità è in funzione delle precipitazioni metoriche avrai da
gestire tutti gli eccessi che ora sono assorbiti dall'ìintonaco

una cosa che puoi fare è quella di spicconare a vivo muro i primi 100 /
150 cm di intonaco e rifarlo con una di queste malte "impermeabili"
suando uno dei vari kit contro l'umidita di risaltita, questa cosa ferma
il problema almeno per una decina d'anni se poi ci fai una controparete
anche di più

c'è da dire che l'umidità, di prassi, affligge più le facce laterali del
muro piuttosto che la fondazione, perciò a far un lavoro ben fatto
occorre fare una trincea sui due lati impermeabilizzare e riempire con
materiale idoneo, se poi risale anche da pavimento allora puoi mettere
gli iglu

infine deumidificare un ambiente colpito da umidità di risalita non
risolse, forse per certio versi potrebbe anche amplificare

cmq per come descrivi la cosa per me rifare intonaco già ti basta
Bernardo Rossi
2020-08-25 19:18:54 UTC
Permalink
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
Costruire una palafitta.

--
Franco Af
2020-08-25 19:53:40 UTC
Permalink
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
girare la testa :)
Yugo
2020-08-25 20:43:06 UTC
Permalink
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
Windof
2020-08-25 21:29:40 UTC
Permalink
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
Questi vendono l'acqua calda spacciandola per champagne.
Ho avuto a che fare con lavori eseguiti da ditte simili, con malte
portate dall'estero, campioni prelevati e mandati all'estero per le
analisi etc..
Lavorano bene ma fanno a costo doppio ciò che si può fare normalmente
rivolgendosi a un tecnico competente. Certo se ci si limita a chiedere
consiglio al negoziante o al muratore è vero quello che dicono dei
risultati.
--
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https://www.avast.com/antivirus
Soviet_Mario
2020-08-25 22:25:28 UTC
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Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
chiaro che una cosmesi superficiale non possa che nascondere come la
cipria quel che avviene sotto.

Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua formando SILICE
colloidale.

Il problema è il costo, l'invasività dell'intervento. A volte si vuole
credere alle balle per cercare di scansare fastidi
--
la firma la setto dopo
Giampaolo Natali
2020-08-26 08:55:23 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
chiaro che una cosmesi superficiale non possa che nascondere come la
cipria quel che avviene sotto.
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua formando SILICE
colloidale.
Il problema è il costo, l'invasività dell'intervento. A volte si vuole
credere alle balle per cercare di scansare fastidi
Premessa:

l'immobile non deve essere prospiciente a strade percorse da autocarri o,
peggio, da TIR da 440 q.li
Questo per non avere quelle continue, piccole vibrazioni del terreno che
provocano delle microfratture delle pareti.

Poi: eliminare l'intonaco per una altezza doppia dello spessore della parete
da risanare
Fare due file di fori nella calce fra fila di mattoni e l'altra. Distanza
fra i fori 10-15 cm max.
Iniettare la resina con compressore apposito inserendo gli iniettori nei
fori. iniettare fino alla comparsa della resida sul lato opposto della
parete.
Una volta evaporato tutto il solvente rifare l'intonaco elimiato con
appositi additivi aereanti l'intonaco stesso.

Risultato effettivo dell'operazione:

dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità di risalita,
tranne nell'angolo fra la costruzione realizzata nel 1960 e quella del 1924.
La causa un leggero compattamento del terreno sottostante la nuova
costruzione, 2 mm circa. Si è formata quindi una faglia che ha permesso la
risalita di umidità, per fortuna molto poca.

Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare definitivamente
l'umiditò di risalita.
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
ggufo
2020-08-26 09:03:30 UTC
Permalink
On Wed, 26 Aug 2020 10:55:23 +0200 in article <hqmmaeFeg1uU1
@mid.individual.net> Giampaolo Natali <***@libero.it> says...
Post by Giampaolo Natali
dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità di risalita,
...............

a me una volta uno che fa le leggi 10 mi ha detto che o si "imbibisce"
ogni mattone o non serve a niente.
mi ha detto che bisogna quindi togliere tutto l'intonaco dentro a fuori,
mettere a nudo tutti i mattoni, fare un buco su ognuno inclinato verso
il basso e verso l'interno, e infilarci un tubicino con un flaconcino di
liquido ed aspettare che se lo ciucci tutto. questo per ogni mattone.
riporto come da sentito dire. stavo trattando l'acquisto di una casa al
piano terra con evidenti tracce di umidità di risalita, ma ho lasciato
perdere
Giampaolo Natali
2020-08-26 12:36:13 UTC
Permalink
Post by ggufo
On Wed, 26 Aug 2020 10:55:23 +0200 in article <hqmmaeFeg1uU1
@mid.individual.net> Giampaolo Natali <***@libero.it> says...
Post by Giampaolo Natali
dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità di risalita,
...............
a me una volta uno che fa le leggi 10 mi ha detto che o si "imbibisce"
ogni mattone o non serve a niente.
mi ha detto che bisogna quindi togliere tutto l'intonaco dentro a fuori,
mettere a nudo tutti i mattoni, fare un buco su ognuno inclinato verso
il basso e verso l'interno, e infilarci un tubicino con un flaconcino di
liquido ed aspettare che se lo ciucci tutto. questo per ogni mattone.
riporto come da sentito dire. stavo trattando l'acquisto di una casa al
piano terra con evidenti tracce di umidità di risalita, ma ho lasciato
perdere
Allora:

se vuoi fare il lavoro in fai-da-te la variante è:

fai dei fori inclinati di circa 45°, del diametro anche di 12-14 mm e
profondi almeno 8-10 cm. Per creare una specie di serbatoio per la resina
che andrai a immettere.
Poi installi le bottiglie di impermeabilizzante "incollandole" al muro con
una cazzuolata di gesso infilando il loro tubicino nel foro sottostante.
Stucchi prima con il pongo il tubicino per non far fuoriuscire il liquido
dal foro quando rovesci la bottiglia e gliela "incolli" sopra il foro.
NON serve imbibire tutto il mattone, occorre imbibire tutto lo strato di
calce che sta fra i mattoni, meglio se vengono imbibiti due strati
successivi di calce per essere certi che l'imbibimento sia completo e non
rimangano dei punti non trattati. (motivo del foro lungo abbastanza da
trapassare lo strato di calce sottostante per permetterne l'imbibimento).
Con questo sistema di fori ne farai uno ogni 15-20 cm almeno.
Con questa tecnica impermeabilizzai le colonne d'angolo del garage che erano
di 30*30 mentre tutte le pareti di 15 cm le tagliai inserendo la fibra di
vetro e rinfazzando con una malta cementizia molto liquida tanto da poter
riempire tutto lo spazio vuoto fra la striscia di vetroresina e i mattoni
soprastanti. Questo lavoro è stato fatto negli anni '70 e le colonne sono
ancora perfettamente asciutte, come le pareti del resto.

P.S. - la tecnica del risanamento con fori obbliqui l'ho vista applicata
alle colonne della chiesa di Funo di Argelato. Lo spessore delle colonne
circa 70*70 cm.!!
Credo che i lavori siano stati terminati dopo anni di lentissimo
imbibimento di tutta la superficie orizzontale di ogni colonna.
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
ggufo
2020-08-26 14:27:22 UTC
Permalink
On Wed, 26 Aug 2020 14:36:13 +0200 in article <hqn38bFhdo6U1
@mid.individual.net> Giampaolo Natali <***@libero.it> says...
Post by Giampaolo Natali
fai dei fori inclinati di circa 45°, del diametro anche di 12-14 mm e
profondi almeno 8-10 cm. Per creare una specie di serbatoio per la resina
che andrai a immettere.
e se hai di quei mattoni pieni 25 x 10 x 5 ?
Post by Giampaolo Natali
NON serve imbibire tutto il mattone, occorre imbibire tutto lo strato di
calce che sta fra i mattoni,
intendi la malta?
di qualsiasi tipo sia?
perchè per le case molto vecchie la facevano in un modo che oggi si
sgretola a guardarla. lo so perchè a casa di una mia conoscente molto
anziana, hanno fatto dei lavori e hanno messo a nudo un pezzo di parete:
la malta la tiri via coi polpastrelli
Post by Giampaolo Natali
Con questo sistema di fori ne farai uno ogni 15-20 cm almeno.
[.............]

veramente interessante
Giampaolo Natali
2020-08-26 17:45:19 UTC
Permalink
Post by ggufo
On Wed, 26 Aug 2020 14:36:13 +0200 in article <hqn38bFhdo6U1
@mid.individual.net> Giampaolo Natali <***@libero.it> says...
Post by Giampaolo Natali
fai dei fori inclinati di circa 45°, del diametro anche di 12-14 mm e
profondi almeno 8-10 cm. Per creare una specie di serbatoio per la resina
che andrai a immettere.
e se hai di quei mattoni pieni 25 x 10 x 5 ?
I mattoni di casa mia sono mattoni pieni di 28x14x7 ...........
Post by ggufo
Post by Giampaolo Natali
NON serve imbibire tutto il mattone, occorre imbibire tutto lo strato
di
Post by Giampaolo Natali
calce che sta fra i mattoni,
intendi la malta?
esatto
Post by ggufo
di qualsiasi tipo sia?
perchè per le case molto vecchie la facevano in un modo che oggi si
sgretola a guardarla. lo so perchè a casa di una mia conoscente molto
la malta la tiri via coi polpastrelli
Va bene uguaglio. Ripeto: l'impermeabilizzazione la ottieni:
a) impermealizzando la malta fra i corsi dei mattoni
b) impermeabilizzando la superficie + qualche mm di ogni mattone

anch'io credevo di dover imbibire l'intero mattone. Quando ho fatto fare il
lavoro a casa mia, per un totale di oltre 55 metri lineari,
l'impresa mi spiegò il meccanismo vero da adottare.
Erano in tre, il più anziano si sedette su un piccolo sedile monopiede alto
circa 25 cm e con il trapano si mise a forare la malta ad ogni 12 cm di
distanza per la profondità di 22-23 cm.
Poi ogni 16 fori il secondo operaio inseriva gli iniettori che terminavano
con una guarnizione conica di gomma morbida. Poi metteva in moto il
compressore che sparava la resina dentro i fori a 8 bar. Il terzo operaio
verificava la posizione della malta fra i due corsi interessati
all'intervento (non avevo tolto l'intonaco per i 30 cm necessari :-( ) e
sorvegliava il compressore e le botti di resina che si erano portati..
Il mio compito era di controllare quando la resina fuoriusciva dalle pareti
lato interno. Se ne usciva troppa mettevo la segatura ultra pulita fornita
da loro per arginare la pozza che si formava.
Per dirtene una, nel locale adibito a cantina, aderente alla proprietà del
vicino, quando tolsi una vecchia scaffalatura in legno trovai la parete
letteralmente gocciolante per un'altezza superiore a 2 metri. Trattarta pure
quella e mai più vista una benchè minima traccia di umidità su quella
parete. :-) :-)
Post by ggufo
Post by Giampaolo Natali
Con questo sistema di fori ne farai uno ogni 15-20 cm almeno.
[.............]
veramente interessante
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
ggufo
2020-08-26 17:55:58 UTC
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On Wed, 26 Aug 2020 19:45:19 +0200 in article <hqnldbFl64oU1
@mid.individual.net> Giampaolo Natali <***@libero.it> says...
Post by Giampaolo Natali
a) impermealizzando la malta fra i corsi dei mattoni
b) impermeabilizzando la superficie + qualche mm di ogni mattone
ottimo lavoro, complimenti.
ho sempre letto e sentito che si devono imbibire i mattoni
Soviet_Mario
2020-08-26 13:08:41 UTC
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Post by Giampaolo Natali
Post by Soviet_Mario
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema
dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
chiaro che una cosmesi superficiale non possa che
nascondere come la
cipria quel che avviene sotto.
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di
un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua
formando SILICE
colloidale.
Il problema è il costo, l'invasività dell'intervento. A
volte si vuole
credere alle balle per cercare di scansare fastidi
l'immobile non deve essere prospiciente a strade percorse da
autocarri o, peggio, da TIR da 440 q.li
Questo per non avere quelle continue, piccole vibrazioni del
terreno che provocano delle microfratture delle pareti.
Poi: eliminare l'intonaco per una altezza doppia dello
spessore della parete da risanare
Fare due file di fori nella calce fra fila di mattoni e
l'altra. Distanza fra i fori 10-15 cm max.
Iniettare la resina con compressore apposito inserendo gli
iniettori nei fori. iniettare fino alla comparsa della
resida sul lato opposto della parete.
Una volta evaporato tutto il solvente rifare l'intonaco
elimiato con appositi additivi aereanti l'intonaco stesso.
dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità
di risalita, tranne nell'angolo fra la costruzione
realizzata nel 1960 e quella del 1924.
La causa un leggero compattamento del terreno sottostante la
nuova costruzione, 2 mm circa. Si è formata quindi una
faglia che ha permesso la risalita di umidità, per fortuna
molto poca.
Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare
definitivamente l'umiditò di risalita.
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni
che gli ha detto suocugggino giusto per fare il bastian
contrario :D
(ancora devo capire la ragione)
P.S. che cifre hai speso, ben 22 anni fa ?
Che tipo di muratura avevi, mattoni pieni, pietre, o cosa ?
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
ggufo
2020-08-26 14:19:33 UTC
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Post by Soviet_Mario
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni
che gli ha detto suocugggino giusto per fare il bastian
contrario :D
(ancora devo capire la ragione)
no no, assolutamente, peraltro con quel tipo che mi ha anche parlato
dell'Aquapol, ci ho litigato di brutto, per questo motivo.
un professionista molto ricercato nella zona dove opera.
dove per ricercato mi viene da pensare un altro significato :D
era solo per dire che anche tra professionisti c'è molta differenza
talvolta. se fai un giro in internet di pareri contro questi metodi ne
trovi, io non sono nella condizione di dire né no né sì, ho solo
riportato un parere altrui, non mio, che non ne ho
Soviet_Mario
2020-08-26 21:32:36 UTC
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Post by ggufo
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni che gli ha
detto suocugggino giusto per fare il bastian contrario :D (ancora devo
capire la ragione)
no no, assolutamente, peraltro con quel tipo che mi ha anche parlato
dell'Aquapol, ci ho litigato di brutto, per questo motivo.
un professionista molto ricercato nella zona dove opera.
dove per ricercato mi viene da pensare un altro significato :D era solo
per dire che anche tra professionisti c'è molta differenza talvolta. se
fai un giro in internet di pareri contro questi metodi ne trovi, io non
sono nella condizione di dire né no né sì, ho solo riportato un parere
altrui, non mio, che non ne ho
vero vero, ma il perché di questi contrasti è già stato spiegato da altri.
Cerca di capire il meccanismo con cui una soluzione agisce e valuta con
la tua testa se sia plausibile.

Ad es. io con quel (poco) che so, non sono mai riuscito a capire come
potrebbero funzionare i "repulsori elettrostatici". Mi ero anche
consultato lungamente con un ing. che frequenta il gruppo, ma entrambi
mantenevamo una certa perplessità.

La strategia turapori è diversa, e tra l'altro è un tipo di soluzione
adatta non solo a CURARE le magagne, ma anche, nelle malte, a PREVENIRLE.
Gli additivi acidi (come la pozzolana, il coccio pesto del cemento
romano, le fly ash e persino la loppa polverizzata di acciaieria) sono
tutti additivi acidificanti che consumano la calce libera (solubile) e
producono gel insolubili, lentamente. La silice colloidale ha le medesime
caratteristiche.

Non a caso il cemento romano, che meccanicamente non sarà granché, ha
resistito duemila anni, diversamente dal ponte morandi
ggufo
2020-08-27 07:18:36 UTC
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Post by Soviet_Mario
Ad es. io con quel (poco) che so, non sono mai riuscito a capire come
potrebbero funzionare i "repulsori elettrostatici". Mi ero anche
consultato lungamente con un ing. che frequenta il gruppo, ma entrambi
mantenevamo una certa perplessità.
l'Aquapol. è una bufala, in larga parte dovuta al fatto che il campo
elettrico che si crea è l'effetto e non la causa dell'umidità di
risalita. un professionista serio non dovrebbe neanche nominarla. mi
disse "viene usata nelle chiese". avevo fatto un giro su internet
diverso tempo prima su quell'argomento, tanto da dirgli in parole povere
che era una stronzata. trovi anche dei thread passati qui. avevo letto
di una testimonianza di un prete che dopo aver installato l'aggeggio (e
aver rimosso l'intonaco ammalorato) non aveva più riscontrato problemi.
tanto piacere: ti hanno appena ripulito e asciugato tutto è ovvio che
nel breve periodo non hai problemi
Giampaolo Natali
2020-08-26 17:52:30 UTC
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Post by Soviet_Mario
Post by Giampaolo Natali
Post by Soviet_Mario
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema
dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
chiaro che una cosmesi superficiale non possa che
nascondere come la
cipria quel che avviene sotto.
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di
un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua
formando SILICE
colloidale.
Il problema è il costo, l'invasività dell'intervento. A
volte si vuole
credere alle balle per cercare di scansare fastidi
l'immobile non deve essere prospiciente a strade percorse da
autocarri o, peggio, da TIR da 440 q.li
Questo per non avere quelle continue, piccole vibrazioni del
terreno che provocano delle microfratture delle pareti.
Poi: eliminare l'intonaco per una altezza doppia dello
spessore della parete da risanare
Fare due file di fori nella calce fra fila di mattoni e
l'altra. Distanza fra i fori 10-15 cm max.
Iniettare la resina con compressore apposito inserendo gli
iniettori nei fori. iniettare fino alla comparsa della
resida sul lato opposto della parete.
Una volta evaporato tutto il solvente rifare l'intonaco
elimiato con appositi additivi aereanti l'intonaco stesso.
dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità
di risalita, tranne nell'angolo fra la costruzione
realizzata nel 1960 e quella del 1924.
La causa un leggero compattamento del terreno sottostante la
nuova costruzione, 2 mm circa. Si è formata quindi una
faglia che ha permesso la risalita di umidità, per fortuna
molto poca.
Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare
definitivamente l'umiditò di risalita.
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni
che gli ha detto suocugggino giusto per fare il bastian
contrario :D
(ancora devo capire la ragione)
P.S. che cifre hai speso, ben 22 anni fa ?
Il prezzo + IVA di 100.000 lire il metro lineare per parete spessa 30 cm. e
garanzia scritta di 10 per qualsivoglia difetto potesse presentarsi.

Poichè conoscevo la validità della ditta e in particolare la efficacia
dell'intervento fatto sulla casa di uno dei miei cugini abitante a 250 metri
dal sottoscritto, concordai
un pagamento brevi manu con sconto 15% e, naturalmente, senza applicazione
dell'IVA.
Post by Soviet_Mario
Che tipo di muratura avevi, mattoni pieni, pietre, o cosa ?
Mattoni pieni

---
Giampaolo Natali
***@alice.it
Soviet_Mario
2020-08-26 21:36:31 UTC
Permalink
Post by Giampaolo Natali
Post by Giampaolo Natali
Post by Soviet_Mario
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità
di risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
chiaro che una cosmesi superficiale non possa che nascondere come la
cipria quel che avviene sotto.
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di un
precursore liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua
formando SILICE colloidale.
Il problema è il costo, l'invasività dell'intervento. A volte si
vuole credere alle balle per cercare di scansare fastidi
l'immobile non deve essere prospiciente a strade percorse da autocarri
o, peggio, da TIR da 440 q.li Questo per non avere quelle continue,
piccole vibrazioni del terreno che provocano delle microfratture delle
pareti.
Poi: eliminare l'intonaco per una altezza doppia dello spessore della
parete da risanare Fare due file di fori nella calce fra fila di
mattoni e l'altra. Distanza fra i fori 10-15 cm max.
Iniettare la resina con compressore apposito inserendo gli iniettori
nei fori. iniettare fino alla comparsa della resida sul lato opposto
della parete.
Una volta evaporato tutto il solvente rifare l'intonaco elimiato con
appositi additivi aereanti l'intonaco stesso.
dopo 22 anni dall'applicazione assoluta mancanza di umidità di
risalita, tranne nell'angolo fra la costruzione realizzata nel 1960 e
quella del 1924.
La causa un leggero compattamento del terreno sottostante la nuova
costruzione, 2 mm circa. Si è formata quindi una faglia che ha
permesso la risalita di umidità, per fortuna molto poca.
Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare
definitivamente l'umiditò di risalita.
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni che gli ha
detto suocugggino giusto per fare il bastian contrario :D (ancora devo
capire la ragione)
P.S. che cifre hai speso, ben 22 anni fa ?
Il prezzo + IVA di 100.000 lire il metro lineare per parete spessa 30
cm. e garanzia scritta di 10 per qualsivoglia difetto potesse
presentarsi.
Poichè conoscevo la validità della ditta e in particolare la efficacia
dell'intervento fatto sulla casa di uno dei miei cugini abitante a 250
metri dal sottoscritto, concordai un pagamento brevi manu con sconto 15%
e, naturalmente, senza applicazione dell'IVA.
ma avete fatto fare ...
1) tutti i muri
2) solo i perimetrali
3) solo i muri a nord
4) altro
?

cmq è una gran cifra ... cavolo
Post by Giampaolo Natali
Che tipo di muratura avevi, mattoni pieni, pietre, o cosa ?
Mattoni pieni
la più "propizia" : è omogenea e succhiano come putt.. :D
Post by Giampaolo Natali
---
Giampaolo Natali
2020-08-27 07:31:18 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Giampaolo Natali
Post by Giampaolo Natali
Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare
definitivamente l'umiditò di risalita.
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva obiezioni che gli ha
detto suocugggino giusto per fare il bastian contrario :D (ancora devo
capire la ragione)
P.S. che cifre hai speso, ben 22 anni fa ?
Il prezzo + IVA di 100.000 lire il metro lineare per parete spessa 30
cm. e garanzia scritta di 10 per qualsivoglia difetto potesse
presentarsi.
Poichè conoscevo la validità della ditta e in particolare la efficacia
dell'intervento fatto sulla casa di uno dei miei cugini abitante a 250
metri dal sottoscritto, concordai un pagamento brevi manu con sconto 15%
e, naturalmente, senza applicazione dell'IVA.
ma avete fatto fare ...
Tutti i muri che presentavano umidità di risalita.
Post by Soviet_Mario
1) tutti i muri
2) solo i perimetrali
3) solo i muri a nord
4) altro
?
cmq è una gran cifra ... cavolo
Io sono sempre stato e lo sono tutt'ora, per le soluzioni definitive.
Risparmiare soldi per poi spenderne molti di più in seguito lo considero
stupido.
Parere personalissimo, sia chiaro.
Se non ho i soldi per fare un lavoro come deve essere semplicemente aspetto
di metterli assieme.
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Soviet_Mario
2020-08-27 13:08:24 UTC
Permalink
Post by Giampaolo Natali
On Wed, 26 Aug 2020 19:52:30 +0200 anno domini, Giampaolo
Post by Giampaolo Natali
Post by Soviet_Mario
Post by Giampaolo Natali
Questo era ed è ancora lo stato dell'arte per eliminare
definitivamente l'umiditò di risalita.
sicché mi confermi che certe volte ggufo solleva
obiezioni che gli ha
detto suocugggino giusto per fare il bastian contrario
:D (ancora devo
capire la ragione)
P.S. che cifre hai speso, ben 22 anni fa ?
Il prezzo + IVA di 100.000 lire il metro lineare per
parete spessa 30
cm. e garanzia scritta di 10 per qualsivoglia difetto
potesse
presentarsi.
Poichè conoscevo la validità della ditta e in particolare
la efficacia
dell'intervento fatto sulla casa di uno dei miei cugini
abitante a 250
metri dal sottoscritto, concordai un pagamento brevi manu
con sconto 15%
e, naturalmente, senza applicazione dell'IVA.
ma avete fatto fare ...
Tutti i muri che presentavano umidità di risalita.
1) tutti i muri
2) solo i perimetrali
3) solo i muri a nord
4) altro
?
cmq è una gran cifra ... cavolo
Io sono sempre stato e lo sono tutt'ora, per le soluzioni
definitive.
Risparmiare soldi per poi spenderne molti di più in seguito
lo considero stupido.
Parere personalissimo, sia chiaro.
Se non ho i soldi per fare un lavoro come deve essere
semplicemente aspetto di metterli assieme.
si ma non mi sono mica spiegato ... non è risparmio

Ad es. io sto su terreno in pendenza, l'angolo di casa
nord-ovest ha "sopra" il fianco della collina, est è in
piano, a sud e sud-ovest il terreno scende verso il rio.
Ora anche considerato che a SUD il sole picchia sempre, ma
anche est e ovest si beccano qualche ora, finisco per avere
la gran parte dei muri asciutti,

ma il centro del perimetrale nord, e anche il muro INTERNO !
asse nord sud che nella parte nord suda e fa le bolle. Cioè
è una situazione oggettivamente molto diversa nelle varie
parti, per la natura del terreno e relative spinte (con
l'aggravante della assenza di sole proprio dove ho la terra
più alta delle fondamenta).

Il problema è tremendo da maggio ad ottobre : poi accendo la
stufa a pellet (che sta proprio nella stanza incriminata) e
rientra da sé.
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Gianluca
2020-08-26 14:50:58 UTC
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Post by Soviet_Mario
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua formando SILICE
colloidale.
Sai che mi interesso dei fenomeni legati all'umidità.
Ho una domanda un po' tecnica che ti faccio qui e non sul ng di chimica
perché là non ne hai fatto cenno.

Premessa
Il fenomeno della capillarità, che si quantifica con Jurin, è innescato
dalla affinità tra superfici dei materiali e l'acqua. In particolare,
per materiali silicei (tutte le sabbie e le murature in cotto) la
superficie dei capillari presentano orientazioni di Si-O che attraggono
le molecole polari dell'acqua --> menisco verso l'alto.

Domande
1) L'iniezione di silani-silossani - o formulazioni equivalenti - tu
dici che formano silice colloidale (occupando alla superficie Si-O il
posto dell'acqua, cioè idrofobizzando le superfici dei capillari -->
menisco negativo): all'atto pratico significa che l'altezza interessata
dalle iniezioni rimane "bagnata"? Oppure "colloidale" lo usi con
un'accezione in senso lato (per me colloide significa miscuglio in fase
liquida...).
2) Un trattamento preventivo in muratura asciutta è fattibile o la
diffusione dei silani-silossani necessita che il muro sia imbibito?


Gianluca
Soviet_Mario
2020-08-26 22:01:00 UTC
Permalink
Post by Gianluca
Post by Soviet_Mario
Di fatti avevo menzionato l'iniezione a tutto spessore di un precursore
liquido in grado di reagire chimicamente con l'acqua formando SILICE
colloidale.
Sai che mi interesso dei fenomeni legati all'umidità.
anche io, per ragioni di sfortuna (ne sono afflitto) ! Ma non sono certo
un esperto
Post by Gianluca
Ho una domanda un po' tecnica che ti faccio qui e non sul ng di chimica
perché là non ne hai fatto cenno.
Premessa Il fenomeno della capillarità, che si quantifica con Jurin, è
innescato dalla affinità tra superfici dei materiali e l'acqua. In
sono parecchi i parametri. Uno è l'affinità tra la superficie e l'acqua,
ma conta anche la tensione superficiale (che è un indicatore della
coesione interna del liquido bagnante) che condiziona fortemente la
bagnabilità.
Post by Gianluca
particolare, per materiali silicei (tutte le sabbie e le murature in
cotto) la superficie dei capillari presentano orientazioni di Si-O che
attraggono le molecole polari dell'acqua --> menisco verso l'alto.
la silice è fortemente idratabile, non rapida, ma tenacissima, e una
volta idrata è molto dura da disidratare a fondo
Post by Gianluca
Domande 1) L'iniezione di silani-silossani - o formulazioni equivalenti
- tu dici che formano silice colloidale (occupando alla superficie Si-O
no no no no no no
solo gli ESTERI ortosilicici, che sono dei silicati organici, sono
"silica-forming" per idrolisi.
La reazione è questa

Si(OEt)4 + 2 H2O ==> SiO2 + 4 EtOH

EtOH è alcool etilico, volatile.

Non si usa il derivato metilico (meno costoso) per la volatilità estrema
e la maggiore tossicità del metanolo.


i siliconi sono refrattari all'idrolisi. Possono servire come IDROFOBANTI,
specie delle superfici lisce. Non sono sicurissimo di quanto possano ben
permeare un substrato poroso già fradicio di acqua, visto che il
substrato ama più l'acqua dei siliconi (che sono fortemente idrofobici).
Quindi come trattamento preventivo, oppure solo superficiale, per dare
idrorepellenza, okay. Non penso siano validi per scacciare l'acqua, che
odiano, ma è già tenacemente aggrappata ai pori.

discorso silani : normalmente servono per crosslinkare i polimeri
siliconi a presa neutra (non acetica). Qui direi che il termine è solo
accessorio al discorso. Si può trovare la parola "silanizzanti" in
contesti specifici, ad es. nella creazione di vetri o enamel
PERMANENTEMENTE idrofobizzati. La silanizzazione è una finitura
superficiale della silice che sostituisce i gruppi polari
Si-OH
con i gruppi (Stabili all'idrolisi e al dilavamento)
Si-O-Si(CH3)3
si usa il vetro silanizzato ad es. in "vetreria a svuotamento totale no
gocce, oppure cruscotti o infine per avere maggiore lavabilità con poca
acqua.
Post by Gianluca
il posto dell'acqua, cioè idrofobizzando le superfici dei capillari -->
esatto ma questi imho non sono CURE per l'umidità esistente, solo
preventivi da mettere all'inizio. Oppure trattamenti per limitare la
persistenza delle gocce sulle superfici
Post by Gianluca
all'atto pratico significa che l'altezza interessata
dalle iniezioni rimane "bagnata"? Oppure "colloidale" lo usi con
un'accezione in senso lato (per me colloide significa miscuglio in fase
liquida...).
sorry, il termine è ambiguo.
No, per colloidale riferito alla silice significa che è solida (anche
anidra eventualmente) ma amorfa, con una grana microcristallina finissima
e molto "otturante"
Post by Gianluca
2) Un trattamento preventivo in muratura asciutta è fattibile o la
diffusione dei silani-silossani necessita che il muro sia imbibito?
sottolineo : i silossani (o siliconi) sono idrofobizzanti ma non
strettamente turapori definitivi che formano silice.


Siliconizzare un mattone significa che la malta sopra non fa altro che
presa meccanica sulle asperità (Si rinuncia al contributo "chimico" dei
legami tra la calce e i silicati acidi, che qualcosa fa : tanto o poco
non lo so, e ho letto pure pareri diversi, tra i detrattori che dicono
che la formazione secondaria di altri minerali tardivi è irrilevante, ai
sostenitori che dicono che i muri a refrattari acidi e calce possono
persino in certa misura autoriparare le microfratture con l'umidità,
proprio per questa formazione di silicati di calcio tardivi ... io non so
che pensare).

P.S. non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe intonacare un muro
idrofobizzato a siliconi :)21 \


Si potrebbe invece tranquillamente trattare i mattoni (meglio sfusi
ovviamente !!!) con il tetraetile ortosilicato per trasformarli in
mattoni non permeabili, e poi usarli esattamente come gli altri per i
primi due corsi .... certo, c'è la malta, ma lì magari basterebbe una
spruzzata corso per corso, è porosa.
Non ne ho mai letto, ma sono convinto che la presa con la malta sarebbe
persino migliore degli altri. Anche la polvere di quarzo (che è silice)
lega molto bene coi cementizi freschi, e tenacemente. Invatti la usano
per finitura di pavimentazioni.

Dato a fresco su fresco l'idrolisi sarebbe veloce.

rispetto al trattamento a posteriori ci sarebbe meno casini e
manodopera ... resta la rogna del costo vivo del reagente


ci potrebbe essere una soluzione alternativa : usare una malta
impenetrabile per i primi corsi. Un cemento "super-pozzolanico" che
somigli molto a quello romano (che è molto lento nella presa, matura
lentissimo, ma poi è autosigillante). Così te la cavi con poco come spesa.

purtroppo il cemento pozzolanico io non lo trovo più in giro, era molto
scuro, oggi trovi solo portland chiaro (che resiste ai sali poco e
niente). La pozzolana contiene già parecchia silice amorfa libera, e
reagisce con la calce (non con l'umidità). E' lento a "sigillare", ma lo
fa, forma un gel otturante bello tosto.
Post by Gianluca
Gianluca
Giampaolo Natali
2020-08-27 07:42:10 UTC
Permalink
[mega cut]
Post by Soviet_Mario
P.S. non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe intonacare un muro
idrofobizzato a siliconi :)21 \
Nulla di strano e con nessuna difficoltà, a parte il costo del materiale.

Sulla parete "siliconizzata" si applica una boiacca di cemento addizionato
con un additivo specifico (non chiedermi il nome e/o la composizione
chimica).

A boiacca asciutta, 24-48 ore, si procede con il normalissimo intonaco a
base calce.

Io usai questo sistema per una parete di un garage costruito da mio padre,
mai intonacato all'esterno, che era stato costruito con mattoni pieni che
sfogliavano che era un piacere a guardarlo.

Applicato con pennellessa il "silicone" fino a rifiuto, poi la boiacca di
cui sopra e successivo intonaco a base calce.
Lavoro dei primissimi anni '80, direi 1981-1982

Tutt'ora assolutamente perfetto.
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Soviet_Mario
2020-08-27 13:12:19 UTC
Permalink
Post by Giampaolo Natali
On Wed, 26 Aug 2020 16:50:58 +0200 anno domini, Gianluca
[mega cut]
P.S. non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe intonacare un
muro
idrofobizzato a siliconi :)21  \
Nulla di strano e con nessuna difficoltà, a parte il costo
del materiale.
Sulla parete "siliconizzata" si applica una boiacca di
cemento addizionato con un additivo specifico (non chiedermi
il nome e/o la composizione chimica).
non penso parliamo della stessa cosa.
Non sto parlando del trattamento antirisalita, ma proprio di
SILICONI idrofobizzanti.

Sono due meccanismi diversi.
Il primo con silicati (esteri silicatici) è un TURAPORI.
I siliconi idrofobizzanti li "bagnano" e li rendono untuosi.
Sul primo non c'è nessun problema
Coi secondi stai fresco, altro che additivo
la boiacca colerebbe giù senza che ne resterebbe un grammo
attaccato
Post by Giampaolo Natali
A boiacca asciutta, 24-48 ore, si procede con il
normalissimo intonaco a base calce.
Io usai questo sistema per una parete di un garage costruito
da mio padre, mai intonacato all'esterno, che era stato
costruito con mattoni pieni che sfogliavano che era un
piacere a guardarlo.
Applicato con pennellessa il "silicone" fino a rifiuto, poi
imho erano silicati solubili, roba "minerale", non siliconi.
Esistono anche quelle. Molte cosiddette pitture anti umidità
contengono silicati solubili (in un altro post l'ho chiamato
col nome di "vetro liquido"), che col tempo e la
carbonatazione anche questi cristallizzano e formano un
turapori. Peccato che non li vendano a sé stanti ma solo
co-formulati con le pitture antiumidità.
Post by Giampaolo Natali
la boiacca di cui sopra e successivo intonaco a base calce.
Lavoro dei primissimi anni '80, direi 1981-1982
Tutt'ora assolutamente perfetto.
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Giampaolo Natali
2020-08-27 15:44:15 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
Post by Giampaolo Natali
On Wed, 26 Aug 2020 16:50:58 +0200 anno domini, Gianluca
[mega cut]
P.S. non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe intonacare un
muro
idrofobizzato a siliconi :)21 \
Nulla di strano e con nessuna difficoltà, a parte il costo
del materiale.
Sulla parete "siliconizzata" si applica una boiacca di
cemento addizionato con un additivo specifico (non chiedermi
il nome e/o la composizione chimica).
non penso parliamo della stessa cosa.
Non sto parlando del trattamento antirisalita, ma proprio di
SILICONI idrofobizzanti.
Sono due meccanismi diversi.
Il primo con silicati (esteri silicatici) è un TURAPORI.
I siliconi idrofobizzanti li "bagnano" e li rendono untuosi.
Sul primo non c'è nessun problema
Coi secondi stai fresco, altro che additivo
la boiacca colerebbe giù senza che ne resterebbe un grammo
attaccato
Post by Giampaolo Natali
A boiacca asciutta, 24-48 ore, si procede con il
normalissimo intonaco a base calce.
Io usai questo sistema per una parete di un garage costruito
da mio padre, mai intonacato all'esterno, che era stato
costruito con mattoni pieni che sfogliavano che era un
piacere a guardarlo.
Applicato con pennellessa il "silicone" fino a rifiuto, poi
imho erano silicati solubili, roba "minerale", non siliconi.
Esistono anche quelle. Molte cosiddette pitture anti umidità
contengono silicati solubili (in un altro post l'ho chiamato
col nome di "vetro liquido"), che col tempo e la
carbonatazione anche questi cristallizzano e formano un
turapori. Peccato che non li vendano a sé stanti ma solo
co-formulati con le pitture antiumidità.
Silicati solubili con base organica (acqua ragia o similare)?
Mi parrebbe proprio di no, ma non sono un chimico.
Oltretutto l'essicamento è avvenuto nel giro di 24-48 ore a seconda della
posizione E-O-N-S
--
Giampaolo Natali
***@alice.it
Soviet_Mario
2020-08-27 18:49:26 UTC
Permalink
Post by Giampaolo Natali
Post by Soviet_Mario
Post by Giampaolo Natali
On Wed, 26 Aug 2020 16:50:58 +0200 anno domini, Gianluca
[mega cut]
P.S. non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe intonacare un
muro
idrofobizzato a siliconi :)21 \
Nulla di strano e con nessuna difficoltà, a parte il costo
del materiale.
Sulla parete "siliconizzata" si applica una boiacca di
cemento addizionato con un additivo specifico (non chiedermi
il nome e/o la composizione chimica).
non penso parliamo della stessa cosa.
Non sto parlando del trattamento antirisalita, ma proprio di
SILICONI idrofobizzanti.
Sono due meccanismi diversi.
Il primo con silicati (esteri silicatici) è un TURAPORI.
I siliconi idrofobizzanti li "bagnano" e li rendono untuosi.
Sul primo non c'è nessun problema
Coi secondi stai fresco, altro che additivo
la boiacca colerebbe giù senza che ne resterebbe un grammo
attaccato
Post by Giampaolo Natali
A boiacca asciutta, 24-48 ore, si procede con il
normalissimo intonaco a base calce.
Io usai questo sistema per una parete di un garage costruito
da mio padre, mai intonacato all'esterno, che era stato
costruito con mattoni pieni che sfogliavano che era un
piacere a guardarlo.
Applicato con pennellessa il "silicone" fino a rifiuto, poi
imho erano silicati solubili, roba "minerale", non siliconi.
Esistono anche quelle. Molte cosiddette pitture anti umidità
contengono silicati solubili (in un altro post l'ho chiamato
col nome di "vetro liquido"), che col tempo e la
carbonatazione anche questi cristallizzano e formano un
turapori. Peccato che non li vendano a sé stanti ma solo
co-formulati con le pitture antiumidità.
Silicati solubili con base organica (acqua ragia o similare)?
solubili al solvente possono esistere gli esteri che citavo
: Si(OEt)4 o quello che ha citato Gianluca :
(EtO)3Si-CH2CH(CH3)2.
Sono entrambi solubili in appropriati solventi (nessuno dei
due in acqua, il primo molto leggermente, ma nessuno dei due
è compatibile con la base acqua, reagendovi !).
Mi sembrerebbe davvero strano se venissero iniettati in
soluzioni di ragia o altra roba tossica, in profondità,
perché prima di abitare i locali non so per quanti mesi
dovrebbero ventilare ! Cavoli sai che livelli di VOC ?

Sarei propenso ad usare alcool etilico, che ha tossicità
modestissima, e cmq tanto viene prodotto lo stesso dalla presa.

Son entrambi "silice-formanti" o equivalenti, quindi dei
veri turapori non dilavabili in nessun modo, eterni.


per trattamenti all'acqua (sembra ridicolo, su un muro
umido) si possono invece usare sali solubili come

K2SiO3 * nH20 a concentrazioni tali per cui la miscela è
stabile.

Con la carbonatazione (questi fanno più presa all'acidità
che non all'acqua) in seguito si convertono in K2CO3 e
SILICE cristallina.

Diversamente dal primo tipo, che "esala" solo vapori
alcoolici, questi producono anche sali solubili. Potrebbero
dare efflorescenza.
Bisogna vedere se sia meglio usare vetri solubili di sodio o
di potassio, non so quale dei due carbonati sia più nocivo
come sale efflorescente per il muro.

Intendiamoci : non formano sali ESPANSIVI come le
ettringiti, quindi non sgretolano il cemento.
Però cmq l'efflorescenza salina ti sfoglia le pitture come
niente, e non c'è additivo che tenga, siccome cristallizzano
da dentro verso l'esterno disancorano qualsiasi finitura e
formano una crosticina
Post by Giampaolo Natali
Mi parrebbe proprio di no, ma non sono un chimico.
Oltretutto l'essicamento è avvenuto nel giro di 24-48 ore a
a seconda del prodotto usato, tenderei a distinguere
l'essicamento visibile dalla vera "presa" ad acqua o a
carbonatazione che sia.

P.S. iniezioni di "vetri liquidi" (silicati solubili di
potassio o sodio idrati) in un muro che, per qualche
misteriosa ragione, sia piuttosto acido di suo, non
funzionerebbe : il punto di iniezione si sigillerebbe prima
ancora che la soluzione possa diffondere altrove. I silicati
organici non dovrebbero patire. Cmq di norma nessun muro è
così acido, però sicuramente il mattone è molto meno basico
della malta o del calcestruzzo.
Post by Giampaolo Natali
seconda della posizione E-O-N-S
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Gianluca
2020-08-27 08:42:38 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
anche io, per ragioni di sfortuna (ne sono afflitto) ! Ma non sono certo
un esperto
Sì, mi ricordo del problema di casa tua.
L'unica per risolvere l'umidità di condensazione è ventilare e applicare
un blando riscaldamento, anche d'estate...

C'è un bel libro dei fratelli Massari, ormai introvabile, in cui veniva
spiegata esattamente la soluzione, alla buona, di casi come il tuo.
Proponevano di porre alla base del muro una scriscia scaldante (es. un
battiscopa radiante oppure una bandella termica) in modo da generare una
micro corrente d'aria calda che lambisce la muratura e la asciuga (e
riscalda). Lo proponevano per risolvere i fenomeni di condensa nei siti
museali: a causa delle numerose visite veniva introdotta molta umidità
che condensava sulle murature molto spesse.

Adesso si utilizzano impianti di climatizzazione all'avanguardia, quindi
il problema è stato risolto alla radice.

Nel tuo caso potrebbe funzionare.
Post by Soviet_Mario
solo gli ESTERI ortosilicici, che sono dei silicati organici, sono
"silica-forming" per idrolisi.
La reazione è questa
Si(OEt)4 + 2 H2O ==> SiO2 + 4 EtOH
EtOH è alcool etilico, volatile.
Ho capito.
Il problema è che per chi vuole approfondire è difficilissimo reperire
informazioni dai produttori. Parlano genericamente di "formulati" ma non
sai mai cosa effettivamente ti propongono. Ho parlato un paio di volte
con il capo di una importante azienda ma niente: non c'è modo di farsi
spiegare cosa contengono e come agiscano effettivamente i loro prodotti.

Da quanto mi dici adesso le cose mi tornano.

Ho fatto un paio di interventi di taglio chimico 6 anni fa: fu usato un
silano monomero (a base di trietossiisobutilsilano + altra roba) su un
muro in sassi da 70 cm; costava, allora, sui 2 €/(m*cm) quindi 140 €/m
di lunghezza di muro!


Gianluca
Soviet_Mario
2020-08-27 13:17:22 UTC
Permalink
Post by Gianluca
Post by Soviet_Mario
anche io, per ragioni di sfortuna (ne sono afflitto) ! Ma
non sono certo
un esperto
Sì, mi ricordo del problema di casa tua.
L'unica per risolvere l'umidità di condensazione è ventilare
e applicare un blando riscaldamento, anche d'estate...
C'è un bel libro dei fratelli Massari, ormai introvabile, in
cui veniva spiegata esattamente la soluzione, alla buona, di
casi come il tuo. Proponevano di porre alla base del muro
una scriscia scaldante (es. un battiscopa radiante oppure
una bandella termica) in modo da generare una micro corrente
d'aria calda che lambisce la muratura e la asciuga (e
riscalda). Lo proponevano per risolvere i fenomeni di
condensa nei siti museali: a causa delle numerose visite
veniva introdotta molta umidità che condensava sulle
murature molto spesse.
Adesso si utilizzano impianti di climatizzazione
all'avanguardia, quindi il problema è stato risolto alla
radice.
Nel tuo caso potrebbe funzionare.
Post by Soviet_Mario
solo gli ESTERI ortosilicici, che sono dei silicati
organici, sono
"silica-forming" per idrolisi.
La reazione è questa
Si(OEt)4 + 2 H2O  ==>  SiO2 + 4 EtOH
EtOH è alcool etilico, volatile.
Ho capito.
Il problema è che per chi vuole approfondire è
difficilissimo reperire informazioni dai produttori. Parlano
genericamente di "formulati" ma non sai mai cosa
effettivamente ti propongono. Ho parlato un paio di volte
con il capo di una importante azienda ma niente: non c'è
modo di farsi spiegare cosa contengono e come agiscano
effettivamente i loro prodotti.
Da quanto mi dici adesso le cose mi tornano.
fu usato un silano monomero (a base di
trietossiisobutilsilano
molecola ancora più costosa ! Probabilmente stanno cercando
soluzioni con una velocità di idrolisi ben controllata e con
una volatilità e/o diffusività pure meglio modulate.

Per formare silice, il tuo monomero però non richiede
soltanto una banale idrolisi, ma anche una ossidazione che
potrebbe essere lenta. Ad ogni modo anche il prodotto
parziale di idrolisi è fortemente insolubile e solido, ergo
un turapori (parzialmente idrofobo tra l'altro, per la
presenza della ramificazione idrocarburica, l'isobutile)
Post by Gianluca
+ altra roba) su un muro in sassi da
70 cm; costava, allora, sui 2 €/(m*cm) quindi 140 €/m di
lunghezza di muro !
sticazzi. Si applicava anche quello con fori e tubi ?
Post by Gianluca
Gianluca
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Gianluca
2020-08-27 16:26:39 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
sticazzi. Si applicava anche quello con fori e tubi ?
Sì.
Fori del 16 ogni 15 cm
A caduta con sacchetti appesi.

In quell'intervento, molto grande, ho usato tutte le soluzioni a parte
l'elettrosmosi attiva (intonaci, contropareti, dispositivi
elettromagnetici).


Gianluca
Apteryx
2020-08-27 07:18:13 UTC
Permalink
Post by Gianluca
Domande
se l'acqua risale dal muro (cioè non arriva dalle facce laterali)
l'unica soluzione è fermarla

questo si fa creando una barriera, ora che siano i tagli con
inserimento, i fori con le resine ecc ecc una barriera fisica
dev'essere: sotto resta l'acqua e non risale

poi si condisce il tutto con elementi al contorno tipo intonaco idrofugo
ecc ecc

su un muro che è sano a mio avviso non è consiglaibile fare interventi
preventivi, perché la lavorazione per creare la barriera è molto
invasiva e si dabbeggai l'apparecchio murario senza avere nulla in cambio
carlos
2020-08-26 10:20:49 UTC
Permalink
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
"cencio parla male di straccio"

Una menata per parlare male degli intonaci deumidificanti della
concorrenza e poi cosa ti propongono? UN INTONACO DEUMIDIFICANTE.

Ovviamente loro con analisi preliminari che non sono una novità perchè
fatte anche da altri.
Yugo
2020-08-26 12:14:57 UTC
Permalink
Post by carlos
Post by Yugo
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
thanx
<https://www.archimedegroup.eu/intonaco-deumidificante/>
"cencio parla male di straccio"
Una menata per parlare male degli intonaci deumidificanti della
concorrenza e poi cosa ti propongono? UN INTONACO DEUMIDIFICANTE.
Ovviamente loro con analisi preliminari che non sono una novità perchè
fatte anche da altri.
Siccome vedo che alcuni hanno preso il mio intervento come uno spot
pubblicitario per una ditta specifica...

Era abbastanza ovvio che era il discorso globale quello da tenere in
considerazione.

Immagino che non siano gli unici a fare esami specifici sui materiali
per poi decidere quali di questi adottare.

Quindi il discorso è: prima fare gli esami specifici e poi scegliere i
materiali. Indipendentemente che il lavoro lo faccia Pinco o Pallo.
sandro
2020-08-26 09:26:57 UTC
Permalink
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
Se vuoi lo stato dell'arte...va risolto il problema principale.
Per una casa praticamente poggiata in terra, come la tua, un mio collega
ha scavato sotto il pavimento e realizzato un vespaio.



sandro
Soviet_Mario
2020-08-26 13:11:07 UTC
Permalink
Post by sandro
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema
dell'umidità di risalita?
Se vuoi lo stato dell'arte...va risolto il problema principale.
Per una casa praticamente poggiata in terra, come la tua, un
mio collega ha scavato sotto il pavimento e realizzato un
vespaio.
ma questo risolve l'umidità sul pavimento : il muro continua
a poggiare a terra eh ...
Se la casa posa su umido e si trova a un livello diciamo
"artesiano", bisogna interrompere la conducibilità del muro.
Agire sul pavimento serve a poco, e anche su eventuali
marciapiedi. E' la mancanza di fondamenta che non è
surrogabile a posteriori, salvo creare una base muro
impermeabile nella intera sezione di appoggio. E non c'è
alternativa a iniettarci dei turapori (forse anche
idrofobizzanti ma non so)
Post by sandro
sandro
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
sandro
2020-08-27 09:00:57 UTC
Permalink
Post by sandro
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
Se vuoi lo stato dell'arte...va risolto il problema principale.
Per una casa praticamente poggiata in terra, come la tua, un mio
collega ha scavato sotto il pavimento e realizzato un vespaio.
ma questo risolve l'umidità sul pavimento : il muro continua a poggiare
a terra eh ...
Ha rifatto pure tutto il marciapiede attorno e, credo, "iniettato"
qualcosa a livello della muratura, che e' portante. Si tratta di una
costruzione di un secolo fa in un paese dell'entroterra Lucano...un
tempo le facevano cosi'.
Se la casa posa su umido e si trova a un livello diciamo "artesiano",
bisogna interrompere la conducibilità del muro. Agire sul pavimento
serve a poco, e anche su eventuali marciapiedi. E' la mancanza di
fondamenta che non è surrogabile a posteriori, salvo creare una base
muro impermeabile nella intera sezione di appoggio. E non c'è
alternativa a iniettarci dei turapori (forse anche idrofobizzanti ma non
so)
Indubbiamente. Sta molto meglio di prima pero'...l'alternativa
successiva e' la demolizione e ricostruzione completa, probabilmente. In
ogni caso, il vespaio ha anche la non trascurabile funzione di
"disaccoppiare" la terra nuda dalle piastrelle del pavimento, non solo
per l'umidita'...



sandro
facciodame
2020-08-26 14:58:10 UTC
Permalink
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
Anch'io ho dei problemi del genere e da ignorante in materia (che però
ha letto e si è informato) mi viene il dubbio che siano metodi che
non risolvono, perlomeno per lungo tempo.

Gli antichi, specialmente in una casa di campagna, lasciavano quel
piano terra senza intonaco e ci mettevano le galline o delle botti
piene di varie cose e facevano fare all'umido il suo mestiere.
Un motivo ci sarà?
La casa era al piano di sopra, magari con delle scale esterne.

Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere in taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o cantine, pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al trentesimo
piano a New York.
urantia
2020-08-27 07:18:24 UTC
Permalink
Post by facciodame
Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere in taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o cantine, pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al trentesimo
piano a New York.
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione di abitare in
quella casa, ma solo di mettere su il mio laboratorio
in ogni caso, se in futuro ci dovessi abitare, la camera da letto è al
primo piano, assieme al bagno
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà il laboratorio,
e un'altra stanza, ora da letto, ma diventerà deposito
ringrazio tutti quelli che mi hanno chiarito le idee, ho capito che è
un bel problemino da risolvere.
Soviet_Mario
2020-08-27 13:02:54 UTC
Permalink
Post by urantia
Post by facciodame
Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere in
taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o cantine,
pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al
trentesimo
piano a New York.
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione di
abitare in quella casa, ma solo di mettere su il mio
laboratorio
in ogni caso, se in futuro ci dovessi abitare, la camera da
letto è al primo piano, assieme al bagno
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà il
laboratorio, e un'altra stanza, ora da letto, ma diventerà
deposito
ringrazio tutti quelli che mi hanno chiarito le idee, ho
capito che è un bel problemino da risolvere.
che tipo di laboratorio sarebbe, se non è un dettaglio
troppo personale ?
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
urantia
2020-08-28 12:22:06 UTC
Permalink
Post by urantia
Post by facciodame
Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere in taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o cantine, pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al trentesimo
piano a New York.
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione di abitare in
quella casa, ma solo di mettere su il mio laboratorio
in ogni caso, se in futuro ci dovessi abitare, la camera da letto è al
primo piano, assieme al bagno
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà il laboratorio, e
un'altra stanza, ora da letto, ma diventerà deposito
ringrazio tutti quelli che mi hanno chiarito le idee, ho capito che è un
bel problemino da risolvere.
che tipo di laboratorio sarebbe, se non è un dettaglio troppo personale ?
roba elettronica, computers, tv, monitor, hi-fi, laboratorio è un po'
un parolone, ma giusto per capirsi
Soviet_Mario
2020-08-28 16:18:07 UTC
Permalink
Post by urantia
Post by Soviet_Mario
Post by urantia
Post by facciodame
Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere
in taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o
cantine, pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al
trentesimo
piano a New York.
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione
di abitare in quella casa, ma solo di mettere su il mio
laboratorio
in ogni caso, se in futuro ci dovessi abitare, la camera
da letto è al primo piano, assieme al bagno
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà
il laboratorio, e un'altra stanza, ora da letto, ma
diventerà deposito
ringrazio tutti quelli che mi hanno chiarito le idee, ho
capito che è un bel problemino da risolvere.
che tipo di laboratorio sarebbe, se non è un dettaglio
troppo personale ?
roba elettronica, computers, tv, monitor, hi-fi, laboratorio
è un po' un parolone, ma giusto per capirsi
stika ! complimenti
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Apteryx
2020-08-29 07:12:52 UTC
Permalink
Post by Soviet_Mario
stika ! complimenti
oddio

proprio la roba che più sta lontana dall'umidità e meglio é
Soviet_Mario
2020-08-29 09:36:43 UTC
Permalink
Post by Apteryx
Post by Soviet_Mario
stika ! complimenti
oddio
proprio la roba che più sta lontana dall'umidità e meglio é
ma io intendevo complimenti perché mica è semplice trovare
chi oggi abbia voglia e capacità di mettere mani nella roba
elettronica da aggiustare !
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
sandro
2020-08-29 10:27:01 UTC
Permalink
Post by Apteryx
Post by Soviet_Mario
stika ! complimenti
oddio
proprio la roba che più sta lontana dall'umidità e meglio é
ma io intendevo complimenti perché mica è semplice trovare chi oggi
abbia voglia e capacità di mettere mani nella roba elettronica da
aggiustare !
Probabilmente Urantia non e' uno d'oggi...quando mi tocca portare da uno
pratico e davvero attrezzato, per le mie delicate robe audio, incontro
sempre gente di una certa...i giovani si tengono ben lontani da questa
attivita' che rischia davvero di scomparire cedendo il passo ai
cassonetti...eppure di apparecchi ne sopravvivono ancora tanti.

:(



sandro
ggufo
2020-08-29 12:06:11 UTC
Permalink
Post by sandro
Probabilmente Urantia non e' uno d'oggi...quando mi tocca portare da uno
pratico e davvero attrezzato, per le mie delicate robe audio, incontro
sempre gente di una certa...i giovani si tengono ben lontani da questa
attivita' che rischia davvero di scomparire cedendo il passo ai
cassonetti...eppure di apparecchi ne sopravvivono ancora tanti.
dipende dal tipo di dispositivo. certe volte converrai che non conviene:
ripareresti mai un microprocessore difettato? :)
comunque tanta stima ai riparatori di qualsiasi cosa, e ai riciclatori,
anche se penso, pian piano è un'attività che si ridurrà tantissimo
sandro
2020-08-30 21:43:14 UTC
Permalink
Post by ggufo
Post by sandro
Probabilmente Urantia non e' uno d'oggi...quando mi tocca portare da
uno
Post by sandro
pratico e davvero attrezzato, per le mie delicate robe audio, incontro
sempre gente di una certa...i giovani si tengono ben lontani da questa
attivita' che rischia davvero di scomparire cedendo il passo ai
cassonetti...eppure di apparecchi ne sopravvivono ancora tanti.
ripareresti mai un microprocessore difettato? :)
Un certo tipo di elettronica e' destinata alla rottamazione, senza se e
senza ma. Cosi' come per un certo tipo di meccanica, e via dicendo.

Qualcuno perderebbe tempo e denaro a restaurare una vecchia Regata?
Molto probabilmente no.
Pero' tutti lo farebbero per restaurare una qualsiasi Lamborghini di
pari annata.

Vecchi TV, condizionatori, apparecchiature audio di basso profilo, non
ha alcun senso di metterci le mani, a meno che non sia per un fatto
affettivo, portando a cari ricordi.

Vi sono pero' alcuni dispositivi che, per quanto perfettamente
sostituibili sulla carta con altri nuovi, ha invece molto senso
continuare a farli funzionare.
Nessuno butterebbe nel cassonetto una "colonnina" McIntosh da due
quintali, per esempio, anche se oramai la musica si ascolta
prevalentemente in cuffia con apparecchi di pochi grammi che stanno nel
palmo di una mano.
Post by ggufo
comunque tanta stima ai riparatori di qualsiasi cosa, e ai riciclatori,
anche se penso, pian piano è un'attività che si ridurrà tantissimo
Chissa'...dipende tutto dai costruttori. La fine del riparatore e'
dovuta piu' alla ingegnerizzazione del prodotto, costruito per essere
sostituito e non riparato, che al lato consumistico del mercato vero e
proprio.



sandro
urantia
2020-09-01 10:42:25 UTC
Permalink
Chissa'...dipende tutto dai costruttori. La fine del riparatore e' dovuta
piu' alla ingegnerizzazione del prodotto, costruito per essere sostituito e
non riparato, che al lato consumistico del mercato vero e proprio.
su questo tema, vi invito a guardare su youtube i video, quasi
giornalieri, di Louis Rossmann, simpatico newyorkese riparatore di
macbook, e colonna del movimento 'Right To Repair'
facciodame
2020-08-31 07:23:23 UTC
Permalink
Post by urantia
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione di abitare in quella
casa, ma solo di mettere su il mio laboratorio
Benissimo!
Allora stonacare tutto e lasciare un bel rustico, e sistemare e/o
creare prese d'aria (finestre, bocche di lupo) da lasciare aperte il
più possibile, praticamente sempre.
Se serve e puoi spendere (tanto) puoi abbassare un po' anche il solaio
superiore, tanto il piano inferiore sarà uno spazio non abitabile.
Post by urantia
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà il laboratorio
Io speravo nelle botti di vino e nelle galline...
Una cucina può essere una soluzione, ma solo se puoi areare in maniera
da non creparci dal caldo e dal puzzo.
Per il laboratorio di elettronica dipende dal grado medio di umidità.
Soviet_Mario
2020-08-31 08:47:09 UTC
Permalink
Post by facciodame
Post by urantia
interessante punto di vista.
per i miei progetti a breve scadenza, non ho intenzione di
abitare in quella casa, ma solo di mettere su il mio
laboratorio
Benissimo!
Allora stonacare tutto e lasciare un bel rustico, e
massì, tanto la polvere alle apparecchiature elettroniche
gli fa un baffo, giusto ?
Post by facciodame
sistemare e/o
creare prese d'aria (finestre, bocche di lupo) da lasciare
aperte il
più possibile, praticamente sempre.
Se serve e puoi spendere (tanto) puoi abbassare un po' anche
il solaio
superiore, tanto il piano inferiore sarà uno spazio non
abitabile.
Post by urantia
sotto ci sarebbe solo la cucina e la sala che diventerà il
laboratorio
Io speravo nelle botti di vino e nelle galline...
Una cucina può essere una soluzione, ma solo se puoi areare
in maniera
da non creparci dal caldo e dal puzzo.
Per il laboratorio di elettronica dipende dal grado medio di
umidità.
e anche dalla polverosità. Imho pannellare 'sti muri con
distanziali (anche se lo zincato in presenza di umido e
SALINO dura una mazza pure lui, specie che quello da
montanti per pannelli è sottile come carta velina).
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
facciodame
2020-08-31 09:42:28 UTC
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Post by facciodame
Allora stonacare tutto e lasciare un bel rustico, e
massì, tanto la polvere alle apparecchiature elettroniche gli fa un baffo,
giusto ?
Mai visti casolari al rustico? Puoi trattarli con antipolvere,
antisalnitro, antimuffa e chi più ne ha più ne metta... anche questi
non risolutivi, ma più che sufficienti per una cantina.

L'ambiente non è perfetto per le apparecchiature elettroniche ma qui ci
vorrebbe un 3ed apposito... dipende cosa deve fare, ed effettivamente
quanta polvere e quanta umidità ci sono.
Non credo che urantia debba fare una camera sterile per la produzione
di microchip.

Ad un pc un po' di polvere non fa niente, o sei di quelli che passano
l'aspirapolvere dentro al case credendo che così il pc va più veloce?
Apteryx
2020-08-27 07:23:38 UTC
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Post by facciodame
Un motivo ci sarà?
le condizioni in cui si vivena sino al 1950 erano talmente modeste che
avere un tetto sopra la testa già bastava,
Post by facciodame
Il problema è che noi "moderni"
ora abbiamo standar di vita decisamente più alti e come conseguenza ora
si è anziani dopo i 75 e gorosso modo si muore superati gli 80 / 85 (a
seconda del sesso)

nella seconda metà del 1800 si moriva intorno ai 40 anni e fino al 1960
erano pochi quelli che superavano i 60 anni

quindi non diciamo stupidaggini
facciodame
2020-08-31 07:13:54 UTC
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nella seconda metà del 1800 si moriva intorno ai 40 anni e fino al 1960 erano
pochi quelli che superavano i 60 anni
Ma certo... ma non c'entra niente col discorso che facevamo.
Rimane il fatto che qualcosa si può imparare dagli avi, e rimango
dell'idea se quegli spazi sono nati come non abitabili c'è un motivo.
Come dice giustamente sandro in altra risposta, in epoca in cui non
c'erano le fondamenta, le fondamenta erano il piano terreno.
Apteryx
2020-08-31 07:43:22 UTC
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Post by facciodame
Ma certo... ma non c'entra niente col discorso che facevamo.
Rimane il fatto che qualcosa si può imparare dagli avi, e rimango
dell'idea se quegli spazi sono nati come non abitabili c'è un motivo.
Come dice giustamente sandro in altra risposta, in epoca in cui non
c'erano le fondamenta, le fondamenta erano il piano terreno.
ma non è assolutamente vero!

sono stupidaggini che scrivi per farti tornare il discorso

è pieno di case coloniche ad un unico piano e sono distribuite in tutta
italia
quelle a due piani di prassi si sono solo quando al piano terra c'era la
stalla che per vari motivi non poteva essere costruita altrove
Soviet_Mario
2020-08-31 08:48:36 UTC
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Post by Apteryx
Post by facciodame
Ma certo... ma non c'entra niente col discorso che facevamo.
Rimane il fatto che qualcosa si può imparare dagli avi, e
rimango
dell'idea se quegli spazi sono nati come non abitabili c'è
un motivo.
Come dice giustamente sandro in altra risposta, in epoca
in cui non
c'erano le fondamenta, le fondamenta erano il piano terreno.
ma non è assolutamente vero!
sono stupidaggini che scrivi per farti tornare il discorso
è pieno di case coloniche ad un unico piano e sono
distribuite in tutta italia
quelle a due piani di prassi si sono solo quando al piano
terra c'era la stalla che per vari motivi non poteva essere
costruita altrove
casa mia al piano terra aveva, in un punto cucina
(obbligatorio : c'era stufa a legna, e le stufe a legna solo
un pazzo le mette ai piani alti !), e metà casa stalla,
porcile e legnaia.

Dormivano al secondo piano (e io pure eh)
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Apteryx
2020-08-31 09:20:52 UTC
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casa mia al piano terra aveva, in un punto cucina (obbligatorio : c'era
stufa a legna, e le stufe a legna solo un pazzo le mette ai piani alti
!), e metà casa stalla, porcile e legnaia.
la casa che descrivi mi sa che era realizzata a mezza costa, cioè
trasversalmente ad un terreno in pendio

cmq le case coloniche che ora tanto piacciono sono case di ediliza
povera, fino al 1800 abitate da "schiavi" che conducevano una vita di
disperazione e miseria dominata da fame e malattie, se le loro vite non
valevano nulla per il signorotto figuriamoci le loro case, considera che
in alcune parti dell'italia centrale (sud non ho esperienza) sabina
romana, fino al 1950 i contadini vivevano in capanne di paglia dividendo
il giaciglio con le bestie.

Segnalo infine (e qui chiudo) che intorno al 1800 qualche "latifondista"
illuminato specie nelle zone del centro nord, iniziò a capire che così
facendo la manodopera moriva ed allora vennero realizzati i primi codici
di pratica contenenti indicazioni su come costruire le residenze dei
contadini e mi preme sottolineare che a nessuno fregava un cazzo della
salute del contadino, interessava farlo resistere quel tanto che bastava
per fargli coltivare il podere e soprattutto che mezzi, finimenti bestie
e raccolto fossero conservati adeguatamente quindi vicino all'acqua ma
non in terreni acquitrinosi, espsote correttamente e cose del genere ma
anche muri sottili per avere più spazio (ricodo che una famiglia
dell'epoca era composta da almeno 16 persome)... mi pare di ricordare
che il motto dell'epoca era "la buona casa fa buono il contadino".

ciò posto, non inventiamoci cose strane,
Soviet_Mario
2020-08-31 12:36:22 UTC
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Post by Apteryx
Post by Soviet_Mario
casa mia al piano terra aveva, in un punto cucina
(obbligatorio : c'era stufa a legna, e le stufe a legna
solo un pazzo le mette ai piani alti !), e metà casa
stalla, porcile e legnaia.
la casa che descrivi mi sa che era realizzata a mezza costa,
cioè trasversalmente ad un terreno in pendio
pur non avendo piani semi interrati e muri contro terra, ha
i pavimenti di una parte ricavati con molto riempitivo

ha il piede di collina sopra il livello dell'angolo nord
est, e il rio sul lato sud, vicinissimo, quindi terra
digradante.
Post by Apteryx
cmq le case coloniche che ora tanto piacciono sono case di
ediliza povera,
poverissima, infatti l'ho pagata una crosta in danaro (e
quasi 20 anni di vita in lavori). Non la so datare di
preciso, credo sia nata a cavallo del secolo ma in più
tempi. Una parte in forati che è circa 1/4 della casa
dovrebbe essere nata a metà anni 60, mal legata al resto.
Sull'altra sponda c'era un mulino a ruota.

La parte vecchia in pietra era fatta a modino : levando
decenni di accrocchi alla rinfusa tutti storti le misure
dello scheletro erano regolari e in squadra.
Per lungo tempo è stata rabberciata e manutenuta malissimo.
Imho la genialata di aprire una porta extra in un
perimetrale portante in pietra, e tra l'altro il muro più
sollecitato dalla spinta delle voltine a botte, l'ha slegata
più del resto, oltre al fatto che era tenuta insieme da
travi storte con bandelle inchiodate a cazzo. Si era aperta
(anche se non ci vedevi attraverso, ma la crepa era
passante) sino al tetto a livello delle canne fumarie e
delle tamponature di finestre cieche, dove il muro era sottile.
Post by Apteryx
fino al 1800 abitate da "schiavi" che
conducevano una vita di disperazione e miseria dominata da
fame e malattie, se le loro vite non valevano nulla per il
signorotto figuriamoci le loro case, considera che in alcune
parti dell'italia centrale (sud non ho esperienza) sabina
romana, fino al 1950 i contadini vivevano in capanne di
paglia dividendo il giaciglio con le bestie.
Segnalo infine (e qui chiudo) che intorno al 1800 qualche
"latifondista" illuminato specie nelle zone del centro nord,
iniziò a capire che così facendo la manodopera moriva ed
allora vennero realizzati i primi codici di pratica
contenenti indicazioni su come costruire le residenze dei
contadini e mi preme sottolineare che a nessuno fregava un
cazzo della salute del contadino, interessava farlo
resistere quel tanto che bastava per fargli coltivare il
podere e soprattutto che mezzi, finimenti bestie e raccolto
fossero conservati adeguatamente quindi vicino all'acqua ma
non in terreni acquitrinosi, espsote correttamente e cose
del genere ma anche muri sottili per avere più spazio
(ricodo che una famiglia dell'epoca era composta da almeno
16 persome)... mi pare di ricordare che il motto dell'epoca
era "la buona casa fa buono il contadino".
beh ora abbiamo la "Buona" Sòla pardon sQuola :)
cambiato giusto il nome, il principio è quello
Post by Apteryx
ciò posto, non inventiamoci cose strane,
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
facciodame
2020-08-31 09:35:51 UTC
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casa mia al piano terra aveva, in un punto cucina (obbligatorio : c'era stufa
a legna, e le stufe a legna solo un pazzo le mette ai piani alti !), e metà
casa stalla, porcile e legnaia.
Appunto...
sandro
2020-08-27 09:14:35 UTC
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Post by facciodame
Post by urantia
qual'è lo stato dell'arte nell'affrontare il problema dell'umidità di
risalita?
Anch'io ho dei problemi del genere e da ignorante in materia (che però
ha letto e si è informato) mi viene il dubbio che siano metodi che
non risolvono, perlomeno per lungo tempo.
Gli antichi, specialmente in una casa di campagna, lasciavano quel
piano terra senza intonaco e ci mettevano le galline o delle botti
piene di varie cose e facevano fare all'umido il suo mestiere.
Un motivo ci sarà?
In pratica, il livello terreno era le "fondamenta" del piano
vivibile...la strategia e' sostanzialmente quella, sia che lasci
l'intercapedine fuori terra, sia che la metti sotto.
Post by facciodame
La casa era al piano di sopra, magari con delle scale esterne.
Il problema è che noi "moderni" ci incaponiamo a vivere in taverne
e seminterrati pieni di muffa, che erano stalle o cantine, pensando di
poterli far diventare luminosi e aerati come un loft al trentesimo
piano a New York.
Incaponiamo...la soluzione del seminterrato e' una scelta dettata dal
fattore economico, non certo dal desiderio di provare a vivere come le
talpe.

100mq a livello fuori terra costano per 100, 50+50 costano per 80 e a
volte anche meno perche', oltre a non essere tecnicamente abitabile
mezza casa, e' una soluzione meno richiesta perche' piu' scomoda.
Io ho fatto questa scelta perche' col mio budget non avrei preso piu' di
65-70mq nel quartiere dove abito mentre ora ho a disposizione 110mq
totali, anche ho impiegato un anno e mezzo per individuare una
costruzione che devo dire davvero ben fatta...ho meno umidita' sotto che
sopra, e uso un deumidificatore esclusivamente quando stendo il bucato,
cosa che mi posso permettere addirittura di fare, pensa un po'.
Sotto il livello dei seminterrati ci sono i box, immagina una galleria
dritta lunga circa 150mt aperta ambo i lati orientata E-O. Ci puoi
mettere le pale eoliche.
Attorno ai perimetri delle unita' abitative, invece, intercapedine
continua di servitu'/uscite sicurezza, larghe circa 1.2mt
In pratica, gli alloggi sono come incastonati in un guscio simile ad un
alveare.

Per contro, ho visitato abitazioni (nello stesso isolato) in cui gia'
scendendo gradino per gradino verso il seminterrato, prendevi 5% di
umidita' per gradino...la costruzione conta moltissimo.



sandro
Apteryx
2020-08-27 15:34:38 UTC
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Post by sandro
Incaponiamo...
premesso che vivere al piano terra ha un'infinità di vantaggi

le casec on la famosa taverna che gronda di umidità di risalita

sono la conseguenza della speculazione edilzia unita anche alla
necessità per l'italiano medio di espandersi occupando l'intero sapzio a
disposizione

mi spiego

in tempi relativamente moderni, cioè da quando le case si costruiscono a
cubatura disponibile, si fanno i piani seminterratii perché non cubano,
(quindi non è fattore economicoi e cazzo se costa di più fare un
seminterrato!) i piani seminterrati hanno le loro intercapedini, le
persone sfondano le intercapedini e ci fanno la taverna

il problema diventa triplo, rendo residenziale quello che avrebbe altra
destinazione, uso spazi tecnici destinati alla salubrità dei luoghi,
dimentico che la taverna è comunque un ex piano interarto e raso a gesso
e/o impiego malte non idonee
facciodame
2020-08-31 07:17:25 UTC
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Incaponiamo...la soluzione del seminterrato e' una scelta dettata dal fattore
economico, non certo dal desiderio di provare a vivere come le talpe.
Sì, ci incaponiamo, perché quel problema economico lo si risolve
andando ad abitare 5 chilometri più in là.

E invece no, buttiamo milioni in malte miracolose che non risolvono,
deumidificatori che consumano 1 megawatt all'anno, intercapedini, e chi
più ne ha più ne metta...
sandro
2020-08-31 09:53:42 UTC
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Post by facciodame
Post by sandro
Incaponiamo...la soluzione del seminterrato e' una scelta dettata dal
fattore economico, non certo dal desiderio di provare a vivere come le
talpe.
Sì, ci incaponiamo, perché quel problema economico lo si risolve
andando ad abitare 5 chilometri più in là.
5km "piu' in la'" cambieranno poco nel deserto, ma in una citta' come
Roma significa fare il passaporto, perche' cambia completamente
l'ambientazione.
Quindi, tra esigenze lavorative, affettive, e logistiche, il tuo
suggerimento vale il solo tempo di esprimerlo.

Varra' come esempio, tanto per farne uno, che per entrare in citta' la
mattina ci metti a volte mezz'ora/km su una consolare qualsiasi, in
orario di punta.
Adesso moltiplica x5, poi tornami a parlare di "guadagno", andando a
vivere piu' in la'...
Conviene solo a chi non deve entrare in citta' quotidianamente, a
starsene al di fuori. Per tutti gli altri e' un'idea semplicemente
folle, o per chi e' votato al martirio.
Post by facciodame
E invece no, buttiamo milioni in malte miracolose che non risolvono,
deumidificatori che consumano 1 megawatt all'anno, intercapedini, e chi
più ne ha più ne metta...
Se vuoi una costruzione "sana", l'intercapedine devi farla comunque. Sia
che ci realizzi le cantine, sia il garage, queste sono soluzioni che
risolvono il problema urbanistico e dell'isolamento verso il terrapieno,
contemporaneamente.

Non si capisce dove vai a parare con sto' discorso.



sandro
ggufo
2020-08-31 09:58:21 UTC
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Post by sandro
Se vuoi una costruzione "sana", l'intercapedine devi farla comunque. Sia
che ci realizzi le cantine, sia il garage, queste sono soluzioni che
risolvono il problema urbanistico e dell'isolamento verso il terrapieno,
contemporaneamente.
Non si capisce dove vai a parare con sto' discorso.
quel che deduco da queste analisi è che bisogna incominciare a pensare
che moltissime abitazioni (la stragrande maggioranza?) debbano essere
prima o poi buttate giù e ricostruite da zero
sandro
2020-09-01 11:03:47 UTC
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Post by ggufo
Post by sandro
Se vuoi una costruzione "sana", l'intercapedine devi farla comunque.
Sia
Post by sandro
che ci realizzi le cantine, sia il garage, queste sono soluzioni che
risolvono il problema urbanistico e dell'isolamento verso il terrapieno,
contemporaneamente.
Non si capisce dove vai a parare con sto' discorso.
quel che deduco da queste analisi è che bisogna incominciare a pensare
che moltissime abitazioni (la stragrande maggioranza?) debbano essere
prima o poi buttate giù e ricostruite da zero
E' che noi viviamo nel paese dove la costruzione abitativa viene
assimilata e intesa come se ogni catapecchia fosse la Cappella
Sistina...un'opera d'arte da mantenere nel tempo a qualsiasi costo e
accettandone tutti i compromessi.
Cosi' non e'...e, certo...ogni tanto andrebbe buttato giu' tutto e
rifatto. Non aspettando che alla fine crolli da se', almeno!



sandro
ggufo
2020-09-01 11:47:04 UTC
Permalink
Post by sandro
E' che noi viviamo nel paese dove la costruzione abitativa viene
assimilata e intesa come se ogni catapecchia fosse la Cappella
Sistina...un'opera d'arte da mantenere nel tempo a qualsiasi costo e
accettandone tutti i compromessi.
Cosi' non e'...e, certo...ogni tanto andrebbe buttato giu' tutto e
rifatto. Non aspettando che alla fine crolli da se', almeno!
mi chiedo come si possa fare però in certi centri storici in cui le case
sono tutte addossate, e magari strutturalmente collaboranti, e magari
sono dei gioielli di bellezza e tradizione. in quei casi convincersi di
buttarle giù è un concetto parecchio difficile da digerire
sandro
2020-09-02 11:50:13 UTC
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Post by ggufo
Post by sandro
E' che noi viviamo nel paese dove la costruzione abitativa viene
assimilata e intesa come se ogni catapecchia fosse la Cappella
Sistina...un'opera d'arte da mantenere nel tempo a qualsiasi costo e
accettandone tutti i compromessi.
Cosi' non e'...e, certo...ogni tanto andrebbe buttato giu' tutto e
rifatto. Non aspettando che alla fine crolli da se', almeno!
mi chiedo come si possa fare però in certi centri storici in cui le case
sono tutte addossate, e magari strutturalmente collaboranti, e magari
sono dei gioielli di bellezza e tradizione. in quei casi convincersi di
buttarle giù è un concetto parecchio difficile da digerire
E' proprio per questo che paghiamo profumatamente alcune persone
"elette", perche' prendano appunto decisioni sagge e importanti...



sandro
facciodame
2020-08-31 10:54:41 UTC
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5km "piu' in la'" cambieranno poco nel deserto, ma in una citta' come Roma
significa fare il passaporto
Ellamadonna, ma non diciamo cazzate, c'è tanta gente che per vivere e
lavorare ne fa 50, 500, 5000.
Adesso moltiplica x5, poi tornami a parlare di "guadagno", andando a vivere
piu' in la'...
Non si parlava di guadagno. Vuoi vivere in cantina? Bene è una tua
scelta, ma scordati che le iniezioni di resine o tagliare muri
portanti,
lavori che ti costeranno quanto una casa nuova, possano risolvere per
sempre.
Non si capisce dove vai a parare con sto' discorso.
Che nelle cantine e nei seminterrati, specialmente in case molto
vecchie, c'è umidità. Punto.
sandro
2020-09-01 11:28:54 UTC
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Post by facciodame
Post by sandro
5km "piu' in la'" cambieranno poco nel deserto, ma in una citta' come
Roma significa fare il passaporto
Ellamadonna, ma non diciamo cazzate, c'è tanta gente che per vivere e
lavorare ne fa 50, 500, 5000.
Che significa...dipende come li fai, questi 50km.
Io faccio circa 30km per andare a lavoro, ma li faccio in meno di
mezz'ora di auto visto che, di questi, 26 sono di autostrada.

Fino a qualche anno fa, ne facevo 11 ma dovevo traversare l'urbe per il
centro storico, e ci mettevo un'ora e mezzo...
Post by facciodame
Post by sandro
Adesso moltiplica x5, poi tornami a parlare di "guadagno", andando a
vivere piu' in la'...
Non si parlava di guadagno. Vuoi vivere in cantina? Bene è una tua
scelta, ma scordati che le iniezioni di resine o tagliare muri portanti,
lavori che ti costeranno quanto una casa nuova, possano risolvere per
sempre.
Vi sono soluzioni edilizie per cui tu non devi fare nulla...io l'ho
trovata...basta cercarle. Ci sono ponti che cascano, ma c'e' anche gente
che costruisce bene, eh...

E comunque no, io non voglio vivere in una cantina. Infatti ho spostato
la zona notte da sotto (dove l'aveva messa il proprietario precedente) a
sopra. Nel seminterrato rimane peraltro una zona abitabilissima per la
serata, momento in cui se hai le finestre da 2mt o da 50cm, poco cambia.

Nel condominio dove abito c'e' una altissima percentuale di utilizzo dei
seminterrati come zona notte. E' una scelta personale, e molti la adottano.

Rimane comunque il punto di partenza: il denaro a disposizione e
l'obiettivo che si intende realizzare. La soluzione duplex consente, al
costo di un innegabile compromesso, uno spazio abitativo disponibile
piu' grande. Su questo non si puo' discutere piu' di tanto.
Post by facciodame
Post by sandro
Non si capisce dove vai a parare con sto' discorso.
Che nelle cantine e nei seminterrati, specialmente in case molto
vecchie, c'è umidità. Punto.
Innanzitutto una "cantina" propriamente detta, non e' un seminterrato.
Di solito una cantina e' proprio chiusa, e l'umidita' naturale ne fa il
locale adatto all'uso che deve esserne fatto.

Inoltre, una generalizzazione superficiale e' per definizione miope.
Nel mio seminterrato il differenziale di umidita' rispetto al piano
terreno e' del tutto trascurabile, visto che non se ne discosta piu' di
un 5%, annullabile/invertibile, con uso moderatissimo di
climatizzazione, cosa che dovrei fare comunque perche' soffro molto la
stagione calda.

Per contro, ho frequentato case male usate e/o male costruite, nelle
quali anche al 3°-4° piano soffrono di umidita' ben peggiori della mia.



sandro
facciodame
2020-09-01 13:52:20 UTC
Permalink
Post by sandro
Che significa...dipende come li fai, questi 50km.
Io faccio circa 30km per andare a lavoro, ma li faccio in meno di mezz'ora di
auto visto che, di questi, 26 sono di autostrada.
Bene, quindi mi dai ragione. Spendere migliaia di euro per sanificare
una cantina che non sarà mai sana è uno spreco, meglio trasferirsi un
po' più in là.
Post by sandro
Vi sono soluzioni edilizie per cui tu non devi fare nulla...io l'ho
trovata...basta cercarle.
Bè, a questo punto raccontaci del miracolo.
Post by sandro
Per contro, ho frequentato case male usate e/o male costruite, nelle quali
anche al 3°-4° piano soffrono di umidita' ben peggiori della mia.
Sarà, ma a me mi sembra che le spari un po'... umidità al quarto piano
come un seminterrato? Hanno l'impianto idraulico tutto sfondato.
sandro
2020-09-02 12:02:55 UTC
Permalink
Post by facciodame
Post by sandro
Che significa...dipende come li fai, questi 50km.
Io faccio circa 30km per andare a lavoro, ma li faccio in meno di
mezz'ora di auto visto che, di questi, 26 sono di autostrada.
Bene, quindi mi dai ragione. Spendere migliaia di euro per sanificare
una cantina che non sarà mai sana è uno spreco, meglio trasferirsi un
po' più in là.
Post by sandro
Vi sono soluzioni edilizie per cui tu non devi fare nulla...io l'ho
trovata...basta cercarle.
Bè, a questo punto raccontaci del miracolo.
Nessun miracolo, ho gia' scritto nell'altro post, come e' stata
costruita la palazzina.

Oggi, ad esempio, senza nessun intervento di clima da 2 giorni perche' a
Roma e' arrivato bel tempo e non serve raffrescare fin da sabato sera,
al piano terra c'e' il 49% di umidita', e nel seminterrato il 50%
Secondo te e' inabitabile?

Se consideri che domenica nel seminterrato ho steso due lavatrici piene,
e che il deumidificatore e' stato acceso esclusivamente per il tempo di
asciugatura (circa 6+6 ore, diciamo per semplicita' che ha rimosso la
sola acqua del bucato steso), dopo due giorni di nessun intervento
"elettrico" mi sembra un ottimo risultato di tenuta dell'isolamento.
Post by facciodame
Post by sandro
Per contro, ho frequentato case male usate e/o male costruite, nelle
quali anche al 3°-4° piano soffrono di umidita' ben peggiori della mia.
Sarà, ma a me mi sembra che le spari un po'... umidità al quarto piano
come un seminterrato? Hanno l'impianto idraulico tutto sfondato.
Non da risalita, accidenti...umidita' in genere, in giro per casa.

Basta che fai la palazzina in una conca naturale (vegetazione tipica,
canneto...che e' gia' una dichiarazione di guerra) e non su un dosso
(come invece sto ora), che il vento non circola bene, che il tuo
appartamento sta orientato tutto a nord, e te la prendi riccamente nel
culo...fino a due anni fa (IV piano, appunto), quando la cucina era in
funzione i vetri si bagnavano da colare giu' acqua, qui mai
successo...strano?

Il microclima conta tantissimo, hai ragione su questo, ma tanto quanto
la costruzione e l'uso che si fa delle risorse della casa.



sandro

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